Cap. 10

Si rinnova l'affitto di Palazzo Borghese per duemila lire all'anno

L'anno millenovecentodue addì ventitre del mese di ottobre e nella consueta Sala delle Adunanze Consigliari. Convocatosi il Consiglio a mente dell'Art.120 della Legge Comunale e Provinciale 4 maggio 1898, N. 164, si è il medesimo a senso dell'Art. 122 della precisata Legge ivi congregato (in seconda convocazione).

Fatto l'appello nominale risultarono:

Intervenuti: 1) Combi cav. Angelo, 2) Trovarelli Filippo, 3) Ottolini Lorenzo, 4) Valeri Mancinelli Giovanni, 5) D'Andrea Cav. Augusto, 6) Qttolini Gaetano, 7) Catanzani Bartolomeo.

Non intervenuti: Trovarelli Mariano, Brovelli Pompeo, Trafelli Giovanni, Stermini Antonio, Pini Saverio, Sisti Onorio, Ottolini Domenico, Censi avv. Annibale.

"Trovatosi che il numero dei presenti è legale giusta il prescritto dell 'Art. 122 della Legge suddetta per essere valida la seconda convocazione, il sig. Combi cav. Angelo Sindaco ha assunto la Presidenza ed ha aperto la Seduta.

"Il Presidente comunica che col 30 settembre u.s. è nuovamente scaduto l'affitto dei locali della Residenza Consigliare e che non essendosi risoluto il problema dell'acquisto di un palazzo proprio venne rinnovato l'affitto colle identiche condizioni di quello precedente, cioè corrispettivo annuo di £. 2000, e facoltà al Comune di poter rescindere da un momento all'altro il Contratto, perchè possa liberarsi da qualsiasi impegno ove prima della scadenza dell'anno si presenti occasione di concludere altra convenzione.
Il Consiglio considerato che in mancanza di altri locali da acquistarsi o prendersi in affitto è stato opportunamente rinnovato il Contratto col sig. Alessandro Franceschetti, mantenendo fermo il diritto al Comune di poterlo rescindere a qualsiasi richiesta ad unanimità di voti approva la seguita rinnovazione dell'affitto mediante l'annuo corrispettivo di Lire Duemila ".

(dalla deliberazione consiliare n. 77 del 23 ottobre I 902)