Gli storici ritengono, e con fondate ragioni, che l'antica città di Antium, come tutte le città considerate "colonie romane", sia stata sede vescovile fin dai primi secoli della Chiesa. È probabile che nel secondo secolo la fede cristiana si fosse già diffusa in mezzo al popolo anziate, come farebbe supporre il fatto che il Papa San Vittore vi mandò San Callisto per metterlo al sicuro dalla persecuzione.
Il Lombardi (1) dice testualmente:
"Egualmente, è verosimile che fin dai primi tempi (Antium) avesse il suo Vescovo, avuto riguardo a' molti fedeli che dovevano essere, e crescere, in una città cotanto nobile e fiorente. Né dee recar meraviglia, se la loro successione e la serie dei nomi non giunse completa fino a noi; sia ciò addivenisse per incuria degli scrittori, sia per le continue guerre. Perciocché difetto consimile hanno a lamentare altre città cospicue, dove non è a dubitarsi che fiorissero (e principali sedi vescovili; come, a cagion di esempio, di Albano narra il Canonico Giorgi, là dove tesse la serie cronologica dei suoi Vescovi (Stor. d'Albana - Lib. Il, cap. I). E vuolsi inoltre notare, che nell'anno istesso, e nella circostanza identica in che prende incominciamento la serie dei Vescovi albanesi, anche quella degli anziatini comincia".
Il primo Vescovo di cui si ha memoria è un certo Gaudenzio, il cui nome (Gaudenzio anziatino) si trova registrato con quello del Vescovo di Albano e di altri cinquanta, convenuti a Roma in occasione del Sinodo indetto da Sant'Ilario, l'anno 465 (2).
Un altro Vescovo di Antium fu Felice, che con altri 38 Vescovi intervenne al terzo Concilio Romano celebrato dal Pontefice Felice III nel 487 (3).
Il terzo è un certo Vindemio, che nel primo Sinodo convocato dal Papa Simmaco nel 499, si firmò: "Vindemius Episcopus Antiatinae Ecclesiae subscripsi" (4).
A questo punto finiscono le memorie storiche della Sede Vescovile di Antium; tuttavia è molto probabile che essa continuasse a sussistere fino alla sua incorporazione alla Diocesi di Albano avvenuta nel settimo secolo. Se i nomi dei Vescovi posteriori non giunsero fino a noi, forse si deve attribuire alle ben note incursioni barbariche che fin da quei tempi cominciarono a devastare la Diocesi anziatina. Del resto anche nella serie dei Vescovi di Albano si riscontra una lacuna di quasi un secolo.
NOTE
(1) F. Lombardi, op. cìt. pag. 227.
(2) Sacrosancta Concilia ad regiam editionem exacta etc. apud Labbeum. Venetiis, 1728 - Tom.V.
(3) Op. cit. Tom.V, pag. 443.
(4) "lo Vindemio, Vescovo della Chiesa Anziatina, ho sottoscritto".
|