Fino al 1907, l'istruzione pubblica elementare, per la lotta contro l'analfabetismo, fu impartita dai fratelli delle Scuole Cristiane, più comunemente conosciuti con il nome di "Ignorantelli"! Con l'avvento dell'ordinamento dello Stato Italiano, che tendeva a laicizzare le scuole di ogni ordine e grado, furono indetti dei concorsi per colmare i quadri vacanti degli insegnanti. Il Comune di Nettuno, per invogliare la scelta sollecita della sede, deliberò che ai primi due classificati, venisse concessa gratuitamente la casa per un venticinquennio.
Il primo maestro che fruì di tale agevolazione fu il giovane insegnante Arcangelo Rondoni da Velletri, proveniente da Lodi dove aveva frequentato un corso di specializzazione. Vincitore di concorso arrivò a Nettuno nel 1907 per stabilirvisi e dedicarsi all'insegnamento. Poco più di un anno dopo, sposò la figlia di Ercole Visca il "molinaro", Giulia, dalla quale ebbe Anna, Lele, Lina, Filippo, Drya ed Augusto.
GiuliaVisca
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Il secondo insegnante che fruì della stessa franchigia fu il maestro Francesco Sfrondini chiamato "Baffuto", che arrivò successivamente, trasferendosi da Torino con la famiglia, costituita dalla moglie Francesca guano, levatrice, e dalla figlia Dora. Gli altri insegnanti che si avvicendarono a ruota furono:
il maestro Rutilio Romagnoli con la moglie, maestra Linda Pinarelli; il maestro Attilio Penna "Ficasecco"; il maestro Parisi e la moglie anche lei maestra; la signorina Edwige Fiorioli; il maestro Vassallo; il maestro Ventresca; la maestra Lupi; la maestra Fanciulli, madre di Rino Salviati, chitarrista internazionale; la signorina Giovanna Milazzo: la maestra Adriana Bozzino; il maestro Salvatore di Trapani e tanti altri insegnanti, che li seguirono. Dopo la prima guerra mondiale la Direzione didattica venne assunta dalla professoressa Annunziata Cavalli Campari, che la tenne fino al 1935. L'ispettore territoriale era il Prof. Giammarusti, di Velletri. I bidelli erano: Ettore Taurelli, Giggia DeFranceschi; in seguito vennero Mario ed Alessandro, figli di Ettore ed Ersilia Pecchia. |