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Faceva il falegname a Piazza Colonna ed aveva la bottega nel Palazzo baronale, dinanzi al retro della chiesa del SS. Sacramento. Il suo vero nome era Vincenzo De Pascale.Artigiano apprezzato, molto noto ed anche abbastanza istruito.
Un giorno, nelle prime ore di pomeriggio, passò per la sua bottega un cliente e non trovandolo l'aspettò. Don Ciccio, che faceva anche casse da morto, le provava infilandovisi e quel giorno, dopo mangiato, addirittura ci si era appisolato dentro. Sentendo il rumore, si svegliò sorgendo dalla bara, ch'era appoggiata su di un banco. Alla vista improvvisa, il cliente subì un grosso spavento per cui Don Ciccio fu costretto ad offrire acqua al malcapitato. Era burlone e spassoso nel medesimo tempo.
Dopo il lavoro si recava sempre all'osteria del Centro, da Giulio in Piazza Colonna, dove s'incontrava cogli amici per bere e giocare alle carte. Auspicandosi che gli arrivassero delle briscole, invocava spesso profeti e demoni come: Sidrak, Bisdrak, Raptegamo, Cinzia, Olimpia, Lucifer ed altri, provocando grande ilarità tra i presenti. |