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IL PALAZZO MUNICIPALE

LO STEMMA E IL GONFALONE
DI NETTUNO

a cura di
BENEDETTO LA PADULA

 

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Cap. 7

Finalmente si decide per la costruzione di un nuovo edificio, di rimpetto alla Stazione Ferroviaria. Sarà la scelta definitiva?

L'Anno millenovecentodue addì 21 del mese di Aprile, in Nettuno alle ore 10.

Fatto l'appello nominale risultarono:

Intervenuti: Sisti Onorio, D'Andrea Cav. Augusto, Stermini Antonio, Combi Cav. Angelo, Trovarelli Mariano, Brovelli Pompeo Trafelli Giovanni e Valeri Mancinelli Giovanni.

Non intervenuti: Censi Annibale, Pini Saverio, Ottolini Domenico, Catanzani Bartolomeo, Trovarelli Filippo, Paccarié Cesare e Ottolini Lorenzo.

Il Sig. Combi Cav. Angelo Sindaco ha assunto la Presidenza ed ha aperto la Seduta.

"Comunica il Sindaco esser necessario occuparsi di nuovo coi proposito di deliberare definitivamente sulla costruzione od acquisto di una Residenza Municipale propria. Gli attuali locali non solo sono ormai insufficienti, perché le carte e documenti vanno sempre in aumento; ma sono altresì indecenti, e nonostante l'enorme affitto annuo di £ 2 mila (corrispondono a circa 7.000 euro di oggi), il proprietario è esitante ad eseguirvi i lavori ordinari di manutenzione. Richiesto nei giorni scorsi di altri tre vani per il collocamento degli Archivi, domandò un aumento di affitto di altre £. 360 annue oltre l'obbligo al Comune di costruire a sue spese una scala interna di servizio fra il primo ed il secondo piano.

Due anni or sono promise la rinnovazione della scala e la tinteggiatura dell'Aula Consiliare, ma neppure tenne l' impegno assunto, tantoché il Municipio non poté mettere la Sala Consiliare a disposizione dell' Università Operaia nella recente visita del Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, per il ricevimento del quale si dové chiedere al locale Comando della Scuola di Artiglieria la Sala per la Mensa degli Ufficiali.

Tutte queste circostanze messe in relazione colla enormità dell'affitto impongono che anche per il decoro del paese venga sollecitamente provveduto. il Consigliere Mariano Trovarelli si augura che questa sia la definitiva decisione che il Consiglio è chiamato a prendere. La necessità di una residenza propria è stata sempre riconosciuta da tutti e sono per ciò fuori luogo ulteriori premesse. Si deve provvedere, e si deve fur presto.

Propone che si abbandoni l'idea di un palazzo grandioso che riunisca le Scuole, la caserma dei Carabinieri, l'ufficio Daziario, ecc.; come pure di mettere da parte tutti i progetti di acquisto di vecchi fabbricati perché al prezzo di costo segue quello della riduzione, il quale è sempre enorme, mentre la riduzione molto difficilmente può corrispondere alle esigenze dei diversi servizi. L'affitto annuo, che ora si paga in £. 2.000 e l'altro che si dovrebbe aggiungere per il collocamento degli Archivi rappresenta un capitale che se non è sufficiente, non esige certo un grande aumento per fabbricare ex novo una Residenza destinata a raccogliere i soli Uffici Municipali, comprendendovi tutt'al più un quartiere per la possibile destinazione di una Sezione di Pretura.

Non si preoccupa della vecchia difficoltà della centralità. Basta aver mira la buona posizione e la edilità del paese, ed esso credo risolverla proponendo l'area di proprietà del Cav. Luigi Mazzanti, di rimpetto alla Stazione Ferroviaria. La fabbricazione in Nettuno va estendendosi dalla parte di Anzio. Quindi in un tempo non lontano quella località sarà più che centrale; di più, di rimpetto alla Stazione verrebbe a formarsi una comoda e spaziosa piazza che farebbe capo a sinistra sortendo dalla Stazione stessa alla Strada Vittorio Emanuele III, comoda, spaziosa e fronteggiata da una parte dei nuovi edifici militari e dall'altra da fabbricati quasi tutti nuovi.

