Vignarolo nettunese, spassoso e pieno di rughe, tutto curvo per aver adoperato per tutta la vita la zappa, aveva la stalla quasi davanti il forno, in Via conte Torino, ora Carlo Cattaneo. Un giorno, dovendo portare alla vigna un grosso sacco di favetta, attaccò il somaro al carretto, dimenticandosi di allacciargli il sottopancia. Giovanni Cibati, detto "Caraché" che passava per caso, vide ed assistette a tutta l'operazione, senza peraltro ricordare la dimenticanza al malcauto Dionisio. Stette zitto ed attese che Dionisio, con un enorme sforzo di braccia sollevasse il sacco per caricarlo sul carretto che, al peso, facendo bilancia sull'assale delle ruote, si abbassò di colpo sulle povere gambe di Dionisio incastrandolo con tutto il suo sovraccarico. Vistosi inchiodato così, chiamò aiuto. Il Cibati, oltre a non intervenire subito, si scompisciò dalle risa, additandolo ai passanti, fino a quando, stremato Dionisio dall'enorme peso, lo soccorse, proprio quando stava per accasciarsi, rimettendo la vignarola in piano ed allacciando il sotto pancia al somaro. |