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CIAK, SI GIRA!
Anzio, Nettuno e dintorni...

a cura di:
VINCENZO MONTI
ALBERTO SULPIZI

Progetto grafico e impaginazione
ALESSANDRO TOFANI


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29 - PONZA: UN SET

Giuseppe Tricoli

Recentemente i luoghi che hanno ospitato set cinematografici o televisivi (location), hanno conosciuto un insperato successo dal punto di vista turistico perché in tanti hanno voluto andare di persona sui luoghi visti al cinema o in TV. Ponza è stata location dagli albori della cinematografia, spesso però il grande pubblico non ha mai saputo dove si trovassero quei magnifici scorci e magari con la fantasia li ha localizzati chissà dove mentre erano, magari, a poca distanza da loro.

Quando Federico Fellini iniziò a girare il suo Satyricon la scena di apertura ha come sfondo la baia di Chiaia di Luna con Palmarola sullo sfondo e qualcuno ha più volte pensato di intitolare proprio al grande Maestro del cinema italiano il piazzale che la sovrasta. La presenza a Ponza di due grandi subacquei quali Cosmo (Mimì) Dies e Silverio Zecca, fece sì che Bruno Vailati cominciasse a girare nelle acque dell’isola i suoi primi documentari con l’utilizzo delle telecamere da immersione sperimentali.

Sofia Loren girò all’inizio della sua carriera un film che le fece conoscere il mare di Ponza e questo episodio lo ha ricordato lo scorso anno a Civitavecchia rispondendo ad un cronista che la intervistava nella sua veste di madrina di una nave da crociera: a Ponza, in una casa privata, conservano ancora un maglione indossato da lei.

Tutta la serie de L’indomabile Angelica con protagonista l’attrice francese Michelle Mercier è stata interamente girata nel nostro mare. In porto tranquilli bastimenti da trasporto erano stati trasformati in galeoni dei pirati e tutti noi ragazzini assistevamo a queste cruente battaglie…. dalla banchina, ma al cinema tutti hanno visto il Mar dei Caraibi, spesso anche in tempesta. Il set de Il Conte di Montecristo porta a Ponza un giovane Andrea Giordana che anni dopo sull’isola acquista una casa per le vacanze, in seguito rivenduta.

Una giovanissima Ornella Muti interpreta Il sole nella pelle ambientato proprio tra Roma, le dune di Sabaudia e Ponza con grande utilizzo di volti locali. Avendo deciso di raccontare la vita di Giorgio Amendola, Carlo Lizzani ambienta a Ponza il suo Un’ isola girando proprio nelle strade e tra le case che videro i giorni del confino e la storia d’amore tra Amendola e la sua Germaine.

Il Piccolo Lord, miniserie televisiva andata in onda in due edizioni, è stata interamente realizzata tra Ponza e la Germania. The life acquatic with Steve Zissou un film che ha voluto raccontare le gesta di Jacques Cousteau, è stato interamente girato tra Ponza, Nettuno e Sabaudia. Al cinema tutti hanno visto le acque della Polinesia ma chi era pratico di Ponza non ha potuto non riconoscere il suo porto nelle cui acque tranquille è ormeggiato il “Belafonte” ex dragamine sudafricano (con tanto di mini elicottero giallo), trasformato allo scopo nel porto di Anzio da falegnami e pittori.

Il regista tunisino Mohsen Melliti decide di girare un film in mare aperto su di una barca da pesca con attore protagonista Raoul Bova, parte dalla Sicilia alla ricerca dei siti, va in Adriatico dove gli consigliano di venire a Ponza. Ed è infatti qui che girerà Io l’altro uscito nel 2007 ambientato nella acque dello Stretto di Gibilterra ma interamente realizzato sul “Burrasca” una conosciutissima barca da pesca ponzese. Memorabili le attese a pomeriggio inoltrato di ragazze e signore in fila per una foto ed un autografo che, va detto, l’attore non ha mai negato a nessuna: personalmente ricordo la coppia di sposi che faceva il classico giro per le foto all’uscita dalla chiesa dopo la cerimonia, giunta sulla Banchina Santa Lucia l’auto si ferma, la sposa scende di corsa e corre a farsi una foto con Lui, il neo marito nell’attesa si accende una sigaretta e si guarda la fede.

Naturalmente un set cinematografico è anche occasione di lavoro per le tante “comparse” reclutate in loco, pagate a tabella sindacale anche se in tanti lo farebbero anche gratis per poter dire “c’ero anche io” ed ho lavorato con….. Potenza della macchina da presa, sia essa cinematografica o televisiva non importa, l’importante è esservi davanti.

E’ una tranquilla mattina di primavera quando all’orizzonte appare una giunca cinese che però senza vele cammina spinta da un motore diesel. Entra in porto ed è immatricolata a Roma, chiariscono subito che devono girare alcune scene a Palmarola: non sapremo mai per cosa. Prima o poi si riuscirà ad organizzare una rassegna cinematografica che comprenda tutto il materiale realizzato a Ponza, magari facendosi aiutare dallo scenografo ponzese di nascita e residenza Gianni Silvestri, vincitore di un premio Oscar per la scenografia de L’Ultimo Imperatore del suo amico Bernardo Bertolucci e che ha curato tra l’altro l’allestimento di “Melissa P.”, anche perché questo elenco è incompleto e non tiene conto di documentari, spot pubblicitari, etc..


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