Erano passati dei secoli dal giorno disastroso del peccato originale. Quanti? Non lo sappiamo. La Terra sembrava una traboccante palude: ogni uomo che nasceva portava il segno del dente avvelenato di Satana.
Un solo fiore sbocciò che non fosse avvelenato: la Vergine Immacolata Maria, la seconda ÈVA che doveva schiacciare la testa del dragone infernale e divenire madre del secondo ADAMO, fondatore di un REGNO nel quale avrebbe trovato salvezza ogni uomo di buona volontà.
A questo proposito l'apostolo San Paolo nella lettera ai Romani (5, 12-21) scrive:
"...Come mediante un solo uomo il peccato entrò nel mondo e mediante il peccato la morte, ed in tal modo la morte trapassò in tutti gli uomini perché tutti peccarono... Come per la disobbedienza di quel solo uomo furono costituiti peccatori molti, così per l'obbedienza di quel SOLO saranno costituiti giusti i molti ".
È vero che con la semplice ragione naturale non possiamo dimostrare la certezza dell'esistenza del peccato originale, ma possiamo ragionevolmente ipotizzarlo considerando le spaventose aberrazioni in cui è piombata l'umanità, che ha relegato Dio nel mondo delle favole e, intanto, lo combatte con la bestemmia, la superstizione e il satanismo. Questa ostilità fa pensare alla ribellione iniziale di tanti anni fa...
È necessario tener presente che il Regno di Cristo, pur essendo composto di uomini, come ogni altra società civile, per il fine che si propone e per i mezzi di cui si serve, è un Regno soprannaturale e spirituale, a differenza di qualsiasi altro regno umano.
Gesù stesso quando fu condotto prigioniero davanti a Ponzio Filato e fu interrogato in proposito, rispose chiaramente:
"Il mio Regno non è di questo mondo; se .fosse di questo mondo i miei soldati verrebbero in mia difesa. Il mio Regno non è di quaggiù... E tu l'hai detto: IO SONO RE! " (Vangelo di Giovanni, 18,37).
La Sacra Scrittura chiama Gesù "Principe dei re della Terra, Re dei re, Signore dei signori (Apoc. 1,5 e 19,16). Il suo potere regale abbraccia Cielo e Terra (Matteo,28,18).
Ma la Terra, dopo il peccato originale di Adamo e di Èva, è passata in potere di Satana. Cristo vuole rientrare in possesso della sua creazione.
I pilastri fondamentali sui quali Satana ha basato il suo regno transitorio fra gli uomini, sono due, ostrettamente saldati tra loro: i peccati di orgoglio e di disobbedienza, che essendo diretti contro la maestà infinita di Dio, costituiscono in qualche modo una offesa infinita.
Gesù Cristo passa al contrattacco. Con la sua Incarnazione scrolla fortemente i pilastri del regno infernale assestando ad essi due colpi di infinito valore: la sua umiltà e la sua obbedienza. Come Uomo offre sé stesso in sacrifìcio di espiazione; come Dio lo rende di valore infinito.
EXINANIVIT SEMETIPSUM (annientò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce).
Al momento da Lui stabilito Gesù diede inizio alla sua vita pubblica con la predicazione del Regno dei Cicli (o Regno di Dio) nell'intento di condurre tutti gli uomini alla salvezza eterna. Diceva tra l'altro: "Io sono venuto perché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza (Giovanni, 10,10).
Poi radunò intorno a sé numerosi discepoli e diede loro l'incarico e la piena podestà di annunciare il suo Regno.
Il 50° giorno dopo la sua Resurrezione con la Luce e la Potenza dello Spinto Santo trasformò i suoi discepoli in dodici coraggiosi soldati e li avviò alla conquista degli uomini, di tutti gli uomini; giudei e gentili, a fondare ovunque comunità cristiane professanti la medesima Fede e il medesimo Culto.
Uno di essi, PIETRO, il pescatore di Galilea, si mise in viaggio verso la capitale dell'impero romano per piantarvi la Croce di Cristo. Non passarono molti anni e la capitale del mondo pagano divenne capitale del mondo cristiano. Ma di quale potenza era armato quel povero uomo? Della Potenza di Dio, confermata dai miracoli.
In poco tempo la sua Religione soppiantò la religione pagana. UN UOMO SOLO CONTRO UN IMPERO. |