Piazza Colonna, il cuore di Nettuno! La parte centrale del Borgo, prospiciente il palazzo Panphili, e palpitante di vita paesana, dove prima s'erigeva una colonna, emblema degli antichi feudatari del paese. A quei tempi la Via del Quartiere immetteva solamente, per una ripida scala, in Via dello Steccato, che era un balcone terrazzato, che disimpegnava alcune case e torri di guardia, per ridiscendere con un'altra scala scoscesa in Via del Baluardo, sopra la porta orientale del Borgo.
. Per arrivare in Piazza Umberto I°, ora Piazza Mazzini, si doveva necessariamente passare per la stretta Via Marcantonio Colonna attraversando la Piazza dell'Orologio. Solo nel 1925, per iniziativa dell'allora Sindaco Pippo Mancini, la via fu collegata alla piazza con la costruzione di un tunnel, nella cui soprastante torre abitava Aurelio Cucchiarella ed Elvira Pigliucci con i figli Mariano, Angelina, Clara e Mario.
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Nel bel mezzo di Piazza Colonna,
Oltre alla stele, vi erano: <<Osteria del Centro>> di Giulio Monaco (più tardi condotta da Alessio Coppola); Aristide Tocci, che vendeva il carbone, con la moglie Angelina Tamburrini ed i figli Maria, Elsa, Aldo e Piero; <<Augustarello>> Spigoni, che faceva il corriere, con la moglie Veridiana Forcina ed i figli Elettra, Vinicio e Plinio; la pizzicheria di Igino Berardi e Giuseppa Pirro con i figli Delia, Cesare, Manrico e Dina; la <<sora Annita>> col sor Pietro, che vendevano capoccioni e caramelle ai ragazzini di passaggio, che si recavano all'asilo di madre Anna, di madre Agata, e più tardi di suor Beatrice delle << Suore Francesi>>. Nella scala scoperta adiacente vi era ubicata la casa di Salvatore Simeoni e Massimina Masci, nonni di Antonio Simeoni ex sindaco di Nettuno e genitori di Giovanni (capo delle guardie e anche capo della banda musicale), con la moglie Arpalice e le altre due figlie Viviana e Lia. C'era Letizia Schunnach, il cui padre faceva prima il robivecchi e confezionava coperte imbottite; c'era Angela << la Mora>> con le figlie che vendevano frutta secca e castagne; c'era <<Don Ciccio>> il falegname, che stava nel basso del palazzo Baronale nel retro del S.S. Sacramento (chiesa distrutta poi dalla guerra del 1944), che stava nel mezzo della piazza, quasi davanti al palazzo Doria-Panphili, ostruendo l'uscita del Vicolo della Mola, che portava al mare, scendendo una gradinata.
L'antica chiesa dl S.S. Sacramento e Morte, era aggregata alla Collegiata, quindi dipendente dal Parroco. Era la sede, fin dalla metà del XVI° secolo (1530) dell'omonima Confraternita e vi si officiava la Messa tutte le domeniche. Tra i più anziani abitanti della piazza c'erano:Antonio Franciosi detto "Zuncone" e la moglie "Bricita"; Nazareno e Doralice Cestarelli; Vincenzo Spezzaferro, il muratore (che faceva ventole per casalinghe con le penne di gallina ed andava a pesca a tempo perso) con la moglie "Giggia" Furoni che lavava i panni a tutti; Bellino Cicco e Marianna Cerri con Fernanda, Marisa, Alfredo e Ida.
