Felicetta aveva l'orto vicino a quello di Luca Garofolo, in Via S. Maria, prima del cimitero.Ogni mattina caricava i suoi prodotti su di un carrettino a mano, spinto da Assuntona, per arrivare per tempo al mercato di Anzio.
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Assuntona era una donna tarchiata, più giovane di Felicetta, di carnagione scura, forte come un mulo e fumava costantemente il sigaro. Vederle tutte e due era motivo di spasso. Assuntona spingeva o tirava con cipiglio il carrettino, mentre Felicetta a fianco vigilava che non cadessero gli ortaggi. Di ritorno da Anzio, dopo la salita, Felicetta di aspetto più signorile montava sul carrettino tra ceste e canestri, come una gran dama, ed Assuntona la tirava fino a Nettuno. Era uno spettacolo che si ripeteva tutti i giorni, con tutti i tempi. Dopo la guerra, andando meglio le cose, Felicetta comprò un somaro che Assuntona governava ed attaccava al carretto in sua vece, per il trasporto delle verdure. Bisognava veder1e allora. Erano sedute sulla panca, come fosse un cocchio imperiale! |