Cap. 21
Intanto continua ancora l'affitto di Palazzo Borghese
Il 10 settembre del 1908, il Consiglio decide di rinnovare il contratto di affitto di Palazzo Borghese per un altro anno, fino al 30 settembre 1909.
"Regnando S.M. Vittorio Em.le III per grazia di Dio e volontà della Nazione Re d'Italia...
Il Presidente comunica che il giorno trenta corrente scade l'affitto dell'attuale Residenza Municipale, e che non essendo stati ancora collocati i lavori del nuovo Palazzo esso fece premure al rappresentante della Casa Borghese che domandava per il detto giorno la restituzione dei locali, perchè accondiscendesse a lasciare al Comune per almeno un altro anno i locali.
Sul principio aderì incondizionatamente fino al 30 Giugno 1909. Ma siccome questo termine non era sufficiente per avere compiuto il nuovo Palazzo così furono fatte nuove premure per avere la dilazione fino al 30 Settembre 1909; e difatti avrebbe accondisceso a condizione che col 30 Giugno gli si riconsegnasse almeno quella parte che è occupata dalle scuole sempre però riservandosi il beneplacito della Principessa Borghese proprietaria dei locali.
Il Consiglio
Osservato che in mancanza di altri locali è indispensabile rimanere nella Residenza attuale.
Fatto affidamento sulla annuenza della Principessa Borghese e sulla probabilità di collocare definitivamente entro il corrente mese i lavori in guisa che il Palazzo nuovo si abbia compiuto nel Settembre 1909.
Con unanimi voti sette
delibera
Autorizzare la Giunta a procedere alla rinnovazione del contratto di affitto fino al 30 Settembre 1909 con la facoltà alla Principessa o a chi per essa di entrare subito in possesso di quella parte del fabbricato che è adibita a scuole al 30 Giugno detto anno"
(dalla deliberazione consiliare n. 160 del 10 settembre 1908) |