Via Stefano Porcari
Dalla piazza verso levante si dipartivano tre strade: Via Stefano Porcari, il vicolo costeggiante il murio del palazzo Doria-Pamphili, che conduceva alla Via della Fontana Vecchia (Grande) e si allacciava in uno slargo con la Via Sacchi tramite alcuni gradini a salire. All'ultimo piano del Doria -Pamphili, lato est, dove si riteneva in tempi remoti che albergasse lo spirito di donna Olimpia Aldobrandini, per una interminabile scala a chiocciola in muratura vi abitavano: i Giannini e i d'Andrea: Francesco Malagù e Adelma Goldoni con i figli Nennella, Elda e Pinuccia (di primo letto) e Giorgia, Dina, Franco, Dante e Beatrice, Lucaiana e Nanni in seconde nozze; Angela Sanges con i figli Gina, Umberto (facchino alla stazione e soprannominato "mezzo rinale"), Daria, Bernardina, Tullia ed Adriano. Nei bassi invece (al primo piano sul mare) vi abitavano: Pericle Mozza, giardiniere delle ferrovie, con la moglie Margherita Galeani ed i figli Gelsomina, Valeria, Elena, Fernanda ed Augusta; la vedova Amelia Fratangeli (figlia della portiera del palazzo) con Virgilio, Rossana, Angelino, Edda, Vincenzo e lo zio "don Ciccio"; Angelo Morelli, maestro intagliatore, la moglie Amelia Marsili con Giacomino, Gino, Umberto, Olga, Egle ed Augusto; Francesco Lucci e Iole Splendori con Cesarina, Rosa ed Eros; Peppino e Memmo Moroni con la "sora Ippolita"; Anacleto Cesarini ed Ada Morelli con Remo, Arnaldo, Massimo, Sandro, Ada, Elena, Ernesto e Natalina; Romano D'Annibale e Maria Romagnoli con Carlo, Giuseppe, Francesco ed Espedito; Marino Romagnoli ed Adalgisa Alessandreli con Norma, Paola, Italo e Lidia.
Via Andrea Sacchi
La Via Sacchi, la più importante, correva lungo i caseggiati con una moltitudine di casupole, fino al bastione orientale, per girare col vicolo omonimo, sullo slargo di Via del Baluardo, dove era la porta del Borgo che usciva su Via Durand de la Penne, ora Corso Matteotti.
Vi abitavano: Angelica "Bomba" (Giuliani) con i figli Costantino Plenucci ed Armando Coppola detto "Marusca", avuto in seconde nozze con Zaccaria; Maddalena Pennafina con il figlio Augusto; Gigi Galeani; Angelo Delicati detto "Patata"; Alessio Coppola e Paolina Catanzani con i figli Elio, Emora, Mimmo ed Aldo; Luigi Ludovisi detto "Mezzogiorno" e Giuseppina Ricci con Galliano, Remo e Franco; Vittorio Fiori (capo delle guardie municipale d'allora) con la moglie Lea Trippa; Agosztino Lumaca (pres.te Università Agraria) coi fratelli Vincenzo e Gioacchino; Giovanni e "Totarella" Cibati con Archimede, Timoteo, Gigi, Brigida, Elviara, Tomassina ed Enrichetta (che erano detentori degli antichi costumi delle priore nettunesi); "Peppe" Fiori e Maria Baiocco con Ferdinando, Alessandro, Ida, Lorenza e Chiarina; Antonio Giuliani e Maria Scarci con Angelica, Ida, Peppino (gestore della Rinascente), Cesare e Umberto il pittore.
Le scalette di via Stefano Porcari
Sulla piazzetta vi erano: Pampano Finocchio con Guerrino, Peppino e Giovanni; Ettore Taurelli e Marianna De Franceschi con Mario ed Alessandro; Francesco Tamburrini e Clementina Pistilli con Luigi, Maria, Violante e Ada; Gigino Centi ed Armida Di Piero; Totò Cruciani; Antonio Catanzani; Maiozzi; Genesio e Rosa Perilli con Fernando, Federico, Andrea, Vanda e Liliana con il fratello Andrea; Pasquale e Cencia Taurelli con Barnaba, Agnese, Lorenza, Filomena e Zelia; Santino Santini con le figlie "Nunziata" e Innocenza; Raffaela De Franceschi padre di Annibale, Umberto, Filiberto e Clarice.
Al Vicoletto
C'erano Antonio Del Giaccio e Gertrude Clementi con Ermelinda la suora, Evarista, Giovannino, Peppino, Elena, Vittoria e Matilde. Preziosa con i figli Emilio e Luigino Schiavetti alla Fontana Vecchia, dove abitava pure Domenico Valeri con la moglie Cecilia Buzzeo e i figli Giovan Battista, Fermina, Angela, Giuseppina e Margherita; Giuseppe Bruschini e Cristina Bonitatibus e sua madre Giovanna D'Alessio con i figli Augusto e Giovanna, vicino l'antico lavatoio pubblico.
