Cap. 17
Uno sguardo al futuro e uno ai conti
L'Anno millenovecentosei addì ventisette del mese di Giugno alle ore 10.00 in Nettuno nella consueta Sala delle Adunanze Consiliari.
Intervenuti: Ammiraglia Antonio, Valeri Mancinelli Giovanni, Combi Cav. Uff. Angelo, Ottolini Gaetano, Ceccarini Giuseppe, Sisti Onorio, Pirri Saverio, Qttolini Lorenzo, Di Tullio Eliseo, Ottolini Domenico, Catanzani Bartolomeo, Ottolini Luigi.
Non intervenuti: Della Millia Guglielmo, Brovelli Pompeo, Di Pietro Onofrio, Trovarelli Vincenzo De Franceschi Angelo, Censi Augusto, Censi avv. Annibale, Brovelli Soffredini Giuseppe.
...il Sindaco Cav. Ufficiale Angelo Combi assume la Presidenza ed ha aperto la Seduta.
"Il Presidente comunica che varie sono le proposte all'ordine del giorno ma ritiene che per la lo importanza, e perché provengano dall'ultima seduta, non espletata, alcune di queste debbono avere precedenza, e più specialmente quella relativa all'acquisto del Palazzo Comunale.
Il Consiglio all'unanimità approva che sia posta in discussione la proposta cui sopra.
Ciò stante il Presidente annuncia essere superfluo dimostrare al Consiglio ed al paese intero, l'utilità e necessità che il Comune abbia una Residenza propria rispondente al quel decoro che s'impone ogni dì più dal continuo progresso di questa civile popolazione. Fa la storia come egli nella sua qualità di capo dell'Amministrazione avesse espresso che il proprietario del fabbricato incompleto e dell'area annessa situata in Via Durand De La Penne, Sig. Grillon (Alessandro Maria: è uno dei religiosi che avevano acquistato il terreno e l'edificio in costruzione da Tito Caffoni nel 1902) avrebbe volentieri venduto si l'uno che l'altra.
Varie ricerche furono fatte dalla Commissione suddetta, senza però raggiungere lo scopo; e fu appunto in questo stato di cose che si presentò l'opportunità di cui si è fatto cenno in principio.
Comunicata la notizia alla Commissione questa credette di far agire il Sig. Ing. Talenti poiché egli come persona tecnica avrebbe meglio di ogni altro saputo tener presente il valore del fabbricato e del terreno annesso in confronto del prezzo richiesto. Infatti il Sig. Ing. Talenti recatosi sul posto e fatte le necessarie verifiche, scandagli e computi consigliò l'Amministrazione a fare l'acquisto dello stabile in costruzioni compreso il terreno annesso. Egli nel complesso trovò il contratto a farsi utile nell'interesse del Comune sia dal lato del prezzo richiesto dal proprietario in lire 30 mila, quanto perché è sempre più conveniente acquistare un fabbricato a metà costruito, anziché costruirlo dalle fondamenta, ed anche perché in Nettuno sono abbastanza costose le espropriazioni delle aree fabbricabili, cosa questa che il Comune ha già verificato in altre circostanze.
E se da parte del venditore può dirsi che il fabbricato costa ad esso più di lire 30 mila, pur tuttavia si vedrà che la somma richiesta non è un prezzo di favore e che solo all'Amministrazione Comunale può competerne l'acquisto; primo perché essa ha tutto l'interesse che l'abitato si vada estendendo oltre gli angusti confini attuali, ed è perciò che non ha tenuto conto di una ragione di deprezzamento del fabbricato per trovarsi esso assolutamente fuori centro; convinta come è che in breve tempo sorgeranno nel1e località adiacenti altre case di abitazione e quindi Nettuno prenderà altro aspetto ed offrirà quelle comodità che invano Nettunesi e forestieri ricercano. in secondo luogo perché stabilendosi in quella Località la Casa Comunale con gli annessi Uffici nonché le Scuole Femminili ed estendendosi perciò lungo la via altri fabbricati, l'Amministrazione procederà con maggiore alacrità nell'opera di bonifica già iniziata di una zona poco discosta dall'immobile da acquistarsi, il quale attualmente per siffatta ragione, rimane deprezzata.
