Tipico modello di torre costiera a pianta pentagonale, si erge maestosa a circa dieci chilometri a sud di Nettuno, isolata in mare e collegata alla terra ferma da un ponte. La prima testimonianza risale al 1193 quando il territorio apparteneva ai Frangipane costruita forse, dal maestro Mariano di Giacomo detto il Taccola, ma probabilmente già fortificata in precedenza per la sua posizione strategica, dai conti di Tuscolo signori di Nettuno fra l'800 ed il 900 nel periodo di maggior presenza dei pirati Saraceni.
Nel 1268, è teatro del tradimento ai danni di Corradino di Svevia, il giovane appena sedicenne sceso dalla Germania per rivendicare il regno di Napoli a Carlo d'Angiò, qui ripara dopo la sconfìtta di Tagliacozzo, per imbarcarsi alla volta di Pisa, città a lui fedele. Catturato dagli uomini di Giovanni Frangipane è consegnato ai suoi nemici che lo portano a Napoli per giustiziarlo sulla piazza del Cannine.
Nel 1286, Bernardo Sarriano, al comando della flotta siciliana, dopo aver ucciso Michele Frangipane figlio di Giovanni, fa in parte abbattere il castello che nei versi dell'Aleardi rimarrà per sempre "ermo, bruno e sinistro". Poi, dopo esser appartenuta ai Malabranca, diviene degli Orsini (1367), quindi, insieme a Nettuno, dei Colonna (1426) che la vendono definitivamente alla Camera Apostolica nel 1594 (Nettuno "cum turri ac porto Asturae").
In mare, a fianco della Torre sono tuttora visibili costruzioni a fìor d'acqua, dette volgarmente "Villa di Cicerone", ben conservato esempio di vivai di pesci e del porticciolo di una sontuosa villa di età imperiale.
La località è nota fin dai tempi più antichi col nome di Astura forse perché vi nidificavano uccelli di questo nome, l'odierno astore, un rapace della famiglia dei falchi.
Per la suggestiva bellezza del paesaggio, Astura è tema preferito di una schiera di pittori romani, ed ispira l'Aleardi, che vi dimora verso il 1847, alcuni dei suoi versi migliori.
Anche il Gregorovius che amava molto la campagna romana, ne era entusiasta e vi si recava sovente in cerca di ispirazione.
Il Costume Nettunese e Torre Astura
in un acquarello di Yildirim Òrer.
Il villaggio è la località di Astura sono celebri, oltre che per la villa di Cicerone, per la memorabile battaglia del 417 di Roma, combattuta e vinta dal console C. Mento contro Prenestini edAnziati associati nella lega volsca. V. 10.04.1910 . Edizioni de Gregorì Enea -- Roma.
Nettuno. Torre Astura - Vita marinara. Foto Barattoni. N. Anni Venti. "Nihil quietius, nihil altius, nìhil amaenius...Astura" (M.T. Cicerone).
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