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Proseguendo per via Sacchi
Vi erano: Aurelio Garofalo e Vincenza Bottini con i suoi figli Italo, Lina e Bettina con Alessandro Garofalo detto "Tramontana"; Corinna ed Onorio De Franceschi, figlio di Plinio, emigrato in America dove istallò un'industria casearia; Adolfo Cipriani col figlio Temistocle; Felice Renzi e Marietta Del Monte; Mariano Paccariè con Cesarina, Cesare, Riziero e Nunziata; Gratiliano Temperilli detto "Spartaco" e Teresa Catanzani con i figli Secondina, Francesco e Aldo; Giovanni Franceschini e Antoni Forcina con Memmo, Umberto, Enzo e Gigetto; Ugo e Servillo Colarossi; Sante Bagialemani e Agnese Finelli con Giulio, Solidea, Iserina, Gaetano, Temistocle, Santina, Clotilde e Massimino; Antonio e Luisetta Finocchio con Serafina, Celeste ed Orlando Reni; Romano D'Annibale e Maria Romagnoli con Carlo, Giuseppe, Francesco ed Espedito; Marino Romagnoli e Adalgisa Alessandrelli con Norma, Paola, Italo e Lidia.
Piazzetta Sacchi
Vi erano sistemate le suore di S. Lucia Filippini dette "Pie" e le suore Figlie della Croce dette "Francesi" dove abitavano anche Norina ed Evelina Catanzani, che accudivano i loro asili; Amedeo Combi e Caterina De Gregori con Vincenzo, Pia, Fernando, Amelia, Annetta, Antonio, Lidia e Angelo; Ludovico Fiorilli ed Isolina Ballerini con Mario, Carlo, Fernando, Marcello e Fausto; Angelico e Peppina De Franceschi e un certo Moneta, proprietario della prima sala cinematografica di legno a fianco del forte. In fondo alla strada vi abitavano: Padron Saverio Pirri ed Enrica Castellani con i figli Giacomino, Bianca, Teresa, Corinna, Silvio, Rosa, Maria, Lidia e Valentina; Concetta Ceccarini con i nipoti Tito e Pippo Caffoni; Ercole Visca e Margherita Silvestroni con Ernesto, Angelina, Crispino detto "Nino", Giulia, Quintina, Marietta e Aurelia e in seconde nozze con Annunziata i figli Anna ed Ercolino; GianBattista De Franceschi a Agnesina Cipriani con i figli Vincenzo, Nicola che divenne Arciprete nel 1919, Angelo e Giuseppe sposato con Mariuccia De Luca e i figli Mario (ex Sindaco), Quintina, Elisabetta detta "Betta", Ida, Rosa; Leopoldo Di Pietro e la moglie Mina Picchioni; Vittorio e Assunta Petriconi; Isolino Petriconi detto il "Tellinaro" e la moglie Leonilde.
Via del Baluardo e via dello Steccato
Da Piazza Colonna si accedeva in Via Del Baluardo mediante alcuni gradini a salire, alla fratina, per confluire insieme alla Via Sacchi, nello slargo antistante la porta del Borgo. Vi era pure il Vicolo più stretto , in forte pendenza, che lo allacciava a Via Sacchi, d'infilata con Via Stefano Porcari. Molte case poste a nord della Via Del Baluardo, erano collegate verticalmente con la Via Dello Steccato, che si trovava al primo piano dell'anzidetta strada. Vi abitavano: la "sora Ada" Berardi sposata Longari con i figli Carlo, Maria, Alberto e Gianfranco; Venceslao Catanzani, giudice conciliatore, con la sorella Olga; Gioacchino Mariola e Celeste Colarossi con Gigi, Fortunato e Carlo; Adriano e Vincenza Pecchia con Marcello, Umberto detto "Garibaldi" Guido, Fernando, Chiarina e Pippo; Dante Cestarelli e Solidea Bellobono con Silvana, Costantino detto la "jatta", Angelo e Diana. Achille Nocca e Lutgarda Monaco con