Per tali motivi l'Amministrazione Comunale trovò sotto ogni rapporto conveniente l'acquisto; e così il Consiglio e Comune incaricarono il Sig. Ing. Talenti a stipulare analogo compromesso; e ciò fu fatto in data 9 Aprile 1906. In seguito di che il Comune con le delibere 23 e 28 Aprile decorsi, in 1a e 2a lettura approvò l'acquisto del fabbricato in costruzione di proprietà Grillo, per la somma di lire 30 mila da pagarsi a dilazione. Con tali delibere fu anche stabilito di nuovo come far fronte al danaro occorrente partendo dal seguente ragionamento:
1) che nei locali su indicati si potrebbero sistemare nel primo piano già costruito, comodamente le scuole femminili le quali come è noto si trovano ora separate in due diverse località, e con la sopraelevazione di due piani vi si possono agevolmente e decorosamente sistemare tutti gli Uffici dipendenti dal Comune;
2) che ciò facendo l'Amministrazione Comunale potrebbe avere a disposizione qualche aula della quale oggi difetta per un eventuale ricevimento di personaggi che per ragione dell'esistenza del Poligono convengono di frequente in Nettuno. Difetto che il Comune ha dovuto suo malgrado già deplorare;
3) che la spesa per la sopraelevazione sarebbe compensata dal risparmio della quota d'affitto annuo pagata per tutti i locali ammontante a lire 2.540.
Tale deliberato fu approvato in seconda lettura il 23 Aprile e fu trasmesso all'Approvazione del Superiore Consiglio Scolastico per la parte relativa alle Scuole e se ne ottenne parere favorevole, non si ottenne però ancora l' esecutorietà dei deliberato stesso da parte dell'autorità tutoria perché a corredo dei? 'incartamento mancavano il certificato storico catastale che fu poi fornito e trasmesso e quello delle ipoteche, pervenuto in Ufficio pochi giorni fa.
Nel frattempo però il Sig. Talenti che con l'Atto del 9 Aprile sì obbligò all'acquisto del fabbricato in parola per persona da nominarsi dovette dichiarare il nome dell'acquirente; di guisachè il venditore, tenuto presente che trattandosi di dover contrattare con un Ente morale, erano necessarie pratiche non brevi, e presentazione di documenti indispensabili, per avere i quali era pur necessario aver tempo, così il Sig. Grllon riconobbe la necessità di modificare in parte le condizioni fissate nel compromesso del 9Aprile; e con nuovo Atto del 12 Maggio stabilì che il pagamento della prima rata di lire 5 mila anziché effettuarsi il Primo Giugno venisse pagata il Primo Agosto, ferme restando le altre condizioni, pagamento di lire 10 mila ai 31 Agosto. e le restanti lire 15 mila venissero pagate in tre annualità con l'interesse del 5 %.
Le pratiche peraltro non furono abbandonate ed esse produssero effetto poiché il venditore consentì a ribassare il prezzo dello stabile portandolo da lire 30 mila a lire 29 mila, pagabili a lire 5 mila il 1° Agosto, lire 10 mila al 31 detto, e lire 14 mila all'atto dell'istromento. Come vedesi la trattava cambiò sostanzialmente sia per il prezzo, sia per quanto concerne il pagamento delle rate; ma rimase sempre in vigore la decadenza comminata dal compromesso del 9 Aprile decorso, per l'inadempienza dei due pagamenti stabiliti al 10 e 31 Agosto. Così se per le variate basi di acquisto rendesi necessaria la revoca delle due precedenti delibere 23 e 28 Apri/e c.m. perciò che si riferisce alla decadenza è mestieri provvedere subito al modo di pagamento.
A tale riguardo il Presidente ritiene che sia più vantaggioso all 'Amministrazione Comunale, creare in una sol volta un Mutuo per la complessiva somma di Lire 29.000, con la persona che come si è detto le ha già offerte alla ragione del 5,50% mentre pagandola a rate, il venditore sig. Grillon si con tenterebbe del solo interesse del 5%; ciò stante tenendo conto che per Lire 15 mila, il prestito dovrebbe farsi sempre, rimarrebbe a tenersi conto della differenza di interessi, delle 0,50% sulle Lire 14 mila che calcolato per tre anni ammonterebbe a Lire 420, ma contrapposto di tale cifra evvi il ribasso di Lire 1.000 concesso dal venditore, se la seconda quota di prezzo di Lire 14 mila venisse pagata una sol volta all'atto dell' istromento.
Da ultimo conviene tener conto che pur contraendo il Mutuo per l'intere Lire 29 mila, esse saranno prelevate a misura del bisogno, e ciò porterà una evidente diminuzione di quelle Lire 420 di interessi di cui ora si è parlato e per conseguenza risulterà un maggior utile per l'Amministrazione.
Creato il Mutuo, e comprato il fabbricato è obbligo dell 'Amministrazione di avvisare al modo come estinguere il primo e completare la costruzione del secondo.
Esaminando quindi la situazione dell'attuale bilancio e tenendo fermo senza cioè portare per due esercizi consecutivi aumenti di spese, e senza aumentare e diminuire le imposte, esso ci darà la seguente posizione.Alla chiusura dell'esercizio 1906, sì avrà una maggiore entrata da quella prevista sull'art. 19 Dazio Consumo, avendo preveduto l'introito in Lire 74 mila, mentre con il contratto di appalto se ne ricavano Lire 83.600; e quindi una differenza in più a beneficio del Comune di Lire 9.600.
