Un giorno, il generale Clark venne all'improvviso al grande Ospedale militare di Foglino. Fu subito dato ordine, ad un soldato, di rassettare l'aia dove c'era l'asta nella quale si doveva issare la bandiera in onore del comandante in capo. Mentre il soldato ramazzava per allontanare e disperdere pezzettini di carta ed altro, Clark sopraggiunse. I1 militare, preso dall'incarico, seguitò a ramazzare, senza accorgersi che, col movimento della scopa, oltre ad alzare la polvere, lanciava dei sassettini sulle scarpe del generale che intanto, aveva preso posizione sulla piazzola insieme con tutti e; altri, Clark, per nulla indispettito,
si accosto al soldato che era girato di fianco, gli batté un colpetto sulla spalla e gli sussurrò qualcosa.
Niente affatto turbato, come se glielo avesse detto un collega, mise la scopa sotto il braccio e s'allontanò.Ricordo la figura alta e asciutta del generale che vestiva impeccabilmente la divisa: dalla cintola penzolava sul fianco destro una grossa pistola da cowboy, di quelle col manico di legno. S'era presentato al campo accompagnato da due caporali. |