Nettuno, inizio secolo: interno dello stabilimento "Bagni Valeri"
I "Bagni Salus" di Torello Mariola
Ediz. C. Pirro. V13.08.1925
Il "Salus " e lo stabilimento di Virgilio Verlezza.
Cart. C. Pirro. V. 31.07.1930.
La presenza della " Vena del ferro" sui nostri lidi - nell'immagine lo scomparso "Scoglio rosso " sul Lungomare - trova duplice spiegazione: per alcuni, è l'estrema propaggine del giacimento esistente, ed un tempo coltivato, in località Ferriere di Conca, già territorio nettunese, poi passato alla provincia di Latina (Borgo Montello); secondo altri, è un deposito dovuto alla diuturna e millenaria azione di onde, correnti e maree che hanno trasportato in sospensione minerale ferroso eroso dalle coste dell' Isola d'Elba che ne è ricca. La sabbia ferruginosa, meritevole di valorizzazione a fini turistico/terapeutici, è ancor'oggi osservabile in zona Poligono da dove, durante il periodo delle Sanzioni ("anni Trenta" del secolo scorso) veniva prelevata, vagliata e spedita a mezzo ferrovia alla Soc. Cogne in Val d'Aosta per la lavorazione.
(Commento di Paolo Blasimme)