A dare maggiore incremento all'attività religiosa della comunità nettunese contribuivano in gran parte le Confraternite. Nel secolo XV ve n'era una per ogni Chiesa; in seguito si ridussero a tre: quella di Maria SS. del Carmine, dotata di molte rendite; quella di San Rocco e quella del SS. Sacramento, eretta nel 1530. Verso il 1620 la Confraternita del SS. Sacramento, assorbì quella di San Rocco con l'obbligo di provvedere all'officiatura del piccolo Santuario di Nostra Signora delle Grazie (la Chiesa di S. Rocco) e di amministrarne le poche rendite.
Nell'Anno Santo 1700 queste due Confraternite promossero un grande pellegrinaggio a Roma. Se ne parla nel "Libro de Memorie et de oblighi et Legati Pii" della Confraternita del Carmine (1700):
"1700 - Andiede la quarta volta la nostra Confraternita in Roma al acquisto del S. Giubileo.., con un numero grande de Fratelli e Sorelle... a' quali si aggregorno tutti li Fratelli della Compagnia del Sacramento di Nettuno, é per render più decorosa, è devota la Processione fu portata l'immagine della Madonna SS. di San Rocco in Roma in processione, non meno adornata d'argenti è gioie pretiose quale fu adornata con le gioie dell'lll.ma Signora Segneri delle Maniche di Torre di Specchio. Fu fatta l'entrata di detta Processione il 12 giugno 1700. Si vestivano li Fratelli è S. Martina in Campo Vaccino con l'intervento di Mons. III.mo Costaguti, Primo Ceno non esser possuto intervenire l'Eminentissimo Cardinal Costa nostro. Protettore, per ritrovarsi malato. Ma bensì vi fu un accompagno di molti nobili Romani, é Dame in numero grandioso, con infinite carrozze d'accompagno, è principiò la Processione à hore venti, è à hore due di notte dentro la Chiesa di S. Lorenzo è Damaso, dove era esposto 11 Venerabile, con musica per lodarlo.
Il giorno delli 15 fumo visitate le quattro Chiese principali è fu andato a ricevere la benedizione del Papa Innocenzo XII è per la strada d'ananzi la Chiesa della Rotonda di Roma la Beata Vergine di San Rocco deliberò una spiritata, quale stava sotto supportico di detta Chiesa, é fu veduta da me, quale stavo presente per essere primo mazziere di detta Processione. Ricevuta la Benedizione del Papa ci incamminassimo per S. Maria Maggiore, è la Machina fu lasciata nel Monistero di San Domenico, è sisto a Monte Mancianapoli, et arrivati à S. Gio: fu cantato il Te Deum laudamus, et arrivassimo al Albergo ad un hora di notte.
Laus Dea - Cristofaro Trippa, Priore" (5).
(5) Il medesimo Cristofaro Trippa ci fa sapere che nell'Anno Santo 1650 partirono da Nettuno "li nostri fratelli in n° 200, e le sorelle in n° 300 li 3 ottobre giorno di lunedì et arrivarne la sera in Albano...et il Martedì 4 del suddetto (s'incamminarono) per Roma et arrivarne a hore 12 nella chiesa de' S.S. Nerio et Achilleo et immediate si fece l'intrata".
|