Era proverbiale per le sue bravate di forza.
Quando c'era da scaricare autotreni di farina presso i magazzini dei forni, era sempre lui che s'incaricava a farlo, con uno o due aiuti.
Lo si vedeva col suo solito mozzone di sigaro toscano in bocca ed un sacco piegato a doppio sulla testa, alla cappuccina, che si alternava tra il pianale del camion ed il magazzino di deposito. Bastava un aiuto sul cassone che porgeva dall'alto il sacco sul bordo, ed un altro dentro il deposito; al resto ci pensava lui. S'accollava con destrezza il quintale sulle spalle, come fosse stata una sacchetta di 25-30 chili e speditamente lo accatastava in magazzino. Omone grosso e forte, di una resistenza eccezionale. Morì relativamente giovane all'età di 48 anni. |