Se è certo che la maturità creativa di questa generazione di artisti viene raggiunta intorno al 1630 è anche certo che l'arbiter artium di tutta la Roma barocca è Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) che coprirà il suo ruolo di primo rappresentante del barocco romano per i decenni e per i pontificati successivi a Urbano VIII, Innocenzo X, Alessandro VII e Clemente IX, Pietro da Cortona (1596-1669), con cui Sacchi svilupperà la sua polemica "antibarocca" durante gli anni trenta, in pittura ne è il maggiore esponente, Alessandro Algardi (1595-1654) era opposto a Bernini nell'estetica della scultura barocca.
(20) G. L. Bernini, Estasi di Santa Teresa,
Santa Maria della Vittoria, Roma.
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(21) G. L. Bernini,
Estasi di Santa Teresa, particolare,
Santa Maria della Vittoria, Roma.
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(22) G. L. Bernini,
Estasi dì Santa Teresa, particolare,
Santa Maria della Vittoria, Roma.
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(23) P. da Cortona,
Davide combatte col leone,
Pinacoteca Vaticana, Roma.
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(24) N. Poussin,
II trionfo di Flora, particolare, Gemaldegalerie, Dresda.
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(25) P. da Cartona,
La Vergine co! Bambino
e i santi Giovanni Battista, Pietro, Caterina, Felice da Cantalice,
Pinacoteca di Brera, Milano.
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Tra gli stranieri a Roma Nicolas Poussin (1594-1655), che lavorava soprattutto per committenti francesi, era il sostenitore del purismo classicista. Infine, il fiammingo Francois Duquesnoy che è il più vicino nel lavoro e nell'amicizia a Sacchi, descritto da Bellori come "amorevolissimo d'Andrea" e la cui Santa Susanna rappresenterà il manifesto della scultura classicistica nel barocco e la più evidente risposta alle visioni estatiche di Bernini. Non è casuale che Sacchi nella consapevolezza di questa determinazione programmatica la inserirà nella scenografia del quadro Sant'Antonio da Padova resuscita un uomo morto del 1632-3(5).
(27) A. Algardi,
Santa Maria Maddalena, San
Silvestro al Quirinale, Roma.
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(26) P. da Cartona,
L'Adorazione dei Pastori,
San Salvatore in Lauro, Roma.
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(28) N. Poussìn,
Pastori d'Arcadia,
The Chatsworth Settlement,
Chatsworth.
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