II forte Sangallo viene costruito per volere di Alessandro VI Borgia, su progetto di G. Giamberti ed eseguito da suo fratello Antonio da Sangallo. Notevole esempio di architettura militare del rinascimento, funge da coronamento difensivo del borgo medioevale di Nettuno. Dal lato mare, spicca il corpo a tre piani destinato originariamente ad appartamento papale, lato strada, vi è l'ingresso con ponte levatoio. Alla morte di Alessandro VI, il forte va ai Colonna, che in seguito ne subiscono la confisca passando nelle mani di Paolo IV che nel 1556 ne fa dono ai Carafa. A seguito della guerra fra Stato Pontifìcio e Spagna, fra il 1560 e il 1563, torna nuovamente sotto il controllo dei Colonna che nel 1564 lo restaurano. Infine, rientra tra i possedimenti della Camera Apostolica divenendo una importante difesa litoranea dello Stato Pontificio.
Annesso al governo italiano nel 1870, viene nuovamente ristrutturato nel 1876 e visitato da G. Garibaldi. In seguito, caduto in rovina, invaso da rovi e quasi inabitabile, viene acquistato da un farmacista per circa 40.000 lire, quindi, nel 1920, diviene proprietà del barone Alberto Passini Camossi che lo fa rimodernare perdendo la sua caratteristica di presidio militare e divenendo, per opera dell'architetto Busiri Vici, una lussuosa abitazione. La trasformazione comporta l'alterazione di numerosi ambienti e dei portici del cortile, oltre la creazione di un giardino nell'area dell'antico fossato.
Il 20 luglio 1925, vi viene stipulata, alla presenza di S.E. Benito Mussolini, la convenzione fra Italia e Jugoslavia diretta a regolare le condizioni degli italiani in Dalmazia. Sul successivo passaggio di proprietà avvenuto nel 1960 a favore di una casa cinematografica, meglio sorvolare.Acquisito al patrimonio comunale, ospita al suo interno 1' "Antiquarium", con numerosi reperti archeologici raccolti nel territorio ed il "Museo dello Sbarco" con documenti e materiale bellico rinvenuto nelle zone delle operazioni di guerra.
Durante il periodo rinascimentale nel castello si trascorreva una vita molto brillante. L'archivio di casa Strozzi a Firenze custodisce la lettera di una nobildonna che descrive, con grazia e finezza ad una amica, i giorni trascorsi, ospite dei Colonna, nel castello di Nettuno: caccia al cinghiale, alle lepri, ai palombi. Canti e danze di nettunesi in costume; spettacoli teatrali.
Nettuno: 1907 - Ediz. Caracuzzo di Albana, all'epoca fra i migliori editori di cartoline. La Regina Maria di Rumenia e la principessa Ileana soggiornano nel forte Sangallo, ospiti del barone Fassini, nel 1931. In loro onore il maestro Angelo Castellani dirige un concerto della banda cittadina.
Nettuno. Castel Sangallo - Propr. Principe Barberini. V. 22.10.1947 - Ediz. C.Pirro.
Il castello, completato in due anni (1501- 1503), ha l'onore della visita del pontefice Alessandro VI,
il quale con il duca Valentino si trattiene in Nettuno dall'11 al 16 maggio (da un dispaccio dell'ambasciatore veneto alla Signoria di Venezia).
Negli anni '40, come si vede nella cartolina, appartiene al principe Barberini che lo arricchisce di
magnifiche opere, trasportate, per lo più, dal palazzo avito di Palestrina.
Aristocrazia al Forte Sangallo. Nettuno 21.08.1910.
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