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IL GRANCHIO
10 ANNI DI STORIA

Riflessioni, ricordi, dietro le quinte
solidarietà e divertimento

11 gennaio 1992 - 11 gennaio 2002

di
IVO IANNOZZI

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08 - ESPERIENZE E RICORDI


 

di Walter Bìtondi
Con l'orgoglio di presiedere questa cooperativa associo due aggettivi al nostro giornale:irripetibile ed irrinunciabile. Leggendo questo speciale capirete perché. Il Granchio durerà fino a quando avremo quella passione infinita che ci fa rinunciare a tutto pur di stare insieme ed essere puntuali all'appuntamento del sabato con i nostri lettori il cui numero è l'altra nostra grande forza.Vogliamo continuare a crescere e lo faremo. Lasceremo solo ai nostri figli il frutto del nostro lavoro che per gli altri potrà valere tanto o poco ma per noi è semplicemente tutto.

di Domenico Martello
La possibilità di aver realizzato un sogno,quello di un ragazzo cresciuto con il giornalismo in testa e con l'aspirazione di poter essere dentro un sistema che andasse ad incidere sul tessuto sociale del territorio. Il Granchio tutto ciò lo ha permesso ma non solo,è diventato il punto di riferimento di tanta gente, di tante situazioni a volte anche intricate e cosa fondamentale è divenuta una famiglia allargata,con le sue storie,le sue battaglie,insomma una bella pagina di vita vissuta che nel decimo anno realizza un primo obiettivo.

di Elisabetta Bonanni
Sono arrivata al Granchio due anni fa. Sembrano dieci. Ero una persona tranquilla e precisa a cui piaceva scrivere,ora ho l'incubo della chiusura del mercoledì, vivo in un caos di fogli, fax, notizie e orari impossibili. E' presto per me fare bilanci, ma se riesco ad arrivare a trent'anni scampando l'esaurimento nervoso è già un traguardo. Nel frattempo posso dire di aver incontrato tantissime persone, forse troppe, sicuramente di tutti i tipi. Alcune sicuramente "indimenticabili"!

di Roberto Amati
I dieci anni del Granchio raccolgono la storia della città. La politica, la cronaca, lo sport, lo spettacolo, le storie della gente hanno riempito le pagine del nostro giornale che si è sempre battuto per dare un'informazione libera e indipendente. Puntualmente ogni fine settimana, il giornale arrivava ed arriva in edicola, nonostante le problematiche che fanno parte di questo lavoro. Sono stato tra i primi collaboratori, proprio dieci anni fa, nella vecchia sede di Via Bengasi,ad Anzio. Oggi il gruppo si è ingrandito,qualcuno ha trovato proprio un posto di lavoro,e questo è un motivo di orgoglio.

di Iolanda Bastoni
Ricordo dieci anni fa, le notti insonni, l'impegno... anche le discussioni... Aver partecipato aIl'avventura "iI Granchio" è stato per me come avere un figlio:essere vincolata a degli orari specifici,amarlo e rispettarlo oltre me stessa... ma anche e soprattutto la consapevolezza che attraverso di esso,si poteva dire fortemente qualcosa alla società,compiere qualcosa di positivo per il nostro paese... E'stato impegnativo,a volte difficile ma lo rifarei mille volte e mille altre ancora, perché lo spirito iniziale,che ancora me lo fa amare, è rimasto immutato.

di Cosimo Bove
Solo poche righe per quasi due anni di lavoro sono un po'restrittive ma utili per far capire cosa si fa e per chi lo si fa. Non per il piacere di apparirete per il gusto di fare dispetto a qualche politico locale, ma solo per cercare di venire incontro alla gente di Anzio e Nettuno.Molti degli articoli pubblicati dal nostro giornale, e forse qualcosa in più, nasce da segnalazioni di persone in difficoltà,dalla loro voglia di migliorare e dai loro suggerimenti. Ecco perché esiste"il Granchio"Diamo loro voce con una penna ed un foglio di carta. Nient'altro...

