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IL PALAZZO MUNICIPALE

LO STEMMA E IL GONFALONE
DI NETTUNO

a cura di
BENEDETTO LA PADULA

 

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Cap. 27

E' il 1915: l'Italia sta per entrare in guerra. L'accordo tra Comune e ditta Rosa viene sancito con un contratto

E' conservato nell'Archivio Storico del Comune di Nettuno il contratto che riproponiamo integralmente di seguito, sia per l'ufficialità della fonte che esso rappresenta, sia per la sua sintesi narrativa.

Copia autenticata
dell'Istrumento di transazione
fra il Comune di Nettuno ed il sig. Emilio Rosa
della Sentenza relativa
alla costruzione dell'edificio Municipale
e Mercato coperto costruiti da Rosa
in Nettuno per conto del Comune
addì 14 Marzo 1915
cav. Avv. Michele Calabresi
Notaio in Nettuno
recapito in Roma: Via Mercede n. 33
tel. 40-73

Del Repertorio n. 534

"Istrumento di transazione fra il Comune di Nettuno ed il sig. Emilio Rosa, della sentenza relativa alla costruzione dell'Edificio Municipale e Mercato coperto, costruiti dal Rosa in Nettuno per conto del Comune.

Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e volontà della Nazione Re d'Italia.

L'anno millenovecentoquindici il giorno quattordici di Domenica del mese di Marzo, in Nettuno in una sala del vecchio Palazzo Municipale di Nettuno sito in Piazza Nazionale n. 3.

= Addì 14 Marzo 1915 =

Innanzi di me dott. Michele Calabrese Reggio Notaio residente in Nettuno, iscritto presso il Collegio Notarile del Distretto di Roma assistito dagli infrascritti testimoni aventi le qualità legali.

Si premette

che con contratto 4 Novembre millenovecentotto per gli Atti del Notaro Giuffrè, registrato in Albano Laziale lì 23 Novembre 1908 al numero 290, volume 46, foglio 77 colla tassa di lire 2.208, il Municipio di Nettuno appaltò al sig. Rosa Emilio la costruzione del nuovo Palazzo Municipale in base ad un progetto tecnico dell'Ing. Pietro Talenti per l'importo complessivo di lire centottantaduemilasettecentodiciasette e cent.mi diciotto, e con condizione che pagata all'appaltatore, durante l'esecuzione dei lavori, che si sarebbe potuta ottenere dal Governo, a titolo di sussidio o prestito di favore per la parte del Palazzo riservata per uso della istruzione elementare, la differenza risultante dal collaudo si dovesse pagare all 'appaltatore stesso in trenta annualità coi corrispondenti interessi scala del 4,90 % netti da ricchezza mobile, e decorribili dalla data dei diversi stati di situazione dei lavori. lavori furono compiuti nel mese di Maggio del 1911, ed il collaudo essendo sciolta l'Amministrazione, fu disposto dal Commissario Prefettizio dell'epoca, ed eseguito dall'Ing. Francesco Mazza del Genio Civile il quale constatò l'importo dell'edificio in lire quattrocentocinquantanovemila ottocentosettanta centesimi cinquantacinque, con una eccedenza cioè di spese, in massima parte non autorizzata, lire duecentosessantamilanovecentosessantadue e centesimi settantadue. Constatato pure anzi constato pure che 1'appaltatore chiedeva delle riserve per altre lire sessantatremilaottocentosessantatre cent.mi cinquantasette.

Il Commissario Prefettizio con Deliberazione del ventisette Gennaio 1912 approvò il Collaudo nella ripetuta somma di lire 459.870,55, offrendo all'impresa per le riserve la minore somma di lire ventimila ma questa deliberazione non ebbe l'approvazione dell'Autorità Teutarca, la quale per la imminenza dell' elezioni generali indette per il quattro Febbraio detto anno, decise rinviare gli Atti al nuovo Consiglio Comunale.

