Ero poco più che ragazzo, patito della caccia, quando dopo lo sbarco degli Americani, ricominciai a cacciare lungo la spiaggia del poligono.
Con i Tedeschi c'era poco da scherzare a farsi trovare con un'arma in mano! Comunque ci voleva sempre un gran coraggio ed incoscenza nell'avventurarsi per quelle zone minate. Ch'io sappia, solo Totozzo ed io osavamo tanto.
Una volta mi trovavo con un amico lungo la spiaggia, quasi all'altezza del " bandierone ", quando trovammo sulla battigia una grossa mina galleggiante. Pur essendo pericoloso, decidemmo di farla saltare. Prendemmo una saponetta alla quale applicammo una miccia non più lunga di trenta centimetri, ve l'appoggiammo sopra e le demmo fuoco. Scappammo a gambe levate più che potemmo e ci riparammo dietro un tumuleto. Dopo alcuni secondi sentimmo un enorme boato, la terra sussultò, non so nemmeno io per quanto, e fummo ricoperti da sabbia, terriccio ed acqua salata. Il cratere che creò aveva un diametro di almeno 8 metri. Il mare impiegò più di sei mesi, per colmare la buca. |