Come abbiamo già visto nelle predizioni delle pagine precedenti anche la Chiesa, la mistica nave di Pietro, sarà sottoposta alla ''purificazione", prima del preannunziato trionfo del Cristo. Nel dettato dell' 11 novembre 1943 che in gran parte riproduciamo, è predetta in modo particolare, l'opera pacifica che Roma compirà nella persona del Vicario di Cristo.
Nella mente del suo Divin Fondatore la Chiesa deve essere sale della Terra e Luce del mondo; ma, dice lo stesso Gesù, se il sale diventa insipido non serve più a nulla: si getta e si calpesta. Non è difficile riconoscere nel dettato i "segni dei tempi".

'Quando il tempo verrà, molte stelle saranno travolte dalle spire di Lucifero che per vìncere ha bisogno di diminuire la luce delle anime.
Ciò potrà avvenire perché non solo i laici, ma anche gli ecclesiastici hanno perso e perdono sempre più quella fermezza di fede, di carità, di forza, di purezza, di distacco dalle seduzioni del mondo, necessarie per rimanere nel! 'orbita della luce di Dio,
Comprendi chi sono le stelle di cui parlo? Sono quelli che Io ho definito il sale della terra e luce del mondo: i miei ministri.
Studio dell 'acuta malizia di Satana è di spegnere, travolgendoli, questi luminar! che sono luci riflettenti la mia Luce alle turbe.

Se con tanta luce che ancora la Chiesa sacerdotale emana, le anime stanno sempre più sprofondando nelle tenebre, è intuitivo quale tenebra schiaccerà le turbe quando molte stelle si spegneranno nel mio deh.
Satana lo sa e semina i suoi semi per preparare la debolezza del sacerdozio, onde poterlo travolgere facilmente in peccati, non tanto di senso quanto di pensiero. Nel caos mentale sarà per lui facile provocare il caos spirituale. Nel caos spirituale i deboli, davanti alle fiumane delle persecuzioni, commetteranno peccato di viltà, rinnegando la fede. "

La tempesta che si è scatenata contro la Chiesa, oggi, e che le potenze occulte alimentano soffiando da ogni parte, è tremenda senza dubbio. Forse non ce n'è stata mai una di simile nella sua lunga storia: si tenta di distruggere perfino l'idea di Dio dalla coscienza degli uomini. Ma...
"Non morrà la Chiesa perché Io sarò con essa. Ma conoscerà ore di tenebre e orrore simili a quelle della mia Passione, moltiplicate nel tempo perché così deve essere.

Deve essere che la Chiesa soffra quanto sofferse per il suo Creatore, avanti di morire per risuscitare in forma eterna. Deve essere che la Chiesa soffra molto più a lungo perché la Chiesa non è, nei suoi membri, perfetta come il suo Creatore, e se Io soffersi delle ore essa deve soffrire delle settimane e settimane di ore.

Come sorse perseguitata e alimentata da potere soprannaturale nei primi tempi e nei migliori suoi figli, cosi ugualmente sarà di lei quando verranno i tempi ultimi in cui esisterà, sussisterà, resisterà alla marea satanica e alle battaglie dell'Anticristo. "

Quando mai incoraggiante il dettato dell' 11 novembre del 1943. Spingendo lo sguardo ai tempi futuri Gesù annuncia l'alba di un nuovo giorno, dopo la tremenda bufera della seconda guerra mondiale. In particolare i cattolici, usciti da uria lotta ferocissima e sazi di uccidersi e di seguire "dominatori" pazzi e brutali "si volgeranno verso la Croce trionfante ritrovata dopo tanto loro accecamento"... "

"Spingiamo insieme lo sguardo nei tempi che, come placida alba successa a notte di bufera, precederanno il Giorno del Signore. Tu non vi sarai più. Ma dal luogo del tuo riposo ne gioirai, perché vedrai prossimo a finire il combattimento dell'uomo e già il dolore affievolirsi per dare ai viventi tempo di ritemprarsi per l'ultima breve convulsione della Terra, prima dì udire il comando che la aduna in tutti i suoi viventi e in tutti i suoi avuti, dal tempo di Adamo in poi.
Già te l'ho detto. La mia Chiesa avrà il suo giorno di osanna prima dell'estrema passione. Poi verrà reterno trionfo...
... Sopra tanto fragore di stragi e tanto sangue udranno la Voce che ama e perdona e vedranno la Luce, candida più del giglio, che scende dai Cieli per istruirli ai Cieli
Come una marcia di milioni e milioni di tribù, gli uomini andranno col foro spirito verso Cristo e porranno la loro fiducia nel! 'unico ente della Terra in cui non è sete di sopraffazioni e voglia di vendetta,..

Sarà Roma che parlerà. Ma non la Roma più o meno grande e durevoìmente grande che possono ottenere dei capi - popolo. Sarà la Roma di Cristo.

Quella che ha vìnto i Cesari, li ha vinti senza armi e senza lotte, con un'unica forza: l'amore; con un' unica arma; con un' unica oratoria: la preghiera. Sarà la Roma dei grandi Pontefici che in un mondo, oscurato dalle invasioni barbartene e inebetito dalle distruzioni ha saputo conservare la civiltà e spanderla fra gli incivili. Sarà la Roma che ha tenuto testa ai prepotenti e per bocca dei suoi santi Vegliardi ha saputo prendere la parte dei deboli e mettere l'aculeo di una spirituale punizione anche in quelli che in apparenza erano refrattari a qualsiasi rimorso
Non potete fra voi, o popoli diversi, giungere a durevole accordo. Avete tutti le stesse aspirazioni e gli stessi bisogni, e come piatto di bilancia il peso della buona pane dell 'uno va a detrimento, dell 'altro. Vivete per avere sempre la parte maggiore e vi uccidete per questo. E' un eterna vicenda che si fa sempre più grave. "

PROPRIETA' DEL SERVIZIO CARITAS
Autorizzazione alla pubblicazione concessa da
Mons. Vincenzo Cerri

OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO"

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