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IL PALAZZO MUNICIPALE

LO STEMMA E IL GONFALONE
DI NETTUNO

a cura di
BENEDETTO LA PADULA

 

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 Cap. 24

Finalmente i lavori si avviano a termine. Si pensa ai mobili e alla illuminazione elettrica

I lavori procedono e, a giudicare dalle deliberazioni di quegli anni che troviamo nell'archivio comunale, si direbbe che sembra finalmente vicina anche la data del trasloco.

Tra maggio e giugno del 1910, il Consiglio provvede all'acquisto dei mobili.

Il 30 maggio il sindaco dichiara al consiglio di aver preso contatto con alcune ditte di Roma per l'acquisto dei mobili. Hanno risposto tre ditte. La scelta della ditta viene effettuata a porte chiuse dal Consiglio, tenendo presente l'idoneità e il credito commerciale della ditta stessa. Inoltre essa deve essere fabbricante e non venditore dei mobili. Il prezzo deve essere rapportato alla qualità del mobilio. Le tre ditte sono tutte meritevoli ma la fornitura viene affidata alla ditta Segrè Emilio di Roma in base a disegni e tipi da essa presentati. La somma di £. 16.491,80 deve essere pagata in un anno a partire dal 1911. Si chiede al Prefetto la facoltà di stipulare il contratto.

Con la deliberazione n. 90 del 16 giugno 1910, il Consiglio esamina altre due offerte ricevute in un secondo tempo. In particolare quella della ditta Giannini, che offre un prezzo di £ 14.500 invece di £. 16.491,80 della ditta Segrè, ed esamina anche quella del Sig. De Astis Michele.
Così decide di revocare la precedente delibera di aggiudicazione alla ditta Segrè e di procedere ad una licitazione privata fra le ditte Segrè e De Astis, tenendo come base la somma di £. 14.276,71 e facendo attenzione sul tipo di stoffe e legname da utilizzare.

Alla fine la spunterà la ditta Giannini.

Il 15 luglio del 1910 si pensa anche alla illuminazione e alle decorazioni del nuovo palazzo. Il principe Rodolfo Borghese consigliere comunale, propone di invitare diverse ditte a mostrare gli esemplari delle decorazioni.

Il 21 luglio le ditte hanno risposto che le decorazioni si possono esaminare anche in luoghi dove già sono state installate, a Roma oppure nei magazzini delle ditte stesse. Si stabilisce di nominare una commissione di esperti tra cui il professor Carlo Andreucci, che operi al più presto anche perchè l'appaltatore del palazzo, Sig. Rosa minaccia una sospensione dei lavori in caso di ritardo. La convenzione per l'impianto della illuminazione elettrica viene approvata il 21 luglio del 1910.

(Da diverse deliberazioni consiliari del 1910)






OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizioni del Gonfalone 2003
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