Cap. 3
Arrivano altre offerte, ma il consiglio le respinge tutte
Il 4 marzo del 1896, il Consiglio Comunale torna sull'argomento. Si vanno delineando tre indirizzi: uno è quello di comprare il fabbricato di proprietà Borghese (il palazzo baronale), l'altro è di acquistare un fabbricato più grande e adattano ai bisogni dei pubblici uffici, il terzo di costruire un edificio tutto nuovo apposta per la sede del municipio. Purtroppo, però, nessuna decisione ancora prevale sull'altra. Sentiamo la seduta consiliare del 4 marzo 1896.
"Sono presenti Pio Cerchiari, Angelo Combi, Onorio Sisti, Giovanni Brovelli, Giovanni Trafelli, Pompeo Brovelli, Bartolomeo Catanzani, Lorenzo Ottolini, Augusto D 'Andrea, Francesco Cruciali, Antonio Stermini. Non intervengono i consiglieri Annibale Censi, Saverio Pirri, Domenico Ottolini e Cesare Paccariè.
"Il Presidente comunica che in seguito al desiderio altra volta espresso dal Consiglio di acquistare un fabbricato per la Residenza, Uffici Municipali ed altri servizi pubblici, sono state presentate quattro offerte: la prima dei fratelli Augusto e Giò Basso D'Andrea; la seconda dal sig. Pacifico Censi; la terza dal sig. Salvatore Turchi; la quarta dal Principe Borghese (…..) Essendo stata seduta stante ritirata dal Consigliere D 'Andrea quella che lo riguarda, rimangono in discussione le rimanenti. Le offerte Censi e Turchi propongono la vendita ai Comune dei loro fabbricati; quella del Principe Borghese propone la cessione del fabbricato attualmente ritenuto in ufficio per uso di residenza Municipale; o mediante canone, oppure con permuta di terreno da destinarsi. Data lettura delle tre offerte dichiara aperta la discussione ".
La discussione è ampia, ma alla fine nessuna delle proposte viene presa in considerazione.
(dalla deliberazione consiliare n. 759 del 4 marzo 1896) |