In seguito l'impresa Rosa convenne in Giudizio il Comune per l'integrale pagamento delle lire 459.870,55, oltre gli interessi, le riserve ed il risarcimento dei danni. La Causa ebbe un lungi svolgimento. Vi fu prima una sentenza interlocutoria (27 Novembre - 7 Dicembre 1912) del Tribunale a Roma, che venne poi corretta dalla Corte di Appello (17 Giugno - 30 Luglio 1913); ed in seguito pronunziò la Corte di Cassazione di Roma col rinvio per nuovo esame alla Corte di Appello di Ancona. Appena pubblicata la sentenza della Corte di Appello di Roma, il Consiglio di Nettuno stabiliva procedere ad un nuovo collaudo, dandone l'incarico all' ing. Ernesto Lenzi. Questa nomina, contrastata da Rosi prima innanzi la Prefettura e poi alla quarta Sezione del Consiglio di Stato, non ebbe seguito perchè l'autorevole Consesso, con decisione del cinque Giugno millenovecento quattordici, cioè un mese dopo quello della Corte di Cassazione si dichiarò incompetente.

Portate le cose a questo punto e dopo che era stata riassunta la causa principale innanzi la Corte d Appello di Ancona, l' On. sig. Prefetto della Provincia, preoccupato della gravità della vertenza e delle gravi conseguenze che potevano derivarne specialmente perché la causa stessa con enorme dispendio de Comune, poteva protrarsi ancora di molti anni, interpose la sua opera per un amichevole componimento, ed all'uopo delegò il Consigliere di Prefettura Cavalier Giovanni Ortolani, che si recò replicatamente in Nettuno, ed in unione allo stesso fu concluso l'accordo, che venne poi approvato dal Consiglio Comunale in prima lettura con deliberazione del venti Dicembre 1914 n. 158, ed in seconda lettura il diecissette Gennaio 1915 n. 7.

Colle stesse deliberazioni fu anche transatta un'altra vertenza col sig. Rosa Emilio per il Mercato Coperto, che era stato ai medesimo appaltato per lire quindicimila quattordici e cent.mi 51 con contratto sedici Maggio 1910, registrato in Albano Laziale il giorno otto successivo al volume 48, n. 626 con lire centoottantasei, sessantasei. La vertenza per il Mercato verteva principalmente sulla somma che fra il collaudo e riserve pretendeva il Rosa stesso in complessive lire ventiquattromilatrecentosessantasei e cent.mi 2, e che ridusse a sole lire quindicimila.

Ambedue le questioni riunite insieme vennero transatte come alle allegate deliberazioni per lire quattrocentotrentamila, di cui lire 415 mila per Palazzo e 15.000 per il mercato; con evidente vantaggio per il Comune, avendo il sig. Emilio Rosa gentilmente accondisceso non solo per una somma inferiore a quelle risultanti dai collaudi, ma anche rinunziato ad ogni pretesa per le riserve, ed a tutti gli interessi decorribili dalla data dei diversi stati di situazione, in guisa che i medesimi avessero una decorrenza unica dal giorno venti Dicembre 1914.

La Giunta Provinciale Amministrativa non approvò i termini generici della transazione ed invitò il comune a spiegare tassativamente quali fossero gli articoli dei precedenti contratti che a termini dell'articolo 4 dell'ordine del giorno votato il venti Dicembre 1914 dovessero rimanere in vigore. Ed a seguito di questo rinvio le Parti credettero opportuno riassumere tutto in uno schema di contratto, che il Consiglio approvò con deliberazione quattordici Febbraio1915 numero 20 e la On. Giunta Provinciale Amministrativa sanzionò con decisione del due Marzo corrente numero 667, con condizione che non si dovesse procedere alla stipulazione dell'Istrumento di transazione, se non dopo che il Rosa avesse eseguiti i lavori necessari per mettere l'Edificio in istato di consegna, ed a consegna regolare effettuata dell' Edificio e successivo possesso del Comune. Avuto luogo questa constatazione e consegna come risulta dal verbale (allegato 1), e dovendo in conseguenza addivenirsi alla stipulazione del definitivo atto di transazione, a seguito di ciò, ratificando le premesse cose.

