Incursione di Stukas |
Facevo Fiutante di mio cugino Giggetto D.B., che faceva il cuoco alla mensa del comando delle Cicogne (servizio rilievi), e lavoravamo nell'ex " casa allegra " di buona memoria, quando, un giorno, sentimmo arrivare aeroplani tedeschi che, come al solito, sganciavano bombe un po' dappertutto. Però quella volta si sentì nettamente un sibilo da lontano, che aveva un crescendo sempre più assordante.
Tra i piloti che stavano in sala, vi era un italo-americano che si trovava vicino a me; al quale, mentre era tutto teso, si sbiancava in volto sempre di più; fin quando, con tutto l'elmetto in testa, si rintanò sotto la tavoletta di marmo dell'acquaio. Gli chiesi il motivo del suo comportamento e lui in preda al terrore balbettò: "Per la bomba in arrivo! " ed io di rimando: " E 'mbè, ...che te stai a morì prima? Io almeno aspetto che arriva e poi me moro! ".
Non finii di pronunciare la frase, che la bomba arrivò e cadde fortunosamente a dieci metri più in là in linea d'aria, sull'altro fabbricato, sconquassandolo. |