Esordisce nel 1937 ne Il Conte Max di Vittorio De Sica ad appena sedici anni diventando in breve una star del grande schermo degli anni quaranta ed una delle attrici preferite dal Duce. In poco tempo passerà dalla giovane fioraia di De Sica a segnare il periodo dei telefoni bianchi. Silvana Musitelli sarà inoltre, ironia della sorte, la prima star del cinema a sposare un calciatore, il grande Luigi Scarabello, medaglia d’oro a Berlino ed astro del mitico Genoa calcio. Poi l’incontro con Amedeo Nazzari con cui girerà sette film a partire da Assenza ingiustificata di Max Neufeld del 1939, nel cast: Amedeo Nazzari, Alida Valli di cui è molto amica, Paolo Stoppa, Lauro Gazzolo. Classica commedia degli equivoci nel quadro del cinema dei telefoni bianchi. La Silvi attrice minuta ma dai tratti graziosi, visino furbetto, dotata di recitazione raffinata e briosa si afferma in seguito grazie a film come Dopo divorzieremo, 1940, girato in due versioni italiana e spagnola cosa che le impone di imparare a memoria le battute in lingua spagnola e durante il quale Nazzari si concede un bacio fuori contratto; Scampolo, 1941, di Nunzio Malasomma, Violette nei capelli, del 1942 di Carlo Ludovico Bragaglia, La bisbetica domata, 1942, di Ferdinando Maria Poggioli e Giorni felici del 1943 di Gianni Francolini. Nel dopoguerra torna sporadicamente sullo schermo in film come Napoleone del 1952 di Carlo Borghesio, commedia con Marisa Merlini, Sergio Tofano, Renato Rascel, Raimondo Vianello, Carlo Ninchi. Nel 1940 sposa Scarabello il cui matrimonio durerà per sessantasette anni, dice la stessa Silvi in una intervista rilasciata al mensile Il Caffè: “…anche Nazzari mi avrebbe sposato ma sapevo che non ero il genere di donna che piaceva a lui. Ancora oggi sono convinta di aver fatto la scelta giusta.” Lasciato il cinema si dedicherà allo studio, alla pittura, a fare prima la mamma e poi la nonna, ora vive a Nettuno ed ha ottantasei anni.(Stefano Cortelletti, Il Caffè, n.135, dicembre 2007). Ha lavorato con Miriam Petacci, interprete fra l’altro dell’importante e raro film L’Invasore, anche in un teatro per bambini in via Santo Stefano del Cacco dove spesso ricevevano la visita della sorella di Miriam, Claretta, già amante del Duce. Per conoscerla meglio segnaliamo un interessante libro edito da Aida di Firenze dove la bella attrice racconta la sua vita al pubblico di ieri e forse anche a quello di oggi: Lilia Silvi, una diva racconta se stessa ed il suo cinema.
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