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Durante la svinatura frotte di amici, con svariate carte di aringhe, pane, formaggi, olive e coppiette, si recavano presso le cantine per assaggiare il vino nuovo come era venuto. Si vedevano girare per Nettuno una quantità di ambulanti. Erano fusaiari, bruscolinari, olivari con secchio e schiumarole, ciambellari ed altri. Ciò avveniva anche nell'ultima fase della torcitura, tra una <<zeppa>> e l'altra.
I cantinieri allora indossavano tutti la <<parannanza marrone>> fatta con vecchi teli dei filtri, capovolgevano una tina e la tavola era bella e pronta. Nei giorni successivi, dopo la filtratura, quando il prodotto cominciava ad assumere l'aspetto commerciale, veniva la volta degli assaggiatori e compratori, che con un piccolo bicchiere e manico di legno legato al fianco, attingevano vino, botte per botte, assaporandolo e risputandolo a destra e a manca, dopo averlo assaggiato col palato. Erano delle vecchie volpi. Se alla vista trovavano botti nuove, più panciute (contenenti più dei tradizionali mille litri) dichiaravano di volere comprare <<a scola botte>>. Se invece trovavano botti vecchie, meno panciute, compravano a misura. In ogni caso le pagavano sempre poco. Ecco perchè la vinificazione privata è andata sempre più scomparendo. |