Era il barbiere "alla moda" di Piazza Umberto I°. Si era sistemato nel fabbricato demolito dalla guerra, tra la farmacia Tomasi e la Latteria di Domenico Spirito .Bevitore e mangiatore formidabile, di carattere scanzonato e compagnone, per il suo savoir faire fu eletto presidente del "Circolo mandolinistico nettunese dei Belli nasi".
Nella sua attività di "figaro" collaborava anche la moglie, piuttosto belloccia e valida. Quando era bel tempo usciva sempre con il calessino di vimini a cui attaccava un pony grigiastro (delizia dei piccoli e curiosità per i grandi), che parcheggiava dinanzi al suo salone. Una volta, per scommessa, riuscì a ingurgitare 30 uova sode con tutta la buccia, mezzo "panama" (cappello di paglia d'allora) e due penne di gallina, sfilate alla ventola di Calliope
Qui di seguito si riporta l'inno del Circolo, d'autore ignoto, che veniva continuamente suonato e cantato in corteo per le vie della città, ad ogni frequente riunione dei soci. |