di Amalia lazzetta
Avevo 16 anni quando sono entrata nella"rosa"del Granchio:ricordo l'emozione per le prime 30 righe, la prima telefonata ad un assessore o sindaco, il presentarmi fiera del cartellino da redattrice, la trepidazione per il primo pezzo "in apertura."Sono molteplici le esperienze di vita,di lavoro, le costanti prove di maturità e professionalità affrontate: ma non metterò mai in ombra l'affetto,la pazienza e la disponibilità della redazione. Amicizia e comprensione hanno contribuito a fare di me una"Granchietta"orgogliosa di esserlo. Ringrazio tutti!

di Cristiano Bordi
Ero un lettore del Granchio, poi quasi per caso ne sono diventato un cronista. Uno sfogo naturale alla mia innata passione per lo scrivere,che mi ha portato ad entrare nel settimanale. Definirlo tale mi sembra riduttivo. E' più una grande famiglia, dove tutti cooperano con entusiasmo, dove nascono sentimenti d'amicizia veri e genuini. Un gruppo affiatato quindi che nel tempo ha saputo creare un punto di riferimento indipendente per tutta la comunità. Sono sicuro che lo sarà anche nel futuro.

di Emanuela Ronci
Il mio Granchio? La prima volta che vidi il mio nome pubblicato sul giornale fu molto emozionante! Poi soddisfatta la dose di vanità,cominciai a rendermi conto che è una grande opportunità poter condividere le proprie impressioni, idee e opinioni con circa diecimila lettori ogni settimana. Poiché il settore di cui mi occupo prevalentemente è quello culturale,spero di aver diffuso informazioni interessanti sugli eventi e gli avvenimenti artistici,sempre pochi, ma comunque in crescita, del nostro territorio.

di Francesco Cenci
II mio Granchio è cominciato tre anni fa, ed in questi tre anni di collaborazione ho avuto modo di vedere il nostro settimanale crescere, restando sempre attento alle vicissitudini locali.Questa esperienza per me è stata molto importante, mi ha consentito di crescere sia dal punto di vista umano che caratteriale.Quello che mi ha portato ad avvicinarmi al nostro settimanale è stata la passione per lo sport, e solamente grazie alla redazione sportiva, sono riuscito a realizzare un piccolo sogno che avevo da bambino.

 

 

di Federica Cianfriglia
Se avessero cercato i più matti tra Anzio e Nettuno, non ci avrebbero mai trovati.ll Granchio invece c'è riuscito, e bene anche: ci ha scovati e poi catturati, senza lasciarci più andare via,come le sabbie mobili. Sarà per questo che, in mezzo a questa gabbia di matti che non lavorano né per soldi né per fama, ma solo perché gli piace, mi trovo così a mio agio. Ed è proprio per tutto quello che mi ha regalato in questi anni, e per quanto ho ancora da imparare che voglio così bene al mio Granchio.

di Mauro Cugola
Dire sempre la verità, ma non serve dirla futta"pizza fredda per cena,traslochi sempre più pesanti, la libreria tocca sempre a me"che c'hai 'na sigheretta?Imprestarnecentolire.. ."(Remo Remotti), promesse, quattro occhi per dormire tutto il sonno che ho perso, mi manca tutto ma non mi serve niente, "seppellitemi vicino all'ippodromo, così che possa sentire l'ebbrezza della volata finale"(Charles Bukowsky), riunioni operative mai fatte, Pamela,"hobby of morons," discriminati au contraire, il fantasma di Anna,"I'm on a mission to never agree"(Fugazi,"The Argument,"2001 ).

di Rosanna Consolo
Era verde e con i tasti neri l'Olivetti 33 su cui ho mosso i primi passi dattilografici e...giornalistici! Poi è arrivata la macchina da scrivere elettronica, i primi computer, quindi quelli di ora e la posta elettronica...gli articoli si"smaterializzano"e arrivano in redazione da soli attraverso Internet! La storia della mia scrittura nel nostro settimanale ha attraversato questi quattro mondi diversi che si sono susseguiti in questi dieci anni. Scelsi di iniziare a scrivere nel '92 perché ritenevo un giornale locale una forma d'impegno e servizio verso la realtà in cui si vive e si cresce e quella scelta la confermo con entusiasmo consolidato.