Vincenzo, Checco, Carmelo, Licina, Quinto, Brigida, Augusto e Armando; Giuseppe Monaco e Corinna De Franceschi con Ada, Sigismondo, Amelia, Andrea, Federico e Antonio; Clorindo Trippa con la moglie Eva Combi ed i figli Gorgonio, Mario, Desdemona e Gaspare; Michele e Fiorina Colarossi con Tancredo detto "Scattone", Cincinnato, Alberica, Stefania e Luigina "la monaca" ; Salvatore Andolfi e Gilda Nocca con Ciro, Annibale, Quintina e Nunziata; Vincenzo Magliano e Maria Gloria Monaco con Pasquale, Serafino, Alessandra, Maria, Alfredo, Settimiano e Gregorio, Luigi e Armando; Luigi Cibati e Lina Mazzanti; Alessandro Amantini e Mariangela Zaino con Giovanni sposato con Ludovina Cibati e i figli Alessandro e Mariangela, più Apollonia sposata con Filippo Simeoni detto "Zi Filippo la Vecchia"; Giacomo Colarossi detto "Panza Amorosa" Più tardi sposato con Mariangela Amantini; Rodolfo e Lucrezia Pigliucci con Roberto, Fernanda e Maria; Aristide Zaino e Filomena Maiozzi con Gigi, Ilario, Massimo, Renato, Maria e Lucia; Pasquale e Caterina Cancelli con Amadeo detto "Riccetto", Stefano, Gigetto, Vittorio detto "Dentice", Carlo, Felice e Zoe; Lazzaro Guidi e Gentilina Romani, all'altro lato della strada con i figli Redante, Vincenzo, Lorenzo, Giacomo, Nicolina e Antonio; Davide De Franceschi e Laura Nardocci con Tullio, Gustavo, Peppino, Ottorino il calzolaio e Lucrezia; Partenio Trippa e America Raffaelli; Genesio Colozzi e Vittoria Bellobono con Filomena, Arnaldo, Fernando, Emilia, Velia, Francesco, Giovanni, Giuseppe, Teresa, Tommaso e Tomassina; più in basso vi era il ricovero dei vecchi dove venivano assistiti alcuni anziani privi di mezzi più in là: Giovanni e Amelia Prospero che addormentavano i loro figli uno alla volta con il suono della chitarra; Pio Tamburrini e Maria Mascia con Nunzio, Savino, Gigi, Teresa, Rina ed Antonio detto "Battocco"Ettore Tamburrini e Amnerina De Marchis con i figli Candida, Angelo, Carlo, Vittori e Amelia; Giuseppe e Carolina Giusti con Federico, Fernando, Maddalena, Fausto, Mattia ed Elvira; Adriano De Franceschi ed Alberica Colarossi con Umberto, Luigi e Carlo; "Cencitto" e Fortunata Lauri con Savina, Maria, Peppino, Gigi ed Antonio; Raffaele De Franceschi ed Elisabetta Cimini con i figli Peppino, Renato e Laudice; Giacomo ed Antonio Venditti; Antonio e Caterina Ottaviani con Oreste, Tiberio, Caio Mezio, Angelo e Raniero; Costantino Cipriani ed Emma Ceccarelli con Valeria, Oreste ed Elena:
In prossimità della Porta, in fondo alla Via, Rodolfo Mariola detto "Sopranzio" e la moglie Ida Ottaviani con i figli Aldo,"Peppinella", Giulio e Marcella; Cosimo Bagialemani e Anna Maria Preti con Gian Battista, Fiorina, "Gigetto", Amedeo, Peppino e Ruggero; Nazareno Cappelli e Michelina Nardocci detta la "Pallonara" con Salvatore, Enrico ed Angelo; Romualdo Mastrogirolamo e Matilde Giusti; Giovanni Malizia e Lucia Talloni con Aleandro, Angelo, Salvatore, Irene, Rosa e Marisa.
Piazza dell'Orologio
Al principio di Piazza dell'Orologio, vi era la drogheria di Gaetano Ottolini ex sindaco di Nettuno ed aveva come garzone Enzo Andolfi. Di fronte abitava Luigi Scerrato detto "Bandaro" e la moglie Regina Forcina con i figli Egle, Giovanni, Arnaldo, Oberdan e Antonio; Serafino Bizzarri e Paolina Persia con Olga, Otello, Orfeo e Maria.
