Una delle colonne portanti della spiritualità gorettiana conduce direttamente alla Madonna. La presenza di Maria nella vicenda umana e cristiana della Goretti è costante, pregnante e decisiva. Sullo scenario degli appena dodici anni di Marietta non appaiono personaggi e gesti strabilianti, intorno ad alcuni momenti-chiave se ne aggiungono altri che più che lo scalpello richiamano il ricamo. Flash improvvisi squarciano angoli di oscurità storica, timidi accenni tagliano la strada a sentieri ben delineati nel tessuto storico di S. Maria Goretti.
Come sempre è difficile cogliere le differenze tra i petali dello stesso fiore e Marietta è un fiore che vuole essere ammirato nel suo insieme.
Abbiamo percorso varie volte l'itinerario terreno di Marietta, partendo da Corinaldo fino a Nettuno e in tutti i luoghi gorettiani la Madonna è sempre presente in maniera significativa. A Nettuno addirittura Marietta riposa in coabitazione con una veneratissima statua della Vergine, a dimostrazione che questa "profezia" si prolunga oltre la morte. Quasi a formare una binomio inscindibile.
In casa Goretti, come nelle famiglie italiane inizi '900, il Rosario è la preghiera più popolare e mamma Assunta ci ricorda che era Marietta ad animare la preghiera mariana. Nell'ampia cucina trovava posto una bella immagine di una Madonna pensosa e un piccolo Gesù benedicente. Sarà questa icona che Marietta porterà in tutti i suoi frequenti traslochi.
Vogliamo presentarvi, viste da vicino, tutte le più famose immagini di Maria, dinanzi alle quali Marietta ha pregato.
La "Madonna dell'Incancellata" in Corinaldo
Si trova appena fuori la città, lungo la direzione per Senigallia. Pregiagna, dove si trova la Casa Natale, è ad un tiro di sasso ed il Santuario è veneratissimo dai corinaldesi.
La piccola chiesina, costruita nel 1625, custodisce un dipinto di autore ignoto della prima metà del '500, raffigurante l'immagine di Maria con il piccolo Gesù nell'atto di succhiare il latte dal seno destro.
L'immagine è protetta da una grande cancellata di ferro battuto, da cui il nome, e porta il titolo ufficiale di Maria Regina della Pace.
A Marietta questo Santuario dell'Incancellata ricorda i primi anni dell'infanzia, un fiore di campo da portare ed una preghiera di bambina spensierata. La piccola chiesa è arricchita anche dalla presenza di un pozzo di acqua miracolosa, e grazie anche alla firma di mamma Assunta la Madonna dell'Incancellata venne incoronata solennemente dal Capitolo Vaticano.
Il 12 dicembre 1896 i Goretti giungono a Colle Gianturco, nella tenuta del senatore Scelsi, situata nella pianura di Paliano.
Un soggiorno breve, terminato in maniera burrascosa per via del carattere dei Serenelli. Mamma Assunta ricorda che la domenica la famiglia si recava nella vicina chiesa di S. Maria di Pugliano officiata dai Passionisti.
Sia la chiesa che il convento traggono il nome dalla Madonna veneratissima da secoli da tutta Paliano.
Anticamente vi era una preziosa statua in legno dell'Annunziata, con il tempo rovinata dai tarli e dalle distruzioni.
L'immagine che troviamo oggi e dinanzi alla quale si fermò Marietta è una tela raffigurante la Madonna, che presenta un Gesù con in mano un cuore. Il volto dei protagonisti ispira una delicata dolcezza ed un invito alla fiducia.
L'"Annunziata" di Conca (Borgo Montello)
Siamo nel "Pianeta delle Zanzare", il palcoscenico delle Paludi Pontine, il capitolo finale della vita di Marietta giunta in questo luogo nel febbraio 1899.
Conca era il centro più importante di quel fazzoletto di Palude. C'erano il negozio per le compere, c'era la casa del "padrone" Mazzoleni e c'era la Chiesa dell'Annunziata, la chiesa della Prima Comunione di Marietta.
La officiavano i Passionisti, come a Paliano (che strane coincidenze) soltanto durante il periodo marzo-ottobre, una chiesa rurale semplice, umida, avvolta nella penombra.
Sopra l'altare, un grande dipinto raffigurante la scena evangelica della Annunciazione. Gli occhi vi cadono spontaneamente, il disegno è arioso, i colori vivaci: un ingrediente opportuno per avviare una catechesi e far riposare gli occhi, stanchi di acquitrini e di sudore.
La "Madonna delle Grazie" dì Nettuno
Prima di rituffarsi nell'inferno della Palude, dopo il mercatino allestito al centro di Nettuno, i Goretti si fermavano nella piccola chiesa di S. Rocco, poco oltre il fiume Loricina.
Dal 1550, anno dell'approdo miracoloso dall'Inghilterra, in questa chiesa, ancora officiata dai Passionisti, viene venerata una bellissima statua della Madonna delle Grazie.
Nettuno è molto legata alla sua Madonna ed in suo onore ogni primo sabato di maggio viene fatta una processione particolarmente festosa.
Marietta pregò varie volte dinanzi a questa statua e ben presto si affezionò tantissimo sia alla chiesa che alla cara Madonna.
In quel lontano 1900 chi mai avrebbe previsto che dopo 50 anni anche il corpo di Marietta avrebbe riposato, con l'aureola della santità, proprio in quella chiesa?
Davvero insondabili i voleri dell'Altissimo ma certamente Maria di Nazareth e Marietta delle Paludi nei pensieri di Dio devono camminare insieme. Una stella dai due riflessi, una profezia quanto mai attuale nel tempo in cui viviamo. |