Dopo il bombardamento dell'ospedale, gli Americani provvidero a munire le tende con dei muri esterni, con sacchetti pieni di sabbia, e protessero le sale operatorie di spessi solai di legno.
Tanti eravamo noi giovanotti addetti alla riempitura dei sacchetti, e, ogni volta che mi capitava di svolgere questo compito insieme con Guido, il sergente americano, un omone
grosso e presuntuoso, ci apostrofava in continuazione: " You, no strong. I Strong ! "
Stanchi di sentircelo ripetere, decidemmo di dare all'americano la lezione che meritava. '
Guido avrebbe dovuto passarmi, con ritmo sostenuto, le sacchette chiuse nel verso giusto da me indicato, in modo che io le potessi passare al sergente, che le accatastava, con più forza di quella necessaria.
Sta di fatto che, dopo una trentina di passaggi simultanei, 1'omone cominciò prima a vacillare e poi cadde. Guardandolo con la coda dell'occhio durante il passaggio di altre due o tre sacchette, feci finta di non accorgermi, quasi sotterrandolo con i sacchi lanciati quando, con voce non più arrogante sentimmo dirci: " Ok ! Ok ! You Strong ! ". Da quel giorno cessò lo sfottimento |