Nel palazzo Baronale
C'era il sor Benedetto Fedeli con il garzone Noè Luzzi; più avanti abitavano: Parmuccia Simoni madre di Giovanni, Raffarle, Giulio e Umberto; Domenico Picchioni con la moglie Teresa Smiyh con Mina, Maria, Umberto, AntonioAgnese e Renzo, e quelli avuti in seconde nozze con Lucrezia, Maria Vittoria, Teresa, Fiorina, Giacomo e Giovanni; Mariano Sacchi e Silvia Petroni con Domenico, Giovanni, Angelino, Pierina, Caterina e Lucia. I Bizzarri con Pippo, Mariano, Salvatore, Arnaldo, Tommaso, Serafino, Giovannina, Margherita e Vincenza; Benedetto Maiozzi ed Elisabetta Trippa con Crisostomo, Bastiano e Filomena. Proseguendo al piano terra c'era Cesare Bertoni con il botteghino del lotto; Paolo Rossetti che faceva il ciclista e Raffaele Terriaca, l'arrotino. Luigi Scagnoli e Rosina Cecconi con i figli Clara, Lidia, Iside, Elda e in seconde nozze con Zina Lalli Mario. Nazareno e Laurina Porfiri con i figli Umberto, Achille e Diomira.
Via Ongaro
Vi era il forno di Lutgarda Paola, l'osteria di Archimede Leuti, padre di Vittorio, Elena, Virginia, Alberto, Filomena detta "rosamunda" e Quirino detto "Lello" più tardi condotta da Alessio Cibati. Il norcino Giuseppe Petrazzi Padre di Santino, Teresa, Peppino e Maria. C'erano anche Menicuccio e Pietruccio Casaldi ed Eleonora Palladini con i figli Luigi, Assuntina, Blandina, Vincenza, Ada e Ines; Natale e Costantino Pistilli; Melchiorre De Franceschi con i figli Antonio, Giovanni (emigrato in Grecia), Rinaldo, Leopolda e Marianna;Vincenzo De Franceschi e Mariuccia Giuliani con i figli Nunzio, Ada e Luigi detto il "Moro"; Cesare ed Assunta Canulli; l'arciprete Temistocle Signori con le sorelle Marianna e Maddalena; Alessandro ed Ester Trovarelli con Enzo e Anna Maria; Poliuto Camosi, direttore del Banco di Santo Spirito, con i figli Clara, Poliutino, Lina e Memmo; Giuseppe Catanzani e Reginalda Del Monte con Marisa, Luciano detto "Faina" e Carla; Lucio Mariola e Artemisia Sguzzi con Andrea e Domenico.
Via del Limbo
Era abitata da Ercole Monaco e Diomira Trippa con Vera, Emilio e Potenziana detta "Nana"; Angelitti De Franceschi e Francesca Della Millia con Domenico, Gigi, Dante, Lucia e Beatrice; Vincenzo Gentili e Lorenza Molinari con Vittoria, Fernanda e Laura; Ettore De Franceschi con i figli Agnese, Mimmo, Anacleto e Vincenzo; Rico e Genoeffa di Pietro genitori di Anacleto, Gigi, Candidino, Dorina, Italia e Gabriella;Psquale Tortis con i figli Annina, Gino, Bettino, Briseide, Augusta e Giannina; Antonio De Franceschi e Rosina Zamperini, con Alfredo, Teresa, Olga, Iole e Fernanda.
Via delle Campane
Dal vicoletto si perveniva all'imbocco di Piazza Segneri. Su Via delle Campane vi abitavano: Giacomo Norcia e Attilia Pennafina con Benedetto, Francesco, Nannina, Giacomo, Quinto e Domenico; Cesare Prosperi ed Angela Ludovisi con Giovanni, Arcangela e Adriana; Matteo Nardocci e Agostina Renzi con Attilio, Francesco detto "Zi Checco" , Pia, Michelina ed Augusto; i Pantanari, Marino Maruffa e Rosa Zaino con Giuseppe, Giovanni, Antonietta e Nina, Dario Pirroe con Zolemma, Cesarina e Raimondo; Gaspare e Michelina Sangescon i figli "Cencio", Francesco detto "cecchino", Attilio, Italia e Lina; Rinaldo De Franceschi e Diomira Garofalo con Melchiorre, Remo e Romolo.