Si avrà una economia sugli articoli 1 e 120 portata dalla diminuzione della quota capitale e interessi dovuta alla Cassa Depositi e Prestiti in virtù dell'avvenuta trasformazione dei Mutui, conforme risulta dalla comunicazione ufficiale data dalla Regia Prefettura con nota 12 aprile 1906 n. 21157 di Lire 7.620,70.
Totale Lire 17.220,70
la qual somma passerà interamente a beneficio dell'esercizio 1907, quale esercizio non solamente avrà ciò che eredita dai 1906, cioè Lire 17.220,70 ma avrà inoltre la stessa maggiore entrata sul Dazio come sopra, riferibile al proprio esercizio in Lire 9.600 ed avrà il minore stanziamento per la Cassa Depositi e Prestiti da cui ne deriva la su indicata minore spesa di Lire 7.620,70.
Oltre a CiÒ avrà disponibile: l'ammontare della rata per l'acquisto del carro funebre il cui importo rimane soddisfatto con l'esercizio 1906, e cioè Lire 1.500 e finalmente potrà disporre dell'ammontare della rata per il lavoro della strada di Cisterna poiché anch 'esso rimane completamente saldato nel corrente esercizio; e cioè Lire 1.008,47.
Totale Lire 36.949,87
Somma questa che inevitabilmente si riverserà a beneficio dell'esercizio 1908. E ripetesi mantenendo fermo il Bilancio come attualmente trovasi sia in entrata che in uscita, l'esercizio 1908 non solamente avrà disponibile quanto gli viene trasmesso dai 1907, cioè Lire 3.6949,87 ma per le maggiori entrate e le minori spese, in confronto con gli stanziamenti 1906, come si è visto per l'esercizio 1907, avrà disponibile la somma di Lire 19.729,17 ed oltre a ciò avrò disponibile l'ammontare della rata impegnata per l'acquisto della pompa da incendio, il cui ultimo pagamento cessa coll'esercizio 1907 e cioè Lire 926,50.
Totale lire 57.605,54
Da questa breve e facile esposizione di cifre agevolmente rilevasi che l'Amministrazione Comunale nei due esercizi 1907-1908 può disporre di circa 58 mila beninteso non dimenticando verun cespite di entrata né aumentando veruna spesa in confronto al bilancio del corrente esercizio 1906. Ciò stante, si è visto che per l'acquisto del Palazzo occorrono Lire 29.000, come si è visto che tal somma può facilmente aversi al mutuo al 5,50% e restituirla in due rate eguali di Lire 14.500 ciascuna negli esercizi 1907-1908.
Cosicchè l'Amministrazione fra capitale e interessi entro il 1907 dovrà pagare al sovventore Lire 16 mila circa. E nell'esercizio 1908 dovrà pagare Lire 15.297 per sorte ed interessi sul residuo dare di Lire 14.500. Si è visto che al chiudersi dell'esercizio 1907, l'Amministrazione può disporre di Lire 36.949,87 e da queste agevolmente detrarre la prima rata di estinzione di Mutuo che come si è detto ascenderà a circa Lire 16 mila, rimanendo così a disposizione dell'Amministrazione stessa Lire 20.949,87, con le quali ben potrà dar principio ai lavori di completamento dello stabile, come potrà far fronte ad altri lavori urgenti, di bonifica alloggio per i Maestri ecc., tenendo conto che dall'esercizio 1908, detratta la seconda rata per l'estinzione del Mutuo in Lire 15.297, rimarrà il pingue margine disponibile di altre Lire 5.358 circa da poterlo impiegare al miglior uso possibile.
Il Consiglio, udita la fatta esposizione, visto l' art. 162 della legge Comunale e Provinciale nonché l' art. 166 della Legge, dopo matura discussione, all'unanimità
delibera
1) di revocare le due deliberazioni in prima e seconda lettura del 23 e 28 aprile 1906, relative all'acquisto della Casa Comunale;
2) dare incarico alla Giunta di contrarre il Mutuo per Lire 29.000 per l'acquisto della Casa Grillon e terreno annesso, al saggio non maggiore del 5,50% da estinguersi in due rate eguali negli esercizi 1907-1908;
3) dare facoltà al Sindaco di stipulare a nome e conto dell'Ente Comune il contratto di acquisto per Lire 29.000 dopo che il proprietario Sig. Grillon avrà dimostrato in conformità di legge la proprietà dell'immobile;
4) stanziare in parti eguali nei rispettivi bilanci 1907-1908 la quota di capitali ed interessi per la estinzione delle 29.000 Lire,'
5) assoggettare la presente alla doppia lettura prevista per legge.
(dalla deliberazione consiliare n. 75 del 27giugno 1906) |