Anno di grazia 1995, al primo anno e spiccioli della mia collaborazione, in una riunione di redazione all'allora sede di via Bengasi, "el presidiente" Nino Visalli mi fregiò del ruolo di inviato a Parma per le finali di baseball. Soldi a disposizione pochi, come si usava all'epoca e come si usa tuttora, tra i ricordi che affiorano un lanciatore cubano formidabile del Parma, tale Corrales, un freddo stupefacente, l'Hotel Brozzi (zona stazione ferroviaria) con le finestre rotte, il viaggio in Golf 1.6 del mio amico "Chief" (scene antologiche ai distributori), il ritorno in treno (il Chief e Nico ballavano in quel di Bologna).
1996, si vince a Parma con le mie lacrime in diretta radiofonica (grazie Gianni che me lo ricordi ancora, nda), la comitiva era formata da: Alessandro liberti (ora in Rai), Gabriella Gaeta, Gianni Del Giaccio, il sottoscritto, Paola Ferrazzano e Pamela Rosini, questi ultimi cinque stipati nella Uno Bianca di Gianni. E' rimasta negli annali una bussata notturna per un pigiama party e la frase storica,"Cugola,datte da fa che è tempo tuo..."
1997 ancora Parma, si cambia hotel (il Brenta di una signora così gentile da rifornirmi di shampoo in piena notte), l'esito funesto della finale mi cancella ogni ricordo decente.
1998, altro scudetto e prime tre gare della serie a Rimini insieme al Presidente della Cooperativa e Raniero Avvisati. "Avemo, anzi avete (stavo a dieta) magnato troppo" senza altro aggiungere.
1999, ancora Rimini ma stavolta in pullman con Paola Ferrazzano. In campo finisce a botte, per poco non faccio giustizia sommaria anche io. Dalla rabbia non ho dormito per tre notti.
2000, il Rimini ci concia per le feste, mesto ritorno in macchina con il mio grande amico Ubaldo.
2001, riviera romagnola come sempre, si vince contro ogni pronostico, al microfono dico, anzi urlo "sono le O e 34 minuti del 29 settembre 2001, il Nettuno è campione d'Italia", frase resa feticcio dopo ripetuti passaggi agli altoparlanti in attesa del ritorno a casa dei campioni. Un pensiero speciale agli sponsor, a Claudio Paolini e alla sua incredibile Radio Omega. E a chi mi ascolta. Come diavolo fate, lo sapete solo voi... (me)