La costituzione di un Regno messianico, destinato a fare di tutti gli uomini una sola famiglia, un solo gregge sotto un solo Pastore, era un fatto di estrema importanza per ogni uomo. Dio, nella sua Provvidenza divina, dispose che questa NOTIZIA fosse mantenuta sempre viva tra i popoli lungo il corso dei secoli. Si servi delle "voci profetiche" da Lui stesso ispirate, che col passare del tempo, si facevano sempre più numerose e precise nelle loro predizioni. Centinaia di anni prima che nascesse, del Re Messia si sapevano già molte cose; tra l'altro: che sarebbe nato a Betlemme da una Vergine; che in vita avrebbe compiuto miracoli strepitosi; che sarebbe stato condannato a morte, crocifisso fra due ladroni; che avrebbero tirato a sorte le sue vesti; che il suo corpo non avrebbe subito la corruzione... ecc.
Toccò al profeta Daniele predire anche l'epoca dell'inizio del suo Regno messianico, interpretando un misterioso sogno del re Nobucodonosor. Costui, ci narra la Sacra Bibbia, nel secondo anno del suo regno aveva fatto un sogno pauroso che, però non ricordava più. Secondo l'uso del tempo, chiamò subito maghi e indovini perché glielo ricordassero e spiegassero. Nessuno fu in grado di farlo. Chi ci riuscì, perché certamente ispirato dall'Alto, fu il profeta Daniele. Gli disse:
"Tu, o re, stavi guardando, ed ecco una statua; gigantesca era quella statua e di straordinario splendore; s'innalzava dinanzi a te e il suo aspetto era terribile. La testa delia statua era d'oro puro, il petto e le braccio d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro, i piedi parte di ferro e parte di argilla.
Stavi guardando: d'un tratto una pietra sì staccò da una montagna senza che alcuna mano intervenisse e colpì (a statua nei piedi di ferro e di argilla e li spezzò. A II 'istante si frantumarono simultaneamente il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e furono ridotti come pula sulle aie d'estate, e il vento le disperse senza lasciarne traccia; mentre la pietra che aveva colpito la statua divenne una grande montagna che occupò tutta la terra.
Questo è il sogno; ora daremo al re I interprefazione. Tu, o re, sei il re dei re, che dal Dio del deh hai ricevuto il regno, la potenza e la maestà, al cui dominio Egli ha assoggettato ogni luogo abitato dai figli degli uomini, dagli animali della campagna e dagli uccelli dell 'aria, rendendoli padrone di tutto, tu sei la lesta d'oro. Ma dopo di te s'instaurerà un altro regno,
inferiore al tuo e un terzo regno di bronzo che dominerà tutta la terra, e finalmente un quarto regno che sarà forte come il ferro; e come il ferro infrange e stritola tutto cosi quello infrangerà e stritolerà tutti gli altri.
Tu poi hai visto i piedi e le dita in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro; ciò (significa che) sarà un regno diviso, che avrà però in sé qualcosa della robustezza del ferro; tu, infatti, mescolato all'argilla, vedesti del ferro. E avendo tu visto le dita dei piedi in parte di ferro e in parte d'argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e una parte sarà fragile.
Ebbene al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non tramonterà mai, la cui sovranità non verrà trasmessa ad altro popolo; esso stritolerà e annienterà tutti i suddetti regni mentre esso perdurerà in eterno, appunto come tu hai veduto una pietra staccarsi dal monte senza intervento di mano alcuna e stritolare il ferro, il bronzo, l'argilla e l'oro. Iddio grande ha fatto conoscere al re ciò che avverrà in futuro. Il sogno è veritiero e la spiegazione è indubbia ".
Allora il re Nabucodonosor si prostrò con la faccia a terra, adorò Daniele e ordinò che gli fossero offerti sacrifìci e incensi. Poi il re prese a dire a Daniele: "Sicuramente il vostro Dio è il Dio degli dei e il Signore dei re e rivela i misteri poiché tu hai potuto svelare questo arcano".
Allora il re elevò Daniele in dignità, gli offrì numerosi e ricchi doni e lo costituì capo di tutte le province di Babilonia e lo prepose a tutti i sapienti di Babilonia. E su proposta di Daniele il re nominò amministratori della provincia di Babilonia Sidrach, Misach e Abdenego. Daniele poi rimase alla corte del re.
Dei quattro regni è chiaro che la testa d'oro simboleggia l'impero neo-babilonese di Nabucodonosor; il secondo regno simboleggiato dal petto e dalle braccia d'argento, si può identificare con l'impero medopersiano; il terzo, che corrisponde alle cosce e al ventre di bronzo, raffigurerebbe l'impero di Alessandro Magno; il quarto, rappresentato nei piedi di ferro e di creta, sarebbe il regno dei successori di Alessandro Magno, specialmente i Seleucidi di Siria.
L'irrompere del Regno Messianico nella storia umana è efficacemente raffigurato dalla PIETRA che si stacca dal Monte e piomba sulla statua riducendola in polvere e che cresce, poi. pian piano, fino a diventare una montagna di immense proporzioni, tali da occupare la Terra. |