Nella numerosa ed eletta schiera degli artigiani nettunesi si ricordano:
I falegnami:
Cesare Siravo, Gigino Centi, Michele Marrone, don Ciccio Vincenzo De Pascale, Francesco Cecconi, Vincenzo Bottini, Augustarello Della Portella, Cesare Zamperini, Mastro Angelo Morelli, Enea D'Amico, Tancredo Vittori, Salvatore Coppola, Orlando e Peppe Nocca e i fratelli Evaristo Oreste e Gaetano Pacini con Oscare Procaccini.
I fabbri e maniscalchi:
Ferdinando Sanges con i figli Alessandro e Benedetto, Salvatore Colarossi, Vincenzo Sanges, Augusto Bruschini, Giuseppe Meucci, Giovannino Cappelli, Fioriggi, Paolo Rossetti, Giulio e Luigi Mascetti, Menicuccio Sacchi, Ardemo Catacci e Dario Marcelli.
I loro garzoni furono:
Alfredo Ballerini, Nanà Petrilli, Bruno Tirabassi, Peppino Andolfi, Antonio Lauri, Azelio Rossi, Renzo Settini e Armando Cesarini.
I lattonieri:
Mastro Paolo Piccioni alla Torretta
I "Calderai":
Alfredo Perci, coadiuvato dai figli e nipoti: Nicola, Giulio e Virgilio, Marcello e Francesco.
I facocchi:
Mastro Peppe Latini, Nazareno Catacci con il figlio Claudio, Sparecchia, Peppe Bagialemani, Eugenio Rossetti, Simone Botticchi, Carocci invece faceva le botti.
I tappezieri:
Aristide Cagni con Miro e Peppe con Giovanni Turco.
I fornari:
i Bernardini, i Ricci, i Castaldi, i Paoloni, i Franceschini.
I sarti:
Romolo Martelloni, Adolfo Pierimarchi, Andrea Farinelli, Alessio Della Portella, Massarelli e Ubaldo Marrone.
I calzolai:
Alessandro Rossetti, Sisto Celani, Mastrella, Sisti, Felicetto Amicucci, Alfonso De Lucia, Ottorino De Franceschi e Nazarena Pambianco che impagliava le sedie.
Il settore edilizio:
Vincenzo Magliano con i figli Pasquale, Serafino, Gregorio e Settimiano, Giovacchino e Giuseppe Vettori, con Umberto, figlio di Giovacchino, Armando D'Annibale con Arsenio, i fratelli Domenicucci: Antonio, Armando, Gennaro Giobatta, i fratelli Procaccini: Ercole, Galliano Colombo, Raffaele e Mosè. Salvatore Fuschi, Giovanni e tommaso Romagnoli, Dario Pirro e figli.
Gli asfaltisti:
Vincenzo Cavalli con Domenico e Leonardo, Ferdinando e Benedetto Proietti.
Gli imbianchini:
Cesare Ludovisi ed il fratello, Umberto Giuliani, Romani, Vincenzo e Luigi Ercolini.
I pescatori:
Servilio Colarossi, Carlo Passerini, Giacomo Guidi, Gaetano Bagialemani, Gino Mosconi, Checchino Sanges e Massimino Bagialemani.
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