Cap. 30
Impaginazione compositiva dei prospetti.
1° - Livello Piano terra
Il prospetto è trattato a bugnato piatto, aperto con finestre ad arco e archivolto ribassato su mensole, mentre il portale d'ingresso ad arco a pieno centro, non per questo dissonante, ne pronuncia l'assialità.
2° - Livello Piano nobile
Tripartito da paraste a bugne, comprendente al centro tre monofore trabeate, o a finto frontone, con concio in chiave; è riquadrato ai lati da due pannelli a cortina, con mattoni a vista, e coppie di finestre; il balcone, sorretto dalle due colonne d'ingresso, è chiuso da una balaustra che genera lo stesso motivo alle aperture come elemento modulare.
3° - Livello Piano secondo
Prospetto aperto a trifore, che si potrebbe chiamare proprio per questo "triforio" per rendere più luminoso un piano "ammezzato", cioè caratterizzato da un' eccessiva contrazione in altezza e concluso da un aggettante cornicione.
Alle trifore si alternano tre stemmi a rilievo: il triplice sigillo d'Italia (stemma sabaudo), di Roma (la lupa con i gemelli), di Nettuno (il dio del mare). Una sequenza di medaglioni o metope, lungo il perimetro di gronda, si risolve agli angoli nelle classiche "antefisse".
Ricchissimo è l'apparato decorativo ridondante di elementi floreali, o delle famiglie nobiliari del Feudo di Nettuno, che si possono dettagliare facilmente nella rosa, la colonna, la croce, ecc...
L'impianto planimetrico, quadrato, è quello classico detto a corte, disintegrato in seguito da interventi successivi. La disposizione e orientazione degli uffici è chiaramente esterna, con corpo scale interno, mentre la Sala Consiliare, che ha ormai assunto un carattere polivalente per le diversificate iniziative artistico -culturali e politico - amministrative che vi si svolgono, prospetta sulla piazza per agevolare l'afflusso del pubblico.
Il palazzo ha certamente un antecedente illustre, grazie anche alla variegata casistica di tipologie dalle quali l'ingegner Talenti ha potuto attingere; c'è da verificare, comunque, se si sia rifatto, in maniera pedissequa ad altri esempi moderni, essendo l'opera eclettico-liberty, risultante cioè di una combinazione di elementi e stili diversi.
Indubbiamente l'ing. Talenti, uniformatosi alla moda del tempo, dei revivals artistici, con tale progetto ha voluto rimarcare il carattere medievalistico della città, dove i particolari caratteri stilistici e costruttivi dominanti sono quelli fortificatori, cioè con torri, merlature e coronamento a sporto, e che trova nel Palazzo della Signoria di Firenze l'ispirazione e l'esempio più aulico e altisonante. |