Agli ufficiali fu consentito di tenere la beretta d'ordinanza, fin quando non si fossero presentati giù al presidio per dare o meno 1a loro adesione. Si disse che anche loro erano liberi di scegliere, dopo aver regolarizzato la loro posizione; anzi, coloro che non desideravano restare alle armi, sarebbero stati addirittura accompagnati a casa. Un tenente A. M., prima di entrare, si aggirò presso il presidio militare e, stando davanti il caffè della Posta, notò che, ad ogni fi- nestra del P.T. e superiore, i tedeschi avevano posto una sentinella armata; ad un certo momento vide un tenente colonnello che accompagnato dalla moglie, arrivato nei pressi, si congedò per entrare. Fatti i primi tre gradini, fu richiamato dalla moglie fece per tornare indietro, quando fu prontamente bloccato dalla sentinella che, con fare deciso, lo sospinse dentro.
Tutti quelli che si presentarono fecero la stessa fine, arrestati e deportati. Catturarono centinaia d'ufficiali, tra cui molti conosciuti: Minniti, Brighi, Franco e Durango e tanti altri che frequentavano corsi d'aggiornamento.
Quei pochi che si salvarono dalla trappola furono continuamente ricercati, a domicilio ed altrove, dai tedeschi e dai carabinieri.
C'era lo zampino di qualche figlio degenere che li informava! |