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CIAK, SI GIRA!
Anzio, Nettuno e dintorni...

a cura di:
VINCENZO MONTI
ALBERTO SULPIZI

Progetto grafico e impaginazione
ALESSANDRO TOFANI


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INDICE -
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24 - LA PRODUZIONE
CINEMATOGRAFICA NEI DINTORNI...

Velletri: Hellios film

Inizia nelle paludi pontine, quando nel 1909 la casa di Velletri Helios film realizza un documentario sulla zona, distribuito poi in tutta Europa. Il film, conservato presso il British film Insitute di Londra, è un pezzo fondamentale del cinema delle origini ma anche per la storia della provincia di Latina. Girato nell’ inverno fra il 1908 ed il 1909 (i documentari sono due) mostra in apertura la neve sulle strade che sovrastano la pianura, proseguono con Terracina, Sonnino, le Paludi vere e proprie fino all’ Abbazia di Fossanova, le Rovine di Ninfa, la zona di Fogliano. I pochi abitanti dell’epoca vengono ritratti mentre svolgono attività agricole nello stile delle riprese dal vero che caratterizzano il cinema italiano delle origini. I circa dieci minuti che restano di questa pellicola mostrano forse le uniche immagini, senz’altro le più antiche, della zona pontina inizio secolo scorso.
La Helios film viene fondata probabilmente nel 1908 da un gruppo di professori del locale Istituto Tecnico a seguito di una visita nel 1901 di uno dei fratelli Lumieres a Velletri in compagnia della pittrice Juana Romani. Nel 1907 apre un primo cinema, l’Universale, quindi, come detto, la casa di produzione. A guidare la Helios un nobile locale, il principe Ginnetti. Nel 1912 viene fondata la Volsca con studi situati accanto alla chiesa di Sant’ Antonio costantemente illuminata dal sole, unica fonte di illuminazione dell’epoca. La produzione si fermerà con la prima guerra mondiale quando l’avvocato Gioacchino Mecheri, patron della Volsca donerà gli antichi studi ad un orfanotrofio.
Negli stessi anni ad Albano è attiva la Psiche forse in qualche maniera collegata alla Helios. Di certo la Helios e la Psiche arriveranno a sfidare la grande produzione mondiale mettendo in scena l’Inferno di Dante Alighieri con un successo in tutto il mondo.
Il ventidue gennaio 1911 il “Nuovo Censore”, settimanale di Velletri, dedica le prime due pagine all’evento dell’anno: l’uscita nelle sale cinematografiche di Visioni dell’Inferno. Al centro della pagina una foto di una donna giovanissima dagli occhi vivaci, Frieda Klug ventidue anni, la distributrice mondiale della Helios film. L’impresa di portare Dante sugli schermi è pensata dalla Milano film tre anni prima, opera colossale, centomila lire di costo, grandi effetti speciali grazie all’illusionista francese Georges Méliès. La piccola casa velletrana riesce nell’impresa di produrlo in soli tre mesi e lo affida alla Frieda, la donna che sfida l’industria cinematografica americana, (Trust di Edison) come intitola nel 1909 il Moving Picture World, prestigiosa rivista cinematografica dell’epoca e che riuscirà a debuttare nelle sale tre mesi prima della Milano film.

(Andrea Palladino, Il Caffè, gennaio 2008, n.137 - Siamo grati al Caffè mensile di cultura ed approfondimento pontino/romano ed ai suoi attenti giornalisti per aver voluto spesso dare spazio a reportage sul mondo del cinema locale. Per noi semplici appassionati, tutt’altro che specialisti del settore, inesauribile fonte di notizie, ampiamente saccheggiata, col solo scopo che essa non vada perduta).


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