di Gabriele Di Fazio
II segno più evidente di questi 10 anni di "Granchio"è la diminuzione di capelli sulle teste dei volti storici di questo giornale: paragonate le foto di 10 anni fa con quelle di oggi e avrete l'esatto contrario di una pubblicità di Cesare Ragazzi, lo sono al Granchio da circa 5 anni e sinceramente non vorrei fare la loro fine. Prima o poi mi dimetto, dico, ma poi non ci riesco,perché il"Granchio"è come una droga: inizi senza nessun motivo in particolare e poi continui chiedendoti perché lo fai.Ma alla fine,anche se fa male alla salute,è divertente.O qualcosa del genere.

di Katia Farina
Un mondo di passione,di emozioni contrastanti, di amicizia,di sensazioni che si rincorrono. Questo giornale è stato per me l'inizio della carriera giornalistica, lo strumento per dire"sì"quando tutti dicevano"no"il mezzo per comunicare e urlare a tutti la verità della gente,alla quale ho sempre tenuto e cercato di raccontare nel modo più obiettivo possibile, così come insegnato dai"grandi"del Granchio. Un settimanale che vive di vita propria, lo sforzo mio e di tanti giovani come me che ne garantiscono l'uscita in edicola, la certezza di essere professionale.Questo è sempre stato ed è ancora oggi il"mio"Granchio...

di Emanuela Pellegrini
Una droga? Beh sicuramente non potrei farne a meno.Come descrivere il Granchio? Come un cocktail di gente comune ma così fuori dal comune,così diversi tra loro,che insieme formano una miscela "bomba"Ed io mi sento fortunata di far parte di questo stupendo ritrovo di amici;di ridere,di scherzare,di stressarmi e di partecipare a questa grande avventura."Sul treno" ci sono salita anch'io e giorno dopo giorno il mio viaggio mi regala qualcosa di più, soprattutto tanti amici di cui non potrei più farne a meno...

di Marco Galderesi
In redazione si stanno raccogliendo le frasi celebri del Granchio,la memoria storico-goliardica che ha rimbalzato di bocca in bocca.Cose come"se scoppia una guerra di cervelli,siamo disarmati"ed amenità che renderebbero solo in parte l'idea di cosa sia questo settimanale. Perché,al di là della disarmante serietà formale del giornale che ci si trova ogni settimana (ogni sabato, perché già lunedì non lo trovo più) sotto gli occhi,è facile sorridere al Granchio.E di critiche ne ho sentite tante (a volte giuste),di'esterni, lettori,amici che non facevano altro che chiedermi:"Ma come hai fatto ad entrare al Granchio?'.'Che potevo rispondere?"Ho bussato e mi hanno aperto...''

di Federica Marinelli
Sono entrata 4 anni fa in questa "grande famiglia": un ambiente in cui oltre al lato professionale, tutti i collaboratori convivono insieme in un clima di allegria e simpatia ,che contribuisce a creare una piacevole atmosfera, indispensabile per lavorare bene e superare con ironia anche i momenti più critici e situazioni stressanti. Purtroppo, per motivi di studiosi tempo che trascorro in redazione è sempre troppo poco:quanto basta però per capire che la serietà e competenza uniti da un forte spirito di collaborazione hanno fatto de "ll Granchio" fun settimanale locale sempre più apprezzato da migliaia di cittadini.

di Angelo Pugliese
La mia collaborazione col Granchio nasce tra il '98 e il 99. E nasce sulla spinta di una passione che coltivavo fin dai tempi del Liceo, anzi che dico, dalle scuole elementari. Fare il giornalista. E già dal '92 guardavo con interesse a questo strano "oggetto"che si differenziava da altri prodotti editoriali che nascevano e poi morivano subito.Mentre il Granchio resisteva. In questi anni il mondo è cambiato, è cambiata l'Italia e sono cambiate anche Anzio e Nettuno. E anche io nel mio piccolo, ho contribuito a raccontare questi cambiamenti. Bene o male, giudicatelo voi, amici Lettori.

di Mariella Recchia
Il Granchio mi ha quasi "risucchiata" con mio grande piacere all'interno della sua grande famiglia. Già, perché, nonostante sia una delle ultime arrivate, non mi sono mai sentita nuova, sembra che li conosca da tempi immemorabili. E' difficìle spiegare perché mi piace scrivere per questo giornale, sarà la mancanza di censure o i "non c'è problema"del caporedattore.... Ed eccomi qui, quindi, contenta di essermi imbarcata in questa avventura bella, entusiasmante e impegnativa. E i turni parlano chiaro!!!

