Tutti a cena per Natale, rigorosamente "alla romana" Almeno all'inizio era così. Eravamo pochi, i soldi nelle casse del giornale non c'erano e allora si andava in pizzeria pagando ognuno la sua quota. Era il modo per farci gli auguri, condividendo quella cena anche con i rispettivi mariti, mogli o fidanzati/e. Dove andiamo? Cercavamo sempre qualche amico che ci trattasse bene, è ovvio, non poteva essere diversamente e per almeno tre - quattro anni abbiamo fatto così. Poi abbiamo cominciato ad essere un po' più "signori" o meglio a utilizzare il mai troppo decantato "scambio pubblicità" La cena per i "grand" i collaboratori, qualche ospite che comunque fa parte della nostra grande famiglia? Pagata con la pubblicità. Un certo numero di persone, il menù prestabilito e il ristoratore avrebbe"scon-tato"in pubblicità sul giornale. Non solo, c'era anche la foto finale:"Per la sua cena di Natale il Granchio ha scelto..." Da allora facciamo sempre così, certo è capitato - ma non ci chiedete di svelarvi dove - che ci dicessero che il gelato non era previsto,così come un dolce piuttosto del caffè, ma ci sono stati anche luoghi molto piacevoli. Di più: oltre alla cena di Natale nel tempo si è aggiunta anche una pizza nel corso dell'estate.Così,tanto perfare"il punto della situazione','ritrovarci tutti lontano dal clima di tensione che accompagna ogni"chiusura"del mercoledì.E per un sano"scambio pubblicità" |