NETTUNO - Il Santuario
della Madonna delle Grazie
e Santa Maria Goretti
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"Mamma, quando farò la Prima Comunione?"
"Teresa, quando torniamo a fare la Comunione? Non vedo l'ora!"
Per una Santa che ha lasciato solo poche frasi del suo passato tra di noi, ben due si riferiscono all'Eucaristia.
Un particolare per nulla casuale nella sua storia di "piccolo fiore di campo", un tassello di spicco del suo metodo di camminare verso Dio con occhi di bambina.
Marietta e l'Eucaristia: molti aspetti approfonditi, altri che meritano maggiore riguardo con qualche inevitabile cono d'ombra.
Cominciamo proprio da quest'ultimo che si riferisce alla data esatta, il giorno della Prima Comunione di S. Maria Goretti. Mamma Assunta, la fonte privilegiata della biografia gorettiana, non riesce ad essere precisa alla domanda sul giorno della Prima Comunione di sua figlia.
La chiesa dell'Annunziata in Conca (oggi Borgo Montello) dipendeva dall'arcipretura di S. Giovanni di Nettuno, una cappella stagionale nel cuore delle Paludi Pontine, officiata dai Passionisti del Santuario, gli unici a garantire un servizio sia religioso che sociale in quella terra dimenticata.
Nessun documento riporta la data delle Prime Comunioni, né il nome dei comunicandi. L'indagine storica indirizzata in questa direzione si è trovata in un vicolo cieco. Meglio tentare la via della "tradizione", e in quest'ottica sono state formulate delle ipotesi. La più attendibile è quella che assegna la data della Prima Comunione dei bambini della Palude il giorno dell'Ottava del Corpus Domini, che nell'anno 1901 cadeva il 16 giugno.
Tutti gli altri particolari invece hanno permesso si scrivere il capitolo della prima Comunione di Marietta, e del suo amore all'Eucaristia, con una ricchezza di dettagli rigorosamente documentata.
Il catechismo mandato a memoria
Il giorno della Prima Comunione era uno dei pochi momenti di autentica festa per gli abitanti della Palude.
Quel giorno anche i figli dei desaparecidos del Pianeta delle Zanzare potevano sedersi allo stesso posto dei figli dei signori. L'estate iniziata da poco regala colori e fantasia. Le ginestre vestono di giallo la collina del borgo e nei fazzoletti di terra, rubati al fango, spighe di grano e papaveri sprizzano gioia di vivere.
Dal Santuario della Madonna delle Grazie di Nettuno venne quell'anno il sacerdote Gregorio Morganti. Proprio quel giorno nel registro delle SS. Messe celebrate al Santuario manca la sua firma. Una storia davvero singolare la sua, un uomo che della condivisione degli ultimi aveva fatto ragione della sua vocazione.
Basti citare il particolare che, quando le Paludi vennero bonificate, chiese ed ottenne di andare nella pampa argentina dove morì.
Marietta per arrivare a quel giorno partì da molto lontano. Molti biografi scrivono di un presagio, un presentimento di qualcosa che stava maturando nella sua vita. Oppure è Dio che inspiegabilmente e senza logica mette nel cuore e nella mente delle persone desideri e aspirazioni, che i posteri etichetteranno come "profezia".
Siamo nell'anno 1900, da qualche mese Luigi Goretti era stato stroncato dalla malaria; Marietta portava il peso del lavoro in casa, mille problemi da affrontare per sopravvivere nell'inferno delle Paludi.
Eppure, prima timidamente, poi con vigore, quella strana richiesta di Marietta di voler fare la prima Comunione con il suo strascico di difficoltà da settimo grado.
La bambina aveva 10 anni, e l'età media per accostarsi all'Eucaristia per la prima volta si aggirava sui 13-14 e nessuno e niente lasciava intuire le grandi aperture di Papa Pio X che solo nel 1910, con il decreto Quam Singularis, modificava totalmente i delicati equilibri tra Eucaristia ed i bambini.
Marietta inoltre era analfabeta, non potè frequentare la scuola. Come imparare il catechismo? E come trovare il tempo per partecipare comunque ad un corso di preparazione?
A levare le castagne dal fuoco sarà proprio Marietta in persona, saranno altre credenziali a sciogliere tutti i nodi della questione.
La piccola è una bambina tenace e volenterosa, il suo impegno di responsabilità in casa lo porta avanti con cura e precisione, segue i fratellini, garantisce che i doveri saranno rispettati e che il tempo "per mandare a memoria il catechismo" lo troverà.
Una volta, dopo aver assistito alla funzione del Venerdì Santo nel Santuario di Nettuno, ripeté a casa per filo e per segno l'intera omelia del sacerdote.