Si sono personalmente costituiti il Signor dott. Duilio Bazzichelli fu Leonida, quale Sindaco del Comune di Nettuno, a quest'atto debitamente autorizzato, nato a Viterbo e domiciliato in Nettuno per ragioni di Ufficio nel Palazzo Municipale. Il Signor Emilio Rosa fu Giuseppe, nato ad Acuto, e domiciliato in Roma, Via Lucrezio Caro, numero 67. 1 comparsi maggiori di età, della cui identità personale sono io Notaro certo, confermando ed approvando le cose in narrativa, hanno convenuto e stipulato quanto segue:

Art. 1° - Il debito del Comune verso il Signor Emilio Rosa per la costruzione del Palazzo Municipale allo stesso appaltato con contratto quattro Novembre 1908 rimane determinato irrevocabilmente nella somma di lire quattrocento quindicimila (al valore di oggi sarebbero circa 1.200.000 euro) e l'altro per il Mercato Coperto allo stesso Rosa appaltato con contratto sedici Maggio 1910 rimane determinato nella somma di lire quindicimila (euro 43.500).

Art. 2° - Per effetto di questa liquidazione in complessive lire quattrocentotrentamila (L 430.000,00) il Signor Emilio Rosa rinunzia a qualsiasi maggiore pretesa per il maggior prezzo risultante dal collaudo dei due lavori, e per le riserve su ciascuno dei lavori stessi affacciate, nonché per le spese di custodia del Palazzo, danni, riconoscendosi colla ripetuta somma di lire quattrocentotrentamila completamente saldato e soddisfatto di ogni suo avere. Rinunzia altresì a tutti gli interessi che per effetto dei richiamati contratti avrebbe dovuto percepire con decorrenza dai diversi stati di situazione e dai collaudi, in guisa che gli interessi stessi sulla ripetuta somma di lire quattrocentotrentamila debbano decorrere dal giorno venti Dicembre 1914.

Art. 3° - Rimane stabilito che la ripetuta somma di lire quattrocentotrentamila debba essere pagata dal Comune in trenta rate annuali eguali con i corrispondenti interessi scalari del quattro e centesimi novanta per cento, netti da tassa di ricchezza mobile, e da qualunque altra tassa presente o futura che potesse, durante il trentennio, colpire detto credito, le quali tasse rimarranno a carico del Comune.
A questo effetto il Municipio come sopra rappresentato paga oggi stesso al Signor Rosa, che ne rilascia quietanza con mandato numero 228 del quattordici Marzo millenovecentoquindici la somma di lire quattromilaottocentoquarantotto e centesimi novantotto (L 4.848,98) ognuna, rappresentanti gli interessi netti del 4,90% dal venti Dicembre millenovecentoquattordici al quattordici Marzo millen ovecentoquindici, e consegna trenta delegazioni di pagamento di lire quattordicimilatrecentotrentatre e Centesimi trentatre (£ 14.333.33) ognuno, rappresentante i trentesimi della ripetuta somma di lire quattrocentotrentamila scadibili al giorno Trenta Giugno millenovecentosedici (1916) e seguenti fino al Trenta Giugno ,millenovecentoquarantqcinque.
Consegna altresì trentuno delegazioni di pagamento, di cui le due prime per complessive lire ventisettemilatrecento quattro e quaranta centesimi rappresentano gli interessi su lire quattrocentotrentamila, dal quindici Marzo millenovecentoquindici al trenta giugno millenovecentosedici, e nel rimanente ventinove rappresentano gli interessi scalari su detta somma scadibili nei giorni trenta Giugno degli anni millenovecentodiciasette - millenovecentoquarantacinque, inclusivi di interessi sopra indicati, con dichiarazione che tutte le indicate delegazioni sono garantite coi proventi del Dazio Consumo, e per il decennio esattoriale in corso sono regolarmente accettate dall'Esattore Comunale, rimanendo per i decenni successivi il Comune obbligato ad inscrivere nei contratti Esattoriali clausole speciali che stabiliscono indiscutibilmente l'obbligo della accettazione da parte del nuovo Esattore.

