Abitavo all'ultimo piano di Villa Donati, vennero i tedeschi e presero di petto, la caserma, sparando dalle finestre di casa mia.
Mia figlia era a letto ammalata di tifo; non gl'importò nulla; spararono, e mi lasciarono un mucchio di bossoli dentro la camera. L'ufficiale, intanto, m'aveva chiesto le chiavi della terrazza che io non trovai attaccate al solito posto; non volle sentire storie, aveva fretta e insistette fino a minacciare me e la mia famiglia con le armi.
Visto che la cosa prendeva una brutta piega, dovetti litigare con mia moglie per fargliela consegnare. Fummo costretti a dargliela, andarono su e seguitarono a sparare l'animaccia loro. Che momentaccio ! ! ! Ricordo che anche la terrazza era piena di bossoli. |