di Francesca Tammone
Ho iniziato a scrivere per "II Granchio" nel 1996 quando proposi al direttore un articolo su un film presente a quell'edizione della Mostra d'arte cinematografica di Venezia. Non avevo molta esperienza, fatta eccezione per dei pezzi di poca importanza scritti per "La Nuova Venezia", da allora, grazie alla fine del mio "esilio" veneziano, non ho mai smesso di scrivere e nella redazione del giornale locale sono cresciuta grazie ai buoni consigli del direttore.

di Franco Scarpetti
Ho iniziato a scrivere per il Granchio sei anni fa, a gennaio del 1995. Non era la mia prima esperienza in campo giornalistico, ma si è rivelata sicuramente la piu' soddisfacente, sia perchè il Granchio è da dieci anni una splendida realtà del nostro paese, e farne parte significa contribuire a questo successo, sia perchè tutte le persone che collaborano al giornale sono mosse da una grande passione e la sensazione che si ha è quella di un gruppo unito che cerca di offrire al lettore i servizi migliori.

di Alessandra Terrinoni
Sono passati cinque anni da quando è cominciata la mia avventura insieme al Granchio. La cosa è iniziata un po' per curiosità ed un po' per gioco e, con il tempo, si è trasformata in una collaborazione dalla quale ho imparato molto e che di certo avrà ancora tanto da insegnarmi. Conservo bei ricordi di questa esperienza che aiuta ad avvicinarsi alla realtà locale considerandola sotto diversi aspetti e raccontandola attraverso le sue pagine.

di Davide Vaggi
Dopo più di cinque anni di "militanza" è forse questo l'articolo più difficile da scrivere. Cinque anni di interviste, di fogli disperatamente bianchi, di troppo spazio da riempire o troppo poco, di persone introvabili al telefono, di volantini, di levatacce il sabato mattina per le consegne, di articoli consegnati sistematicamente in ritardo, di parole che sfuggono via veloci, di centinaia di "pezzi" di cronaca, di politica, di sport. Cinque anni di...Granchio.

di Agatino Vassallo
Per me "ll Granchio"è sostanzialmente un gruppo di amici che hanno in comune soprattutto una passione: la comunicazione. Far sentire la nostra voce attraverso le vostre, ma anche e soprattutto fare l'operazione inversa. La soddisfazione che si prova in quest'ultima circostanza, il mettersi a disposizione, il rendere consapevole il lettore, il "dargli"qualcosa in generale, è per me l'essenza de "ll Granchio". Quello che me lo fa amare, al di là dello splendido rapporto che esiste con le persone che lo compongono.

di Roberta Sciamanna
Io lavoro al Granchio da appena tre mesi e sono l'ultima arrivata! Mi piace molto lo spirito di collaborazione che esiste tra di noi e la grande fiducia che tutti mi hanno dato fin dai primi giorni. Lavorare al Granchio è un'esperienza che mi arricchisce; significa dare voce ai cittadini, imparare ad ascoltare i loro problemi, incontrare sempre nuova gente. Non pensavo che si potessero conoscere così tante persone in soli tre mesi.

di Marco Zecchinelli
Dieci righe, in pratica una per ogni mese trascorso al Granchio da quando sono arrivato, quasi un anno fa... è difficile cercare nella memoria qualche ricordo o un aneddoto divertente da raccontare sul "mio" Granchio. Forse rimarrà indimenticabile, in una di quelle lunghe serate del mercoledì passate con Emanuela a chiudere la grafica, la pizza rubata a Paola con il vecchissimo trucco de l"cos'è quello?" e il mega-cornetto ripieno di tutto il possibile... ricordi "mangerecci" insomma, che vi aspettavate da me?

di Paola Ferrazzano
Gli inizi del nostro giornale, la prima immagine evocata: una piccolissima roulotte "d'epoca" riadattata a camera oscura con attrezzature di fortuna. Stare chiusa lì dentro per molte ore (con giacca a vento d'inverno e tipo sauna d'estate) creava avventurose atmosfere da inviato di guerra... come nei film...con un'ingranditore tenuto su da pezzetti di legno. Ma quando uscivo da quell'"embrione"ero orgogliosa e soddisfatta di ciò che avevo creato artigianalmente per il"mio Granchio".





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