Art. 4° - Rimane stabilito che ove il Comune voglia, durante il Trentennio, estinguere anticipatamente in tutto o in parte il richiamato debito di lire quattrocentotrentamila, il sig. Rosa non possa e non debba, per qualsivoglia titolo o pretesto, farvi alcuna opposizione. In questo caso tutte le delegazioni di pagamento, previo preavviso di mesi sei si dovranno restituire al Comune, ritenendole come non emesse, ed il Comune alla sua volta nel caso di estinzione parziale consegnerà al sig. Rosa, per il debito rimanente, delle nuove delegazioni di pagamento corrispondenti alle annualità non ancora scadute, e nuove delegazioni per i relativi interessi scolari, aventi la stessa scadenza e con la stessa garanzia di quella ritirate. Lo stesso procedimento verrà eseguito quante volte il Comune ottenesse il sussidio governativo per la parte destinata ad Edificio scolastico contemplata dall'art. diciassette del Contratto di Appalto dovendo la somma relativa essere integralmente versata al sig. Rosa.

Art. 5° - Il Comune riconosce nel signor Emilio Rosa il diritto di poter cedere le delegazioni obbligandosi ad accettare la fatta cessione, ed il signor Rosa alla sua volta si obbliga di provvedere al ritiro delle delegazioni stesse ed a sciogliere qualsiasi difficoltà potesse sorgere nella eventualità del pagamento anticipato di cui all'articolo precedente.

Art. 6° - Per e della presente transazione rimangono definitivamente abbandonate tutte le contestazioni sia giudiziali che amministrative tra il signor Rosa ed il Comune di Nettuno per i due lavori su richiamati e conseguentemente compensate tutte le relative spese di qualsiasi specie.

Ari. 7° - A maggiore garanzia del puntuale pagamento della somma di lire quattrocentotrentamila, debito concordato e riconosciuto dal Comune di Nettuno, a mezzo del Sindaco signor Duilio Bazzichelli, si acconsente da questi a che venga iscritta speciale ipoteca a favore del signor Emilio Rosa ed a carico del Comune di Nettuno sul seguente stabile, cioè:
Nuovo Palazzo Municipale di recente costruzione sito in Nettuno sulla via Durand De La Penn già San Rocco, a confine a levante della Principessa Borghese, a mezzogiorno con la Durand De La Penne, a ponente con la strada Comunale, e a nord con altra strada del piano regolatore non ancora aperta al pubblico; composto detto palazzo di un sottosuolo, di un retro scansia, di un primo piano, di un secondo piano, e di alcuni vani al piano della terrazza, il reddito non è stato ancora accertato. L'area in cui su cui è eretto il palazzo suddetto e l'area attigua adibita a palestra è distinta nel Catasto col Mappale Settecentotrentadue (n. 732) B. della estensione di Tavole 1.98, pari ad ore dieciannove e Centiare ottanta. 1l predetto signor Duilio Bazzichelli quale rappresentante del Comune di Nettuno acconsente che l'ipoteca su indicata da gravare sopra il fabbricato suddescritto e sull'area attigua, venga accesa per la somma complessiva di lire quattrocentosettantatremila (diconsi lire 473.000,00), delle quali lire quattrocentotrentamila credito capitale del signor Emilio Rosa e lire quarantatremila per interessi ed eventuali spese di lite e rimborso tassa ricchezza inabile. E all' uopo il nominato signor Duilio Bazzichelli nella qualifica suenunciata autorizza il Signor Conservatore delle Ipoteche di Roma ad eseguire la detta iscrizione ipotecaria a carico del Comune di Nettuno. esonerandolo da ogni e qualsiasi responsabilità.

