Sono passati cento anni dalla nascita della Cassa Rurale di Nettuno di Depositi e Prestiti "S. Isidoro Agricola". Oggi, con la nuova denominazione di Banca di Credito Cooperativo, la piccola istituzione cooperativa di allora è diventata una delle realtà economiche più consistenti del nostro territorio ed una delle banche più dinamiche, ricche e solide del movimento del credito cooperativo. Il significato dell'affermazione della B.C.C, risalta maggiormente se si considera la sua natura di società cooperativa, di impresa appartenente ai soci, cittadini di Nettuno, compenetrata nella storia della nostra città, retta dagli ideali della mutualità e regolata nella conduzione dai principi della democrazia e della partecipazione.
La B.C.C, di Nettuno ha avuto un peso rilevante nel sistema produttivo territoriale, tanto che non è azzardato parlare di piccolo gigante, per indicare la singolare combinazione tra la limitata grandezza dell'azienda e la sua importanza nel nostro mercato locale. Per anni la Cassa è stata e continua ad essere l'unica o la prevalente forma di finanziamento della piccola impresa, dell'azienda familiare, dei bisogni delle famiglie. È indubbio che la Cassa, anche attraverso le potenzialità educative implicite nell'associazionismo e nella mutualità, ha contribuito a far nascere a Nettuno un mercato di capitali altrimenti del tutto assente, convogliando verso il mercato finanziario risparmi che secondo la tradizione rurale nettune-se venivano destinati all'accantonamento improduttivo: "sotto il mattone".
La B.C.C, di Nettuno si pone con un ambizioso programma gestionale di sviluppo nel contesto attuale di vertiginosa accelerazione della concorrenza, di rapida evoluzione del sistema economico e finanziario e di innovazione nei servizi e nelle tecnologie bancarie, senza dimenticare l'impegnativa sfida dell'unione monetaria europea.
In primo luogo sono previste attività tese al soddisfacimento delle necessità sempre più sofisticate e articolate della clientela, con la messa a punto di iniziative innovative nel campo dei prodotti finanziari e nell'erogazione del credito. Da questo punto di vista, diventa prioritario l'accrescimento del "capitale umano" in termini di professionalità ed ampliamento delle competenze, soprattutto per quanto concerne l'uso delle tecnologie informatiche e telematiche. A tal fine, la B.C.C, ha previsto la destinazione di adeguati mezzi finanziari che consentono la più ampia partecipazione del personale a corsi di formazione riguardanti l'operatività e l'innovazione nei diversi comparti e l'apertura di attività nuove sempre più lontane e complesse rispetto alla classica intermediazione creditizia.
La B.C.C, ha riconosciuto inoltre la centralità degli strumenti informatici e telematici nei servizi erogati dall'azienda e di quelli in fase di allestimento. Lo sviluppo di queste tecnologie permette da un lato una migliore efficienza generale della Banca e una maggiore capacità di elaborare e controllare le informazioni sul suo stato, su quello dei soci e dei clienti, sulla sua situazione nel contesto concorrenziale. Dall'altro, gli investimenti nell'informatica e nella telematica rendono la Banca più pronta alle applicazioni, ormai non più future, della banca virtuale, della tele banca (home banking, phone banking).
Tuttavia, nel rispetto dei principi ispiratori del credito cooperativo, lo sviluppo delle tecnologie non dovrà rendere impersonali i rapporti tra i soci, i clienti e la loro Banca; non dovrà allontanare la nostra società cooperativa dal radicamento sul territorio e non dovrà infine provocare l'allentamento dei legami col movimento e con la federazione delle banche di credito cooperativo. Ancora oggi, infatti, la forza delle B.C.C, risiede soprattutto nei vincoli di partecipazione e nel senso di appartenenza dei soci, nei legami con l'economia e la società locale, nelle potenzialità eccezionali delle strutture associative e federative cui esse appartengono.
In quest'ottica va ricercato l'aumento della partecipazione della comunità locale alla vita della Banca, con l'accrescimento della compagine sociale, con una migliore comunicazione pubblica, con l'apertura alla cittadinanza nella condivisione delle scelte più importanti. Allo stesso modo, e per le stesse finalità, occorre estendere ulteriormente la presenza della Banca nel territorio con iniziative, auspicabilmente strutturali, per lo sviluppo dell'economia e il progresso sociale di Net-tuno. La nostra B.C.C, deve riuscire ad utilizzare il patrimonio di informazioni e conoscenze sul territorio e sugli operatori economici locali - una ricchezza che le altre banche non hanno - per svolgere una funzione di stimolo e di supporto per le imprese più piccole nella messa a fuoco sulla qualità e sulla fattibilità dei progetti di investimento, aumentandone le probabilità di successo.
La valorizzazione delle potenzialità finanziarie ed economiche del movimento italiano del Credito Cooperativo, cui la B.C.C, di Nettuno appartiene, rappresentano infine una strada obbligata per realizzare l'ampliamento della gamma di servizi e il continuo aggiornamento tecnologico necessari per continuare a crescere nell'impari concorrenza dei grandi gruppi bancari e finanziari. In questo senso, il legame reciproco tra il progresso della nostra B.C.C, e lo sviluppo della città di Nettuno si rafforza e si estende nell'intreccio virtuoso di relazioni tra il tessuto diffuso delle banche locali cooperative federate a livello regionale e nazionale e la crescita italiana.
Valorizzazione del capitale umano attraverso l'istruzione e la formazione ricorrente, investimento nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, sviluppo della partecipazione sociale ed apertura al pubblico, compenetrazione col territorio e incremento delle attività consorziate con le altre istituzioni simili. Questi dunque, in sintesi, gli obiettivi da perseguire a breve e medio termine per la B.C.C, di Nettuno. Una serie di scopi collegati che a nostro parere, considerati i fenomeni e i dati socio-economici evidenziati nelle analisi storiche sopra esposte, coincidono con quelli cui l'ente locale, gli operatori produttivi e la nostra comunità nel suo complesso devono mirare per rilanciare lo sviluppo di Nettuno e migliorare l'efficienza e la qualità della vita della nostra città.
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