Mamma Assunta, in seguito, con gli occhi lucidi ricordava così quei momenti: "Mamma, ripeteva la piccola Maria, vedrai, farò tutto a casa e nel primo pomeriggio andrò a Conca a fare il catechismo. Imparerò tutto a memoria!".
Assunta Carlini è una donna concreta, severa con i figli. Si rese conto che la figlia non chiedeva giocattoli o cose stravaganti, c'era qualcosa che andava al di là dei capricci di una bambina...
Anche il parroco di Nettuno, Temistocle Signori, interpellato in proposito, rimase impressionato dalle idee chiare di Marietta.
Una vita che dura in eterno
Da Cascina Antica a Conca son circa 700 metri da percorrere dopo le fatiche domestiche e con il sole incandescente delle Paludi.
Il catechismo era tenuto da Elvira Schiassi in casa del proprietario Attilio Mazzoleni. Marietta si fece subito apprezzare per la sua allegria ed intelligenza e a sera, alla luce della lampada, raccontava a mamma ed ai fratellini di quel Gesù povero tra i poveri, fratello e Signore anche degli uomini e delle donne delle Paludi, chicco di grano venuto a morire per donarci una vita che durerà per l'eternità.
I suoi 10 anni erano tutti su quel volto e su quei piedini senza scarpe, con tanti graffi e molta polvere, ma la sua anima un gigante dagli occhi spalancati nell'infinito!
Adesso veramente è tutto a posto. Forse lo stesso buon Dio quel giorno si inchinerà ad accarezzare la Palude.
Un giorno particolare che Marietta sigillerà secondo il suo stile, fatto di concretezza e di profondità, senza dimenticare attimi di struggente poesia.
Il bisogno d'infinito di una giovanissima
C'è aria di festa a Cascina Antica, forse la prima dopo la tragedia della morte di Luigi Goretti, appena un anno prima (6 maggio 1900).
Il sole, così mattiniero in questa stagione, trova i fratellini già svegli. Ma anche i Serenelli partecipano alla festa.
Marietta, prima di uscire di casa, scrive due o tre righe dal suo diario non scritto che rimarranno incancellabili.
Ad Angelo, il fratellino più grande, che comincia a fare i capricci per via delle scarpe vecchie, ricorda che a Gesù interessa soprattutto il cuore, quello deve essere nuovo e pulito.
Poi prima di uscire di casa, davanti a tutta la famiglia che fa ala al suo passaggio, chiede perdono, in ginocchio, di tutto ciò che del suo comportamento avesse ferito i presenti.
Mamma Assunta per l'occasione le mise i suoi orecchini, quelli di Corinaldo, quelli del suo matrimonio, poi mai più ritrovati. Il vestito bianco le fu prestato e sulla testa le fu messo un serto di fiori di campo.
Marietta è commossa profondamente, un particolare che non sfuggì neanche ad Alessandro. Soprattutto nel momento della celebrazione, quando Gesù venne nel suo cuore per la prima volta, i presenti rimasero colpiti dall'atteggiamento di Marietta.
La processione per le vie del borgo è un tripudio di colori e di allegria, con i rudi uomini della Palude con il cappello in mano in segno di rispetto.
Poi le ombre della sera calarono in fretta, sia a Cascina Antica che nella esistenza della Goretti.
Il momento della prova e della solitudine, un prezzo durissimo nell'orizzonte dei suoi 11 anni. Solo quelle parole all'amica Teresa: "Quando andiamo a fare la Comunione? Non vedo l'ora!"
Una invocazione di aiuto e la sicurezza che su quel pane poteva contare per essere forte.
Ora che le tessere del mosaico hanno occupato ognuna il suo posto, è possibile ammirare il disegno nella sua completezza.
Indubbiamente l'intero capitolo della Prima Comunione ha permesso di verificare in modo inconfutabile lo spessore del cammino interiore di Manetta. Un termometro così eloquente che ci permette di affermare che nell'universo dello spirito gli stadi psichici dipinti da Jean Piaget sembrano strutture inadeguate e riduttive.
Il bisogno di infinito si può manifestare in età giovanissima, scavalcando ritmi e dinamiche sconosciute alla psicologia dell'età evolutiva. Marietta ne è la prova.
In questa ottica anche il problema irrisolto della data della Prima Comunione interessa relativamente, rimane uno stimolante dettaglio per gli storici.
Nella Marietta della fede, il suo rapporto con Gesù Eucaristia è un memoriale che parla di orizzonti infiniti, incuriosisce e commuove, una parabola non scritta da Dio sullo stile dei piccoli di cui ci parla la Bibbia.
Una icona senza tempo e senza età, con il respiro ed il tocco dell'Eterno. |