Cap. 34
Un dio Nettuno inedito
La storia dello Stemma e del Gonfalone di Nettuno può essere fatta cominciare il 5 dicembre 1889, quando il Consiglio Comunale esprime la volontà di adottare una propria bandiera.
Ma è necessario dare uno sguardo indietro.
Alla relazione inviata dal sindaco Visca all'Ufficio Araldico, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 9 ottobre 1952, è allegato uno studio eseguito da Giuseppe Brovelli Soffredini.
. aveva scritto lo storico nettunese:
"Dopo zelanti ed accurate indagini, relativamente allo Stemma e arma del paese di Nettuno, posso asserire, generalmente, che le Città e paesi abbiano tratto, ordinariamente, i loro stemmi dal sito dei roghi dove sono posti, e che Nettuno, paese marittimo, per la sua interessante storia ab antico, abbia atto il suo Stemma, raffigurante, mitologicamente, il Dio delle onde. Sono questi fatti del tutto indiscutibili. Nell'anno 1619 (sec. XVII) epoca nella quale ebbe inizio il passaggio del Feudo di Nettuno ai Colonna alla Rev.da Camera Apostolica, i cittadini di Nettuno con a capo alcuni notabili del paese, mediante il loro spontaneo obolo, restaurarono totalmente l'attuale Chiesa di S. Maria del Quarto, annessa al Civico Cemeterio. Dopo tale restauro, applicarono sull 'architrave della facciata lo Stemma di Nettuno, come tuttavia (tuttora) è visibile. Lo Stemma è formato da uno scudo ovoidale con cornice e geroglifici, stile barocco; nello scudo la sola figura intera del Dio Nettuno, portante, nella mano sinistra la basilica e chiavi, emblemi Pontifici (cosa che desta derisione vederli nelle mani di un Dio mitologico e pagano) e nella destra il Tridente.
La figura del Dio poggia con i piedi sulla riva del mare, che si scorge in lontananza. Nessuna corona sormonta il fregio (bellissimo) e niente cavalli marini e tritoni". |