Stavamo smontando una baracca prefabbricata tedesca, ad Anzio Colonia, quando vedemmo addensarsi da levante una grande nuvola scura. Un rumore che si avvicinava velocemente verso di noi fino a diventare assordante, unito a violente deflagrazioni con tuoni e lampi. Era una imponente formazione di fortezze volanti che bombardavano Anzio e passavano oltre. Che paura! Sotto i piedi la terra ballava, anzi sussultava ed a compimento dell'opera una gran pioggia di calcinacci polverizzati ci cadeva addosso soffocandoci quasi.
Rimontammo il prefabbricato in località Cadolino, per abitarvi in tre famiglie, quella dei G., quella dei R. e la mia. Avevamo costruito lì vicino anche un comodo ricovero interrato e ricoperto di pali di castagno collocati uno accanto all'altro con sopra uno strato di terra. Era abbastanza comodo e lo usavamo sempre, di giorno e di notte, durante le continue incursioni. Un giorno, dopo aver trascorso l'intera notte nel ricovero, uscimmo verso le nove e ci trovammo di fronte una visione quasi irreale. Ci apparve un mezzo militare, tagliato con l'accetta, su quale erano due soldati in tuta mimetica, con la faccia annerita e ramoscelli d'albero sull'elmetto. Ci sentimmo apostrofare: " Hei ... paisà! " indossavano divise per noi inconsuete e anche il comportamento era strano, ma poi l'accento quasi napoletano ci tranquillizzò. Gli americani erano sbarcati nottetempo e già perlustravano la zona con le jeeps |