ROMA - Biglietto d'ingresso nella Basilica
Vaticana. La canonizzazione venne anticipata
al 24 per la grande folla accorsa
ROMA - Basilica dei SS. Giovanni e Paolo
1950 - P. Mauro Liberati, mamma Assunta
e Mons. Battistelli, Servo di Dio
|
Non ha conosciuto e non è legato da alcun vincolo di parentela con Maria Goretti.
Avendo la possibilità di analizzare l'albero genealogico della famiglia Goretti, il suo cognome è del tutto assente sia nella linea ascendente sia in quella discendente.
Liberati è un cognome diverso tra quelli che siamo abituati ad incontrare nella nostra storia.
I lettori più frettolosi si meraviglieranno addirittura della sua presenza tra i protagonisti, ma a tutti gli effetti noi lo consideriamo "uno della famiglia".
Mauro Liberati è l'uomo che dal punto di vista umano crea tutte le premesse affinchè la Chiesa riconosca la santità di Marietta. Il postillatore della causa di canonizzazione, per dirla con la terminologia degli addetti ai lavori.
Un abile tessitore, un regista silenzioso e spesso incompreso, che superando difficoltà e delusioni riesce a comporre una per una tutte le tessere del mosaico della santità di Maria Goretti.
È l'uomo della Provvidenza, lo strumento di cui Dio si serve per glorificare tra gli uomini il piccolo fiore di campo. Liberati guarda lontano nel momento in cui nessuno osa inoltrarsi per un sentiero irto di ostacoli.
Nella storia di Maria Goretti molti protagonisti hanno avuto il risalto dovuto, altri invece non hanno ricevuto ciò che spetta loro: Mauro Liberati è tra questi ultimi.
Il nostro "ritratto" vuoi rendere omaggio alla sua fede, alla sua intelligenza, all'incrollabile amore alla "sua Marietta".
Mauro nasce a Villa S. Giovanni in Tuscia il 31 gennaio 1881. Entra giovanissimo nella famiglia religiosa dei Passionisti ed è ordinato sacerdote il 24 settembre 1904. Ricopre cariche di responsabilità, sia nell'ambito della sua famiglia religiosa, sia in quello del governo centrale della Chiesa.
Muore a Roma il 12 giugno 1969 ed è sepolto a Nettuno, vicino alla tomba dove è stata tumulata, dal 1902 al 1929, Maria Goretti.
Due anni dopo che il corpo di Marietta dal cimitero di Nettuno viene traslato nel Santuario della Madonna delle Grazie, il P. Mauro decide di interessarsi direttamente alla glorificazione del piccolo fiore di campo.
Ha già una sufficiente esperienza in materia, perché impegnato direttamente nel processo di canonizzazione di S. Gabriele dell'Addolorata, un santo morto in giovane età e dalla storia avvincente.
I primi tentativi presso l'autorità ecclesiastica sono negativi.
Scoraggiante la risposta di Mons. Salotti, segretario del dicastero vaticano di Propaganda Fide: "È appena una bambina, non c'è nulla".
La svolta decisiva avviene nel maggio 1935: la diocesi di Albano organizza il raduno di A.C. femminile nel santuario di Nettuno.
Durante la manifestazione Liberati lancia ancora una volta l'idea di interessarsi alla causa di Maria Goretti.
Finalmente il vescovo diocesano, il cardinale Pignatelli di Belmonte, da parere favorevole affinchè si inizi il processo canonico e nomina il P. Mauro postulatore della causa.
Inizia così un cammino fatto di imprevisti, incoraggiamenti, pregiudizi, che mettono a dura prova la fede e la pazienza del Liberati.
Con il trascorrere degli anni poi il disegno di Dio su Maria Goretti diviene sempre più manifesto. Il 27 aprile 1947 Marietta è dichiarata Beata ed il 24 giugno 1950 proclamata Santa da papa Pio XII.
Rimangono diciannove anni a Mauro Liberati per raccontare al mondo la storia del piccolo fiore di campo, che lui continuava a chiamare sempre con il vezzeggiativo di Mariettina.
Siamo stati spesso testimoni attenti di quale luce brillassero i suoi occhi al solo sentir pronunciare il nome della Goretti.
Pubblica molti libri sulla Santa, tra i quali ricordiamo l'ottimo "Maria Goretti", edito da Coletti nel 1956 e che ha per sottotitolo un significativo "le vie della Provvidenza". |