Il Consigliere Giovanni Valeri Mancinelli, associandosi al Consigliere Trovarelli, sia per la scelta della località, sia per il proponimento di costruire un fabbricato nuovo, perché il paese difetta di abitazioni, esprime il desiderio che l'Università Agraria, la quale ha fondi disponibili, concorra nella spesa.

Il Consigliere Cav. Augusto D 'Andrea si dichiara ben lieto che sotto l'attuale Amministrazione venga risoluto il vecchio problema di provvedere per il Comune una casa propria. Nettuno per la importanza acquistata e che diviene giornalmente maggiore, non può fare a meno di una Sede decorosa, e siccome il paese difetta di fabbricati, così molto più si sente lieto nell'apprendere che si vuole rinunciare all'acquisto di vecchi fabbricati per ridurli ad uso Ufficio.

Non si deve avere altro obiettivo che quello di fare una casa propria per gli uffici Municipali, e per la possibile istituzione di una Sezione di Pretura. Non è opportuno che per il decoro stesso degli Uffici, vi siano annesse tante altre cose con le quali non vi è alcuna relazione.

Non conviene col Consigliere Valeri Mancinelli sulla possibilità di. far concorrere nella spesa l'Università Agraria. Questa deve rinvestire i propri capitali nel miglioramento dei terreni, ed in quanto concerne l'Agricoltura. Sarebbe invece di opinione che anche gli uffici dell' Università passassero nel nuovo Palazzo pagando un adeguato affitto. Circa la località approva pienamente quella proposta dal Consigliere Trovarelli Mariano.

La posizione scelta non poteva essere migliore: luogo elevato, area attigua per collocarvi un giardino pubblico sul mare; posto centrale perché sorgerebbe di rimpetto alla Stazione Ferroviaria, e perché il paese va sempre estendendosi con nuovi fabbricati dalla parte di Anzio, tantoché non sarà lontano il tempo, come molto felicemente augurò il Ministro Baccelli nella sua recente visita in Nettuno, che Anzio e Nettuno, restituiti all'antica grandezza, tornino a formare una sola Città. Deve quindi esser cura di coloro che sono preposti agli interessi cittadini, di favorire con ogni mezzo la tanto desiderata fusione dei due paesi, fare quanto è possibile per avvicinarli.

A ciò ottenere che dunque meglio di collocare la Casa Comunale verso quella parte ?

I due popoli debbono riunirsi e formarne uno solo. Da questo Nettunese parta la voce di concordia, incominci da noi l'azione, avviciniamoci per primi a stringere a quello la mano.

Per la parte architettonica occorre conservare la caratteristica paesana che è quella medioevale. Nettuno antico ha forma di Castello, ha torri ed il Forte di Sangallo di questo stile, e dobbiamo a tutto ciò uniformare la Casa del Comune conservando gelosamente i propri ricordi storici.

Tutti gli altri Consiglieri sono concordi sulla opportunità di limitare la Residenza Municipale ai soli Uffici alla stessa inerenti comprendendovi la probabile Sezione di Pretura, come sono concordi per la scelta della località, a seguito di che, con voti unanimi otto, approvano il seguente ordine del giorno:

revocando le deliberazioni del 27 Maggio e 9 Luglio 1901, n. 55 e 60, (...) relative all'acquisto del Palazzo Turchi nonché tutte le altre precedenti deliberazioni che possano in qualsiasi modo riguardare costruzioni od acquisto di fabbricati per uso di residenza Municipale, riconosce più conveniente ed economico che venga costruito un fabbricato assolutamente nuovo e di minori proporzioni per comprendervi gli uffici Municipali e la possibile Sezione di pretura; e delibera che la costruzione segua nell'area di proprietà del del Comm. Luigi Mazzanti lungo la via di Anzio, di rimpetto alla Stazione Ferroviaria, autorizzando il Sindaco ad iniziare le trattative per l'acquisto dell'area e per fare redigere il corrispondente progetto in stile medioevale ".

(dalla deliberazione consiliare n. 16 del 21 aprile 1902)






OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizioni del Gonfalone 2003
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