Volete sapere quando,dove e come nacque? Era una sera di estate del 1991 e alcuni di noi, oggi soci fondatori, ci trovavamo sulle tribune del campo di baseball di Nettuno ad assistere agli incontri degli Europei. Se ne parlava tra dubbi, perplessità e con la grande passione che ognuno di noi aveva (ed ha) per il giornalismo. Ed io dissi:"Saliamo su questo treno, siamo giovani, possiamo farlo" Una frase rimasta "celebre" all'interno del Granchio. Lo volevo chiamare"Unicittà"per la vicinanza che hanno Anzio e Nettuno, tale da formare in sostanza un unico paese. Fu fatto lì, su quelle tribune, in quella calda sera di estate il primo "vero" passo e nessuno avrebbe immaginato che con il passare degli anni sarebbe diventata una grande e vera realtà. Una grande spinta ci fu data da colui che diventò il primo presidente della cooperativa: Roberto Giorno. A lui si deve molto dell'esistenza di questo settimanale, perché diede il"là"senza pensarci.Gli inizi sono stati in salita e un giorno, quando si vendeva circa mille copie, si pensò anche di chiudere,di lasciare stare. Per fortuna non ci piegammo, provammo a continuare e finalmente uscimmo fuori da quel momento difficile fino ad arrivare ad oggi con le vendite che si sono quasi triplicate. E facendo un passo indietro di quei momenti difficili,come non posso dimenticare quando andammo insieme all'amico Domenico Martello a parlare con gli edicolanti di Nettuno per capire il perché in quella città si vendeva poco. Cosa ci dissero in molti?"Per la gente è un giornale di Anzio e quindi non lo comprano"II tempo, la passione e soprattutto il sapere stare dalla parte della gente ci ha dato ragione anche in questo. Siamo oggi un punto di riferimento per i lettori, per i loro problemi che ci vengono esposti e questo ci riempie di soddisfazione.Oggi questo giornale da lavoro e fa guadagnare qualche soldo ai collaboratori che sono quasi tutti studenti. Dieci anni fa non avremmo mai pensato che saremmo arrivati anche a questo grande risultato. E scusate se è poco. |