Art. 8° - Il Comune di Nettuno, a mezzo del suo rappresentante Signor Sindaco si riserva di domandare durante il trentennio, la graduale riduzione della ipoteca suddetta in proporzione dei diversi pagamenti eseguiti, e ciò a spese del Comune e senza che il signor Rosa possa farvi opposizione di sorta. Rimane anzi stabilito che ove il signor Rosa non prestasse il relativo consenso, ed il Comune venisse a trovarsi esposto alla necessità di ricorrere ad atti giudiziali, il Rosa stesso dovrà rimanere responsabile delle conseguenti spese e danni.

Art. 9° - Il Comune a mezzo del Sindaco Signor Duilio Bazzichelli dichiara che lo stabile e l'area annessa vincolate ad ipoteca sono liberi da pesi, gravami ed ipoteche anteriore a quest'atto, e che il Comune stesso non ha fatto nulla in pregiudizio del presente contratto; e che la detta ipoteca si intende concessa a corpo e con tutti gli annessi, attinenze e pertinenze agli stessi immobili vincolati.

Art. 10° - Ove il Comune venisse a mancare ad uno solo dei patti contenuti nel presente atto resta in facoltà del signor Rosa di agire nel modo che crederà migliore per la tutela dei suoi interessi in virtù di copia esecutiva dei presente atto.

Art. 11° - Per effetto della presente transazione cessano di avere effetto i due contratti relativi alla costruzione del Palazzo in data quattro novembre Millenovecentootto, e del Mercato Coperto in data sedici Maggio Millenovecentodieci di sopra richiamati, non avendo i medesimi più ragione di esistere perchè o adempiuti dalle parti, o col presente atto modificati.

Art. 12° - Sebbene le deliberazioni di pagamento siano annuali ed abbiano la scadenza unica al trenta giugno degli anni millenovecentosedici al millenovecentoquarantacinque (Anni 1916 al 1945); purtuttavia è data facoltà al signor Rosa di esigere quel/e degli interessi in sei rate mensili alla fine di ogni mese del primo semestre di ogni anno cominciando dal millenovecentosedici.
In questo caso il Comune rilascerà mandati di pagamento mensili, facendone l'annotazione di volta in volta sulle delegazioni stesse.

Art. 13° - Il sindaco signor Duilio Bazzichelli riconosce che il signor Emilio Rosa ha messo il Palazzo in perfetto stato di consegna, in conformità dei rilievi precedentemente fatti, e dichiara quindi di averne già preso regolare formale possesso, con rinuncia ad ogni eccezione in contrario.

Art. 14° - Le spese del presente atto e conseguenti e dipendenti. come anche quelle relative alla futura quietanza e cancellazione della ipoteca sono a totale carico del Comune di Nettuno, all' infuori di una metà della sola tassa di registro del presente atto, come anche della metà delle spese di bollo ed onorari notarili del presente atto, esclusa la copia in forma esecutiva, la cui spesa rimarrà a carico del Comune, che è a carico del signor Emilio Rosa, e ciò perchè così convenuto e pattuito. Le Comparse parti si obbligano nei più validi modi di legge per le cose stipulate sopra; rinunziano a qualsiasi eventuale ipoteca legale, che potrebbe loro competere, ed eleggono agli effetti del presente atto il loro domicilio, in quanto al Comune dì Nettuno nel nuovo Palazzo Municipale in Nettuno, e in quanto al signor Emilio Rosa in Roma in via Lucrezio Caro n. 67. Le Parti mi dispensano dalla lettura degli allegati dichiarando di conosce me pienamente il contenuto. Atto fatto in Nettuno ove sopra, presenti i signori Di Pietro Torquato dì Onofrio, Impiegato Municipale, nato e domiciliato in Nettuno, e Luigi Valeri -Mancinelli di Giovanni, contabile, nato e domiciliato in Nettuno, testimoni idonei a forma di legge, che si firmano tanto in fine quanto in margine dei fogli non contenenti le firme finali insieme a me Notaio ed i signori Comparenti, previa lettura dell'atto fatta da me notaio alla presenza suddetta alle Comparse parti, le quali da me interpellate hanno dichiarato che lo scritto è pienamente conforme alla loro volontà. L'atto scritto da persona di mia fiducia occupa dieciotto pagine di cinque fogli.

