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IL PIANETA TERRA
NEL PROGETTO DI DIO

Alla luce della RIVELAZIONE
e delle "voci profetiche"

di
DON VINCENZO CERRI

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03 - Il progetto di Dio sul pianeta terra


È scontato che l'uomo, pur essendo stato creato ad immagine e somiglianzà di Dio, è tuttavia molto limitato nelle sue facoltà intellettive; non deve quindi indagare o giudicare sui progetti della Mente infinita del Creatore. Ma se Dio stesso si compiace di illuminarci su quanto si è proposto di realizzare sul pianeta Terra, allora non è irriguardoso tentare di interpretare ed approfondire la conoscenza di quanto Egli stesso ci ha rivelato, per sentirci stimolati ad ammirare e lodare la sua Sapienza infinita.

Partiamo quindi da una base certa e sicura: da ciò che Gesù stesso ci ha rivelato.
L' apostolo San Paolo scrivendo ai cristiani di Colossi (1.3, 12-20) dice:

"(Dio) ci ha sottratti al potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per il quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati. Questi è Immagine del Dio invisibile, primogenito di ogni creatura; poiché in Lui tutte le cose furono create: quelle celesti e quelle terrestri; le visibili e le invisibili, siano Troni o Dominazioni, Principati o Podestà: tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui, ed Egli esiste avanti tutte le cose e tutte hanno consistenza in Lui.
Egli è il capo del Corpo, cioè della Chiesa: Lui il principio, il primogenito di coloro che risuscitano tra i morti, cosi da essere il primo in tutto. Piacque infatti a Dio di far abitare in sé tutte le cose - rappacificando col sangue della croce gli esseri del cielo e quelli della terra."

E nella lettera agli Efesini (1.3-10) scrive:

"In Lui (Gesù) abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Dio l'ha abbondantemente riversata su di noi, con ogni sapienza e intelligenza, poiché Egli ci ha fatto conoscere il mistero del suo volere, il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del deh come quelle della Terra. Nella sua benevolenza lo aveva in Lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi.".

Il progetto di Dio era dunque evidente: incentrare in Cristo suo Figlio tutto l'Universo creato, visibile ed invisibile. Progetto grandioso, di una bellezza inimmaginabile, che prevedeva l'Incarnazione della Seconda Persona della SS, Trinità sul pianeta Terra e la sua eterna Glorificazione di UOMO-DIO, RIEPILOGO DI TUTTO IL CREATO. L'insegnamento dell'apostolo Paolo è chiarissimo. Il pianeta Terra è stato perciò oggetto di predilezione da parte del Creatore. Ce lo attesta anche la Sacra Scrittura, nel libro dei Proverbi, quando dice:

"...Quando (Dio) disponeva le fondamenta della Terra allora io (la Sapienza incarnata) ero con Lui come-architetto ed ero la sua delizia ogni giorno; mi rallegravo davanti a Lui in ogni istante, mi ricreavo nel globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo. " (Proverbi 8, 29-31).

Tutto ciò premesso, viene spontaneo di chiederci perché Dio, fra tanti pianeti che pullulano nell'universo stellare, abbia scelto proprio il pianeta Terra per attuare l'Incarnazione del suo divin Figlio e la sua glorificazione universale.
La Terra, lo sappiamo, non è il centro dell'universo. Gli astronomi ci indicano anche il posto dove è stata collocata: alla periferia della Via Lattea di cui fa parte; ed è come un pulviscolo di fronte agli astri che la circondano.
Ma non è da pensare che Nostro Signore Gesù Cristo abbia dovuto scegliere necessariamente il CENTRO dell'universo per compiere la sua Incarnazione. Poteva scegliere a suo piacimento qualsiasi punto dello spazio sidereo, dove ci fossero esseri intelligenti simili all'uomo.
Allo sguardo di Dio l'universo intero non è che un puntolino creato come... un quid unum (qualche cosa simile ad un individuo). Dio è fuori dal tempo e dello spazio, che sono proprietà della materia da Lui creata. Con la sua unica Redenzione operata sul pianeta Terra può redimere TUTTI gli esseri dell'universo bisognosi di salvezza. Come poi faccia per mettere a conoscenza di tutti il suo piano di Redenzione, è problema che non ci riguarda.
Perché allora è stata scelta? Forse perché il più bello fra i tanti corpi celesti? Non lo sappiamo. Sappiamo, però che la Terra è bellissima e che nella varietà delle sue splendide creature riflette mirabilmente le perfezioni di Dio Creatore. Non senza ragione la Sacra Scrittura dice che Dio aveva creato l'uomo in un "paradiso di delizie"
Ma questo a parte, un'altra considerazione si può fare. La Sacra Scrittura dice che l'uomo avrebbe conservato il dono dell'immortalità, se non avesse peccato, e sarebbe stato elevato ad un piano soprannaturale, destinato a vivere la vita stessa con Dio in Paradiso. Non sappiamo se questo dono sia stato elargito anche agli altri esseri intelligenti che probabilmente sono sparsi qua e là nell'universo stellare.
Si tratta di una destinazione gratuita, non necessariamente connessa con l'essere creatura intelligente. Dio può liberamente creare esseri intelligenti, non destinati alla visione beatifica del Paradiso. Allora si potrebbe ipotizzare che le uniche creature intelligenti create per la vita eterna con Dio siano proprio quelle del pianeta Terra; destinate, per di più, ad occupare i posti lasciati vuoti dagli angeli ribelli...
In questa ottica sarebbe comprensibile perché il Figlio di Dio abbia deciso di farsi uomo, come uno di noi. Avendo progettato di "ricapitolare" nella sua persona tutto il creato, come dice San Paolo, sia quello visibile che quello invisibile, incarnandosi ha fatto in modo di avere in sé, nella sua unica persona, due nature: quella divina e quella umana. Nella natura divina poteva "ricapitolare" in sé tutte le cose invisibili, quelle del Ciclo; nella natura umana, nell'unica sua persona, tutto il creato visibile.
Nello svolgimento di questo grandioso progetto Dio ha previsto anche la "redenzione" e la "restaurazione" della natura umana, decaduta a causa del peccato originale. La tragedia del Golgota è incastonata così quale perla preziosa nella corona regale del Cristo che sfolgora nel Ciclo di Dio come CUORE dell'universo.
Non andiamo oltre con la nostra fantasia e mortifichiamo la nostra curiosità ricordando che il pensiero di Dio supera infinitamente la nostra piccola capacità intellettiva. Ma niente è impossibile a Dio.





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