Cap. 38
Anno 1889: una bandiera quadrata, celeste e verdemare
Da quest'anno in poi possediamo la maggior parte degli atti, ritrovati presso l'Archivio Centrale di Stato, che documentano le diverse vicende della concessione dello Stemma e del Gonfalone al comune di Nettuno.
Il 5 dicembre 1889, il Consiglio Comunale decide di adottare una propria bandiera. Presiede il sindaco Stefano Grappelli.
"Il Presidente espone come alcuni, anche fra i Congregati, espresso il desiderio che egli ritenendone la convenienza che il Comune adottasse una bandiera con colori e Stemma propri da usarsi ed esporsi in ricorrenza e solennità anche non Nazionali, fatte analoghe pratiche venne a conoscere, come il riconoscimento sia dello Stemma come dei colori dovrà venir deliberato dal Consiglio e dato dal Governo del Re, la Cancelleria Araldica rilasciando lettere pattenti all' uopo, dietro pagamento di tasse e diritti di lire 200 circa; aggiunge che previamente interpellata la Consulta avrebbe indicato il colore in azzurro con intessiture di lamine di argento.
I consiglieri Sindici, Trovarelli ed altri convengono nella proposta del Presidente di deliberare 1 'adozione della bandiera Comunale.
Il consigliere Trafelli si dichiara contrario non ritenendola necessaria.
Pure il consigliere Cruciani non la crede necessaria; dice che si è vissuto fin ora senza i colori araldici e che si può continuare a vivere senza di quelli.
Il consigliere Trafelli aggiunge che basta la bandiera che sì ha e che è quella dai colori nazionali; esservi spese più necessarie alle quali conviene provvedere; prega sia respinta la proposta.
Il presidente, quantunque la risoluzione negativa formulata dal consigliere Trafelli non costituisca emendamento per precedenza, tuttavia la mette ai voti per alzata e seduta, dichiarando che quelli che s' alzeranno si ricusano di adottare la bandiera Comunale. Il rifiuto non è sorretto che da quattro voti.
Mette quindi per alzata e seduta l'adozione della bandiera Comunale che viene approvata con numero 9 voti favorevoli e 4 contrari".
Il 9 gennaio 1890, la Prefettura di Roma trasmette al Ministero dell' Interno la domanda del sindaco Grappelli.
Passano dieci anni, ma non siamo in grado di dire che cosa sia accaduto in questo lungo intervallo di tempo. Dopo Grappelli, si erano alternati al governo cittadino i sindaci Carlo Sisti, Giovanni Trafelli e Angelo Combi.
Il 28 novembre 1900, il Consiglio Comunale torna sull'argomento e adotta la seguente deliberazione:
"ADOZIONE DI UNA BANDIERA MUNICIPALE - FORMA E COLORI"
Regnando S.M. Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e volontà della Nazione Re d'Italia.
L'anno millenovecento addì ventotto del mese di novembre alle ore dieci in Nettuno e nella consueta Sala dell' Adunanze Consigliari, si è riunito il Consiglio comunale, debitamente convocato...
Fatto l'appello nominale risultano.
Intervenuti: Ottolini Domenico, Combi Angelo, Trovarelli Mariano, Trafelli Giovanni, Paccariè Cesare Ottolini Lorenzo.
Non intervenuti: Censi Annibale, Sisti Onorio, Pirri Saverio, Catanzani Bartolomeo, D 'Andrea Augusto, Stermini Antonio, Trovarelli Filippo, Brovelli Pompeo, Va/eri Mancinelli Giovanni. Il sig. Cav. Angelo Combi
Sindaco ha assunto la Presidenza ed ha aperto la seduta.
Il Presidente comunica che il consigliere Filippo Trovarelli propose che venga adottata per il Comune di Nettuno una bandiera speciale con colori propri, onde ottenere il proprio riconoscimento in occasione di pubbliche funzioni come si uso va in tempi remoti.
Il Consigliere Cesare Paccariè ricorda che un tempo il Municipio di Nettuno aveva una bandiera propria del colore del mare con ondulazioni in argento, innalzando in tal modo l'emblema del mare sul quale è situato Nettuno. Quindi ritiene che senza alcuna formalità si debba in tal modo rinnovare la Bandiera Municipale.
Il Consiglio, considerato che la adozione di una bandiera municipale con colori propri è necessaria per il Comune di Nettuno, perché al pari di altri Comuni possa essere riconosciuto in occasione di pubbliche funzioni alle quali intervengono le Rappresentanze Municipali, considerato che nei tempi passati il Municipio di Nettuno aveva già una bandiera propria del colore del mare con ondulazioni in argento o bianche, è giusto rinnovare la bandiera con i medesimi colori, tanto più perché rispecchiano la posizione di Nettuno, costruito precisamente sulla spiaggia del mare e bagnato dalle onde e che può solo essere il caso di aggiungere qualche speciale distintivo in relazione ai tempi che corrono, unanime delibero adottare una Bandiera Municipale propria, composta di un sol telo di seta delle dimensioni di mt..., del colore del mare con ondulazioni in argento, asta coperta con stoffa di velluto bleu, sormontata da lancia di forma comune in metallo dorato e corredata di fascia bleu avente alle due estremità lo Stemma Reale e quello del Municipio di Nettuno, colla scritta <Municipio di Nettuno>.
Nella seduta del 29 gennaio 1901, il Consiglio Comunale approva in via definitiva tipo e colori della Bandiera Municipale "avendo il Comune di Nettuno nel proprio Stemma da tempi remoti sempre innalzato la figura del Dio del Mare in atto di comando e col tridente, é opportuno che la figura stessa apparisca nella Bandiera. Considerato che in relazione allo Stemma stesso i colori che possono figurare nella Bandiera sono il Celeste e il Verde Mare, unanime delibera di adottare una bandiera municipale propria in seta a due colori, celeste e verdemare di forma quadrata (m. 2,10 x 2, iO) con frangia di argento, cordoni dei medesimi colori e fiocchi di argento, asta bleu, sormontata dal/a figura del Dio Nettuno, dividendo i due colori della bandiera obliquamente dalla parte superiore dell'asta alla parte opposta inferiore della Bandiera, collocando dalla parte superiore il colore celeste e dalla parte inferiore il verde mare.
(Presidente Angelo Combi, membro anziano Annibale Censi, segretario E. Cremona)
Il 17 luglio 1901 il ministro dell'Interno Giovanni Giolitti consente al comune di Nettuno di usare questa prima bandiera. |