Firmato: Duilio Bazzichelli Sindaco

Firmato: Emilio Rosa

Firmato: Torquato Di Pietro Teste

Firmato. Luigi Valeri-Mancinelli Teste

Firmato: Dottor Michele Calabresi Notaio in Nettuno


Lo schema del contratto concordato un anno prima aveva già ricevuto la seguente approvazione della prefettura di Roma il 2 marzo 1914.

"Giunta Provinciale Amministrativa. Seduta del due marzo millenovecentoquindici. Verbale numero 667

Viste le deliberazioni venti dicembre millenovecento quattordici, dieciasette gennaio e quattordici febbraio millenovecento quindici del Consiglio Comunale di Nettuno, concernenti la transazione col signor Emilio Rosa per le vertenze relative al Palazzo Municipale. Ritenuta conveniente ed opportuna la transazione, e dando lode al Consigliere di Prefettura Cavalier Ortolani, e a quanti hanno cooperato a comporre l'annosa e grave controversia. Fermo rimanendo che non deve addivenirsi alla stipulazione dell'Istromento di transazione, se non dopo che siano stati eseguiti dal Rosa i lavori necessari per mettere l'Edificio in istato di consegna, ed a consegna regolare effettuata dell'Edificio, di cui il Comune di Nettuno si trovi in possesso. Udito il Relatore, Approva.

Il Prefetto Presidente: Aphel

Il Relatore: Facelli

Il Segretario. Polacci

Per copia conforme per uso Amministrativo

Il Segretario Comunale. Cremona

Visto: il Sindaco D. Bazzichelli

E questo è il verbale che accerta la regolare esecuzione di tutti i favori per l'accesso nella nuova sede. Per
il Comune, in assenza del sindaco Duilio Bazzichelli, firmano i consiglieri Mariano Casagrande e Giuseppe Brovelli Soffredini.

Repertorio n. 534 Allegato

Regno d'Italia. Provincia di Roma. Municipio di Nettuno

Regnando Sua Maestà Vittorio Emanuele Terzo per Grazia di Dio

e volontà della Nazione Re d'Italia

L' Anno Millenovecento quindici, addì undici del mese di marzo in Nettuno, a ore tredici. Si dà atto che il Signor Emilio Rosa ed il Signor Catanzani Venceslao, Assessore Anziano facente le veci dei Sindaco momentaneamente assente per ragioni di salute, ed i Consiglieri Comunali Brovelli-Soffredifli Cavalier Giuseppe e Casagrande Mariano si sono oggi recati nel nuovo Palazzo Municipale ed hanno accertato che lo stesso Signor Rosa ha compiuto tutti i lavori rilevati col precedente verbale del quattro gennaio corrente anno, e che il Palazzo si trova perciò in perfetto stato di consegna.

A seguito di chè il Signor Rosa dà consegna al Rappresentante del Comune, il quale ne prende formalmente il possesso.

Letto, approvato e sottoscritto come appresso

Firmato: Emilio Rosa

Firmato: Catanzani Venceslao Assessore Anziano

Firmato: Giuseppe Brovelli Soffredini Consigliere Comunale

Firmato: Casagrande Mariano Consigliere Comunale





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