Volantino tedesco |
Ero sfollato ai Zucchetti quando Peppinella D., mia inquilina, venne da me tutta trafelata, annunciandomi che gli Inglesi erano entrati nella nostra grotta, dove avevamo nascosto la biancheria, la mia, quella dei B. con quella sua. Prendemmo la scorciatoia per il cimitero ed andammo direttamente a casa mia in Via Sangallo. Facemmo per salire, ma trovammo gli Inglesi per le scale che ci ingiunsero subito, senza complimenti, d'andarcene: " Come-on, come-on, casa militare ". Io ribattei. che era casa nostra. Non vollero sentire altro: " Come-on come-on, Casa militare ", ripeterono.
Vedendomi così scacciato, pensai d'andare a casa di zio Nazareno, dov'era installato il comando americano, esporre il fatto, e chiedere d'intervenire. Venne con noi il capitano D'Amico, italo-americano, che presenziò solo per poco alla nostra ispezione nella grotta poi, vedendo che non c'erano ulteriori opposizioni da parte degli Inglesi, se ne andò. Scendendo, vedemmo alcuni zaini allineati e pieni di biancheria lungo le scale, pronti per essere portati via. Peppinella riconobbe subito molti capi della sua biancheria, tra cui asciugamani e, addirittura, sottovesti. Gli Inglesi, prima si accertarono che il capitano americano si fosse allontanato, poi ripeterono: " Come-on,come-on, casa militare ", sospingendoci questa volta con le armi per farci uscire dalla grotta. Dissi e consigliai a Peppinella, risalendo le scale, ch'era meglio desistere ed andarcene alla buona perché se ci avessero ammazzato lì dentro, nessuno se ne sarebbe accorto per lungo tempo.- E ce ne ritornammo amareggiati in campagna! |