Alle due di notte del 22 gennaio 1944, un sabato, il VI corpo d'armata, agli ordini del generale statunitense John Porter Lucas, approdò a Nettano e Anzio.
Le due cittadine tirreniche venivano allora chiamate diversamente per disposizione del fascismo che le aveva aggregate e ribattezzate nel 1939, imponendo loro il nome unico di Nettunia.
Il VI corpo, che apparteneva alla quinta armata del generale Mark Wayne Clark, era composto dalla III divisione americana e dalla I divisione britannica, tutt'e due di fanteria e rinforzate da reparti speciali.
Oltre a occupare Nettuno con il 509° battaglione di paracadutisti e il porto di Anzio con tre battaglioni di rangers, la III divisione americana, affidata al generale Lucian King Truscott, prese terra nella zona di Foglino, Astura e canale Mussolini (l'odierno Moscarello, nei pressi di Foce Verde).
La I divisione britannica, al comando del generale William Ronald Gambali Penney, proveniva dal fronte adriatico dell'ottava armata. Con il sostegno del 9° e del 43° commandos, si attestò lungo il litorale a ovest di Anzio, dove è poi cresciuto l'abitato dei lidi di Cincinnato, Lavinio, Tor S. Lorenzo. Era l'inizio dell'operazione Shingle, come venne definito in codice lo sbarco. (Per shingle, si deve intendere ciottolo di spiaggia, contrariamente ad alcune traduzioni che hanno dato alla parola il significato di tegola di legno).
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