Dove stavo sfollato alle Ferriere, vidi più volte aerei americani che venivano a mitragliare, inseguire dall'alto camions tedeschi in fuga fino a quando non li facevano saltare. La sera, tempo permettendo ascoltavo Radio Londra con tutti i messaggi speciali. Quella notte sentii pronunciare "Cirillo è arrivato...". Quei pochi presenti sbottarono in una gran risata Non lo capimmo però. Stavamo rintanati nell'ampia grotte, con la famiglia Ciavatta e tante altre e quando uscimmo quella mattina, vedemmo delinearsi una lunga colonna armata di fucili, che avanzava lentamente. Non erano tedeschi però. Qualcuno sussurrò " Sono americani " ! Esultammo con gioia e gridammo agli altri: Sono arrivati gli americani!
Ricordo che uno di essi parlando con accento napoletano, disse appena giunti sull'Astura, (il cui ponte era stato fatto saltare) : Ci vuole un ponte di barche per andare avanti. Allora Mario C. si scalzò e guadò il fiume, bagnandosi a poco più del ginocchio, e dimostrò col suo esempio come si poteva effettuare l'attraversamento anche da parte degli alleati. |