Nella Via delle Campane, attiguamente alla sagrestia, vi abitava Pasquale Fazi con il figlio "Filippuccio", il sagrestano, con la moglie Teresa Rossi ed i figli Michelina, Vittoria e "Pasqualetto".
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Piazza Segneri
In Piazza del Gelso, detta Segneri, vi abitavano i Brovelli: Giuseppe, Pietrantonio, Francesco ed Edwige con lo zio don Benedetto Brovelli-Soffredini, decano del Capitolo di San Giovanni; Paolo Cardella e Matilde Bernardi con i figli Pietro, Giovanna, Otello, Romanina, Mario ed Adriana; il maresciallo Orlando Nocca con la moglie Armanda, che erano preposti alla vestizione della Madonna Addolorata nella processione del Cristo morto; Arcangelo Leggi figlio di "Cuccone"; Ernesto Latte e Maddalena Taurelli con Mario, Luigi, Iside e Marcella; Pacifico Bellobono e Cristina Combi con Guglielmo, Tobia, Giusto, Settimio, Vittoria, Gersilia, Nicolina ed Euflavia. L'Osteria di Sante De Franceschi gestita dalla moglie Nunzia e le figlie Luigia, Fausta e Clara; Fernando ed Alfredo. Nel palazzo Segneri c'era Pacifico Censi; Onofrio Di Pietro ed Anna Ottolini con i figli Giuseppe, Senatore, Torquato, Tomassina e Salvatore. C'era anche Paolo Mancini e Rufina Stivali con i figli Fernando, Giacometto, Peppino, Laira ed Alvaro; Lutgarda Ricci, sorella di Zeno Patrizi e madre di Romeo e Carlo detto "Braciola"; Carolina Di Pietro sposata Bonaiuti; Filippo ed Amelia Valeri con Gaetano, Lucia, Rosa, Egle e "Nannina"; Ruggero Andolfi e Maria Franchi con Enzo, Giuseppe"Peppino il fabbro", Armando e Leo; Angelo e Laura Di Pietro con Lisa ed Erlinda; Raffaele Mariola padre di Antonio, Paolo, Gigi, Lello, Andrea, Rubinda ed Alcide; Giacomo Valeri, detto"Scarpone" con Leonilde, Palmira, Giuseppe e Domenico.
Nel fabbricato Brovelli c'era il sor Armando D'Amico; Nicola Colarossi con la sua numerosa famiglia: Maria Pecchia, la moglie, e i figli Giovanni, Ada, Nena, Serafina, Silvana ed Elena; Ernesto ed Assunta Mingardi col figlio Enrico; Gigino Centi con la sua bottega di falegname; Giosafath Cibati ed Elisabetta Terenzi con Alessio, Leopoldo detto "Vaporetto", Domenico, Pasquale e Benedetta.
Via Forno a Soccio
Vi erano le famiglie di Peppino Marafelli e la moglie Elvira, con Maria Giorgetta, Laura e Carlo; Alessandro Marafelli con Nenne, Filippo ed Annamaria; Bellardino De Rossi e Mariangela Mariola con Olga e Fernanda; i Pigliucci, con i figli Michele ( il dottore che non faceva mai pagare i poveri), Antonio, l'avvocato, e Giuseppina; Natalino Ricci e Massimina Nocca con Ligorio, Giuseppina, Giovanna, Adolfo, Giacinta e Ladislavo; Mariano Trafelli con Titina e Mimmina; Guido ed Erminia Forcina, con Vincenzo, Fernando, Maria, ed Angela: Antonino Di Pietro, dove più tardi abitò Leonilde Petriconi con Maria, Anelite, Adriana, Assunta e Giovanna; Attilio e Nannarella Colozzi con Eneria, Zaira, Gigi, Quintina, Maria ed Angelo; Giovanni Di Pietro ed Erminia Clementi con Ubaldo, Armida, Teresa e Lidia; Giovanni Casaldi e Nanna Sbandi con Paolo, Maddalena, Mario e Fausto; Cencio Leggi detto "Cuccone" e Maria Grazia Pennafina con i figli Arcangelo, Carlo, Peppe, Fortunato, Publio ed Enea; e Sabatino Ranalletta il ciabattino. |